Buca di Castelvenere

Il sito

La Grotta di Castelvenere, detta anche Buca di Casteltendine, si trova sul versante sud-orientale del Monte Penna di Cardoso, nella valle della Turrite Cava, in corrispondenza della sorgente del Rio Solco.

Presenta un ampio ingresso, con alta parete lievemente aggettante ed è costituita da una vasta sala naturale nella quale scorre il Rio Solco, che forma diverse vasche consecutive. 


Indagata nel 1975 e negli anni a seguire, ha restituito una serie di materiali che ne attestano una frequentazione di lungo periodo a scopo cultuale, connessa con il ruscello che sgorga direttamente dalla grotta. In particolare, si tratta di  un pugnale in rame dell'Eneolitico, una trentina di bronzetti femminili ed ermafroditi riferibili all'età etrusca (V sec a.C.), monete dall'età augustea fino al III secolo d.C., frammenti ceramici, tra cui kylikes attiche a figure rosse, vasellame fine di I-II sec. d.C., oltre a frammenti di terra sigillata africana e di calici in vetro di VI secolo d.C. Altri reperti furono ritrovati all'esterno, soprattutto lungo il Rio Solco,  dilavati per azione dell'acqua.  

Una parte dei reperti di epoca etrusca sono oggi esposti nel Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca. 


Poco sotto l'ingresso si trova un'imponente struttura muraria, oggi in parte crollata, realizzata con muratura a sacco, almeno di età moderna, larga circa tra i 3 e i 4 m, forse per sbarrare l'impetuosità del rio.

Bibliografia

MENCACCI P., ZECCHINI M., Lucca preistorica, Lucca 1976.


MAGGIANI A., Deposito votivo della buca di Castelvenere, in "Santuari d'Etruria", 1985.


GUIDI O., ROSSI G., Ricerche archeologiche in Garfagnana, Barga 1984.

Sezione e pianta della grotta (Catasto Grotte Online).