23/10/2017 Delegazione PUC incontra Carlo Leoni consigliere politico della Boldrini
Oggi una delegazione dei Precari Uniti ha incontrato l’On. Carlo Leoni, consigliere politico della Presidente della Camera Laura Boldrini. Della delegazione hanno fatto parte (in ordine alfabetico): Antonio Camassa (CNR-INSEAN), Stefano Corradini (INGV), Danilo Durante (CNR-INSEAN) e Marco Girolami (CNR-ISM). L’incontro, piuttosto semplice ed informale, si è svolto nello studio dello stesso Onorevole ed è durato circa 45 minuti. La delegazione non ha avuto bisogno di spiegare la genesi e le finalità del gruppo, perché già abbastanza note all’Onorevole, che ha anche mostrato di conoscere alcuni degli incontri avuti da Precari Uniti (tipo quello con la Ministra Madia) e che ha anche ringraziato della fiducia che il nostro atto dimostra alle Istituzioni. La delegazione si è immediatamente detta preoccupata per la totale assenza di provvedimenti nei confronti del precariato in generale (e della ricerca in particolare) e Leoni ha tenuto a precisare che non esiste una vera e propria bozza ufficiale e che quella che gira è ancora una versione molto molto provvisoria. La delegazione ha spiegato il problema che esiste negli EPR, con particolare riferimento alla esemplare (quanto rovinosa) situazione del CNR, per i quali la previsione delle 300 posizioni è assolutamente insufficiente. E’ stato altresì indicato come già nel PdF sia stato indicato un innalzamento del FOE stimato in 120Mln di euro, come testimoniato dalla copia cartacea di alcuni estratti che è stata lasciata quale promemoria. Più volte è stato sottolineato il ruolo strategico degli EPR, condiviso dallo stesso Onorevole, ed è stato sottolineato come, a fronte di un possibile successo del pronunciamento del legislatore europeo (forse il 26/10), la pioggia di ricorsi potrebbe solo far lievitare i costi di una manovra di stabilizzazione, oltre a non poterla rendere programmatica. In ultimo la delegazione ha anche fatto notare come dal MIUR siano state già chieste ed ottenute risorse per più di 1 Miliardo di euro, venendo dunque a mancare ogni evidenza di una reale mancanza di fondi. L’Onorevole Leoni ha detto, sua sponte, di voler sposare pienamente la causa e di prendersi il personale impegno di parlare alla Presidente Boldrini dell’incontro, promuovendo un’accorata attività di sensibilizzazione delle parti politiche. Ci è stato chiesto di indicare le personalità politiche già incontrate e ci è stato proposto di partecipare ad una audizione alla Camera, presso la Commissione Bilancio, in sede di definizione degli emendamenti alla Legge di Bilancio. L’incontro si è concluso con il reciproco scambio di riferimenti (in particolare quello di Danilo Durante) e l’impegno a tenersi reciprocamente in continuo aggiornamento. Non abbiamo avuto un tono semplice ed accomodante, ma abbiamo ribadito di essere attivi (abbiamo anche ricordato di aver bloccato 2 CdA per ottenere l’indicazione dei 120Mln) e molto motivati.
03/10/2017 Manifestazione EPR al MEF...Precari Uniti CNR PRESENTI!
Il 03 Ottobre 2017 i Precari Uniti CNR saranno presenti alla manifestazione di tutti i precari erp indetta da USB. Appuntamento al MEF, via XX settembre 97, ore 10.00, insieme agli altri EPR.
Dress Code: maglietta nera e maschera!
Vi aspettiamo!
29/09/2017 Delegazione PUC incontra l'Onorevole Bossa
Attraverso il contatto con l’onorevole Luisa Bossa, parlamentare e componente della Commissione Cultura, il 29 Settembre, nell’ambito della festa del lavoro organizzata a Napoli dal Movimento progressista e democratico-Articolo 1, siamo stati invitati a partecipare all’incontro “Università e ricerca una priorità per il Paese”- Con: Eugenio Mazzarella, Gianfranco Viesti, Corrado Petrocelli, Carlo Ferrara, Vito Mocella, Giuliano Laccetti, Melina Cappelli, Davide De Caro, Elisa Marchetti, Mauro Fiorentino. Vito Mocella è intervenuto riportando i contenuti della lettera dei PU, che gli era stata fatta leggere prima dell’incontro. A nome dei PU è poi intervenuto il ricercatore strutturato dell’Iriss, Giancarlo Bruno, che ha esposto le problematiche da un punto di vista giuridico legate alla proroga dei contratti a tempo determinati. L’on. Mazzarella ha manifestato la volontà e l’impegno a sostenerci.
20/09/2017 Delegazione PUC incontra l'Onorevole D'Alia
L'On. D'Alia ha ricevuto oggi una delegazione dei PU CNR. In qualità di membro influente della Camera dei Deputati (attualmente presidente della Commissione Bicamerale per gli Affari Regionali), e di ex Ministro della PA, ha manifestato attenzione e solidarietà per le nostre rivendicazioni e si è dichiarato disponibile a fornirci un aiuto che può essere prezioso in alcuni passaggi tecnici connessi con la legge di Bilancio. In dettaglio, gli abbiamo chiarito esattamente i problemi che ostacolano la piena applicazione dell'art. 20 del TUPI al CNR, e la necessità di ottenere un incremento strutturale del FOE per procedere ad un piano di stabilizzazioni e assunzioni straordinarie. Non sappiamo ancora se la dialettica tra Inguscio ed il MIUR porterà ad una richiesta ufficiale della ministra Fedeli al MEF per tale finanziamento. D'Alia in ogni caso ha chiarito che il suo ruolo attuale non gli consente di intervenire nei meccanismi di formazione della prima lettura della legge di Bilancio. Ci ha ovviamente suggerito di fare continue pressioni in questa fase sia su Inguscio che sul MIUR, ma secondo lui non sarà facile avere già nel pacchetto iniziale della manovra un finanziamento integrale e soddisfacente. Il suo commento è stato che a causa della retorica brunettiana dei “fannulloni” e “privilegiati” del pubblico impiego è difficilissimo politicamente far passare un piano assunzionale straordinario, anche per quei comparti atipici e strategici della PA come il nostro. Ci ha chiarito che la seconda lettura della Sessione di Bilancio, con la presentazione degli emendamenti, può essere spesso più importante della prima lettura, soprattutto laddove debbano essere inserite misure dall'impatto finanziario relativamente più modesto, come quelle che servirebbero a noi. In quest'ottica ci ha garantito il supporto tecnico tempestivo, indispensabile per la scrittura ed il buon fine di eventuali emendamenti. Ci ha anche indicato una forma giuridica che secondo lui è quella più funzionale al raggiungimento dei nostri obiettivi, soprattutto laddove i finanziamenti disponibili quest'anno fossero chiaramente insufficienti a coprire il nostro fabbisogno; D'Alia suggerisce di chiedere la creazione di un apposito Fondo di Finanziamento per le stabilizzazioni/assunzioni negli EPR; in sostanza un salvadanaio di durata pluriennale, finanziato da subito con tutto quello che si riesce ad ottenere in questa legge di Bilancio. Quando una tale scatola è creata per legge, non c'è bisogno di ulteriori passaggi parlamentari che autorizzino e finanzino le assunzioni a singhiozzo. Un qualsiasi “milleproroghe”, o un atto amministrativo su fondi già stanziati dal MIUR, possono ricostituire il Fondo e consentire negli anni successivi di scaglionare le assunzioni. Non è il massimo, perché rimanda la soluzione dei nostri problemi alla prossima legislatura, ma può essere una strada percorribile se non riusciamo ad avere tutto e subito. Abbiamo infine preso accordi con l'On. D'Alia per tenerlo informato sull'evoluzione della situazione e sulle nostre iniziative, e per fargli pervenire tramite il contatto con Katia Buonasera le eventuali richieste di intervento durante la fase di discussione parlamentare della legge di Bilancio.
12/09/2017 Delegazione PUC incontra Senatore Nencini
Il viceministro Nencini ci ha accolto chiedendoci di fare il punto sulla nostra situazione. Abbiamo presentato il gruppo PU-CNR, raccontando le motivazioni che ci hanno spinto a creare un movimento sulla scia delle opportunità di soluzione al problema del precariato offerte dai due decreti che ci riguardano (semplificazione EPR e nuovo TUPI). Il viceministro ha chiesto immediatamente dettagli su: numero di precari, tipologie, quantificazione dei fondi necessari all’attuazione dell’art. 20. Abbiamo ovviamente fornito tutte le informazioni richieste, contenute nel nuovo piano triennale di attività del CNR che deve essere approvato dal MIUR entro il prossimo 25 settembre. Operativamente parlando, Nencini ha fatto una verifica con il MIUR sulla richiesta ufficiale di fondi al MEF. A tal proposito, sotto suo suggerimento, il gruppo PU contatterà alcuni membri del Senato e della VII commissione cultura, che per competenza possono portare le nostre istanze direttamente al ministro Fedeli. Il viceministro, mostratosi concreto e disponibile, ha fornito il suo appoggio per le nostre azioni future, invitandoci personalmente ad un secondo appuntamento successivo all’inizio del lungo iter parlamentare che porterà alla definizione della prossima legge di stabilità, e ribadendo il suo impegno a perorare la nostra causa nelle sedi opportune.
05/09/2017 DOVE ERAVAMO RIMASTI?
La pausa estiva è volta al termine. Anche se la politica ad agosto sembra fermarsi, così come i palazzi del potere e gli organi dirigenziali del nostro ente, noi non siamo andati in vacanza. Molti di noi hanno lavorato tutta l’estate…da precari… Ma soprattutto, noi tutti, abbiamo continuato ad informarci e ad informare, anche tramite i social, per continuare l’opera di sensibilizzazione verso opinione pubblica e addetti ai lavori riguardo il tema del precariato negli EPR, riconosciuto ormai come una vera e propria piaga sociale. Il mese di luglio si è chiuso con la nostra presenza al CDA del CNR per l’approvazione del piano di fabbisogno triennale. Sebbene alcune nostre istanze siano state accolte, grazie alla nostra massiccia presenza e determinazione, non possiamo affatto ritenerci soddisfatti. Il CNR, pur dichiarandosi disposto ad applicare il “decreto Madia”, afferma di non avere i mezzi economici. Nel piano proposto appare solo un riferimento all’enorme numero di lavoratori precari aventi diritto alla stabilizzazione, ma non vengono proposte azioni per noi risolutive, rigettando, di fatto, le nostre sorti, nelle mani del MIUR per un aumento del fondo ordinario destinato all’ente, e del MEF per un auspicabile finanziamento straordinario nella prossima legge finanziaria. Il nostro Ministero vigilante, dal canto suo, è chiuso in un silenzio e un immobilismo, nei confronti delle nostre istanze, che non possono non destare preoccupazione. L’apparente assenza di interlocuzione tra il CNR e il MIUR è un segnale di allarme non trascurabile, che ci spinge a valutare forme di lotta più dure e incisive nei confronti di quelli che sono i protagonisti principali delle nostre battaglie. Tale convinzione è ulteriormente alimentata dal constatare come altre realtà del pubblico impiego e della ricerca ottengano, giustamente, i primi positivi risultati delle loro lotte (precari Scuola, CREA, ISS, ISPRA, etc.). Sembra che il nostro Paese, invece, si sia dimenticato del più importante centro di ricerca pubblico nazionale: il CNR. Il “nostro” CNR. Costituito per il 40% circa da lavoratori PRECARI. Quel CNR che anche NOI precari abbiamo contribuito a rendere l’eccellenza internazionale che di fatto è oggi.
Il tempo rimasto a nostra disposizione è ormai poco. Nei prossimi mesi si discuterà la legge finanziaria. E nel 2018 noi DOVREMO essere stabilizzati come da legge vigente.
Aver incassato consensi e solidarietà da parte della politica, del nostro Ente, della ministra Madia e dell’opinione pubblica NON può bastarci.
È il momento di pretendere che alle parole seguano i fatti!
Le 500 persone chiamate a raccolta il 20 giugno scorso al CNR sono il segnale della nostra forte determinazione e forza incisiva. Ma a quanto pare non basta. Vogliamo ottenere risposte precise dalla politica e pertanto continueremo gli incontri con i diversi Ministeri, singoli deputati e referenti di partito. Ma è soprattutto necessario compiere manifestazioni con una partecipazione massiccia di precari (e non). Abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce al CNR, al MIUR e se necessario al MEF.
Da soli e insieme agli altri Enti di ricerca con cui condividiamo la nostra battaglia.
Stiamo lavorando all’organizzazione di azioni, manifestazioni e presidi nei mesi di settembre e ottobre.
Non possiamo permetterci il lusso di mancare questi appuntamenti fondamentali per il nostro futuro! Potremmo non avere altre occasioni per farlo!
Prepariamoci, colleghi, a scaldare questo autunno con la nostra lotta!
21/07/2017 Delegazione PUC incontra Dott. Guerino e Dott. Mancini responsabile ricerca del MIUR
Questa mattina alle ore 12.30 una delegazione del gruppo Precari Uniti CNR ha incontrato il Dott. Guerino ed il Dott. Mancini responsabile ricerca del MIUR. I Precari illustrano le tematiche oggetto dell’incontro: l’aumento del precariato è dovuto al prolungato blocco del turn over che non ha permesso al CNR un reclutamento ordinario e programmato di risorse tale da assumere stabilmente il personale necessario alle attività ordinarie di ricerca e di supporto ad essa; pertanto si sono create sacche di precariato sedimentato, con inquadramenti e profili diversi, ma con uguali prospettive di instabilità e di criticità di difficile riassorbimento; il decurtamento progressivo del FOE, con tagli per circa 50 Mln di euro dal 2010 ad oggi, come accaduto per la ricerca pubblica italiana (vedi tabella seguente), ha contribuito anch’esso a un processo di ristagno del settore; il D. Lgs. 75 e la Legge 218 hanno creato grandi aspettative nei precari dell’ente, stimati in circa 4000 unità tra TD e lavoratori flessibili (assegni, co.co.co, etc.), numero suscettibile di modifiche e ancora in attesa di certificazione da parte dell’Ente nel piano di fabbisogno di prossima emanazione; l’innalzamento del limite per le assunzioni all’80% del budget (FOE + FE), previsto ora per gli EPR, non può risolvere il problema, perché la natura aleatoria e dedicata dei fondi esterni non ne consentirebbe l’utilizzo per fare assunzioni. Il pericolo è di perdere professionalità qualificate e quasi interamente selezionate con meccanismi concorsuali, anche ripetuti, e con idoneità conseguite nei concorsi per T.I. (graduatorie attive).
È subito apparso chiaro che i due interlocutori, Mancini e Guarino, erano a conoscenza di tutti i dati del CNR, delle possibili strategie dell’Ente e del nuovo piano di fabbisogno. Onde evitare un atteggiamento che potesse essere letto come provocazione, si è ritenuto quindi opportuno, nell’interesse di tutti, non rilasciare documenti con dati già ampiamente noti e sviscerati. La delegazione PU ha quindi appreso che prima del suo arrivo, vi era stato un incontro tra la Ministra Fedeli e il Presidente Inguscio, nel quale si era parlato di precariato e della viva preoccupazione per le dimensioni da esso raggiunte all’interno dell’Ente e per le risorse necessarie al suo superamento. Il Prof. Mancini ha poi detto di essere stato investito dalla Ministra del compito di organizzare un tavolo MIUR-Funzione Pubblica, su istanza della Consulta dei Presidenti degli EPR (COPER) che si sarebbe riunita il giorno dopo al CNR. Il tavolo MIUR-Funzione Pubblica-Presidenti EPR sarà riunito entro il 4 agosto. Tale tavolo, a suo parere, dovrà chiarire la questione giuridica della definizione di lavoratori “flessibili”, in cui ragionevolmente inserire gli assegni di ricerca, e la questione oggettiva delle risorse che consentano la concreta applicazione delle norme di superamento del precariato. L’elemento positivo riferitoci dal Prof. Mancini è che “anche grazie alle mobilitazioni messe in atto da PU”, si è ormai verificato un allineamento delle volontà tra CNR, Presidenti EPR e MIUR, ma che il grosso scoglio ora resta il MEF, che si è comunque riservato di verificare il monitoraggio annuale sugli equilibri di Bilancio e che proprio in data odierna ha chiesto al MIUR un’operazione di spending review pari a circa 90 Mln di euro. Il Prof. Mancini ha comunque chiarito che MIUR e Funzione Pubblica faranno fronte comune nei confronti del MEF, al fine di far valere la loro richiesta di superamento del precariato. Il Prof. Mancini ha anzi chiaramente affermato di voler seguire per i precari del CNR, la stessa linea adottata da qualche anno nei confronti delle borse di specializzazione per Medicina e Chirurgia, passate da 3000 a 6000 ed ora rimaste tali, per consentire ad un numero maggiore di laureati in Medicina, di accedere ai corsi di specializzazione. Gli interlocutori hanno infine posto l’accento sulla necessità di una forte volontà politica all’erogazione di fondi aggiuntivi dedicati alla soluzione del precariato (essendo le posizioni politiche ancora molto diverse e frastagliate sull’argomento), nonché sulla necessità di spostare ora l’attenzione al MEF e alla prossima Legge di Bilancio, anche attraverso azioni tese a tenere alta la pressione politica e mediatica sulla tematica.
19/07/2017 Delegazione PUC incontra Argentini di USB PI RICERCA
Questo pomeriggio alle ore 14.00 una delegazione del gruppo Precari Uniti CNR ha incontrato a nella sede centrale due rappresentanti del sindacato USB, tra cui il dott. Argentini. L'incontro è iniziato con una dichiarazione di USB che ha innanzitutto sottolineato il momento molto favorevole dal punto di vista politico, essendo prossime le elezioni. Tra le forze politiche, esponenti di MDP, SI e M5S hanno mostrato sensibilità nei confronti del problema del precariato come pure Orfini del PD, che avrebbe già pensato ad una allocazione di fondi in legge di stabilità, anche se non si capisce di quale dimensione sia la provvista economica a cui stano pensando. USB ha quindi sottolineato la sua distanza dalle posizioni delle altre sigle sindacali le quali, a detta di USB, hanno come priorità gli avanzamenti di carriera dei tempi indeterminati già stabili nel CNR, tra i quali figurano molti dei loro tesserati. Di contro, la posizione di USB è di mettere tutti gli eventuali fondi sull'assunzione dei precari. Si è quindi parlato della situazione degli Assegni di Ricerca. Mentre un co.co.co. è un contratto chiaramente rientrante nel comma 2, c'è una discussione aperta a livello di EPR riguardo all'applicazione di tale comma per gli AdR, ma per USB gli AdR sono compresi nel comma 2. L'impostazione politica di USB è inoltre quella di contare gli anni totali di servizio sia come TD che come AdR. Tutti questi discorsi sono ovviamente subordinati all'atto di indirizzo che il ministero per la funzione pubblica farà uscire a settembre. Ci sono però buone premesse, in particolare per USB il bando per gli AdR essendo pubblico è equiparabile ad un concorso. Un passo fondamentale è, secondo USB, quello del 25 Luglio. All'interno del piano di fabbisogno dovrà essere scritto nero su bianco che la pianta organica del CNR è insufficiente e che di conseguenza è necessario procedere alla stabilizzazione, in accordo con la legge Madia, di tutte le realtà precarie aventi diritto. Se non c'è la volontà dell'ente, esplicitata da tale documento, la politica preferirà sicuramente trasferire eventuali fondi altrove. USB ha consigliato, nel caso il piano di fabbisogno non preveda l'assunzione di un numero di precari congruo (4500 circa), una mobilitazione che preveda anche l'occupazione di più sedi del CNR. In questo caso USB garantirà il suo appoggio, e contestualmente prevede un atteggiamento più morbido delle altre sigle sindacali.
19/07/2017 Delegazione PUC incontra Ministra Madia
Questa mattina alle ore 11.00 una delegazione del gruppo Precari Uniti CNR ha incontrato a Palazzo Vidoni la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia. All’incontro erano presenti anche la Dott.ssa Simona Testa, il Dott. Francesco Rana e il Dott. Davide Caligiuri. Durante l’incontro si è discusso delle modalità di attuazione del D.Lgs. 165 (decreto di modifica del Testo Unico per il Pubblico Impiego - T.U.P.I.) enfatizzandone le criticità specifiche degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR). In particolare si è sottolineato il ruolo strategico della ricerca pubblica, la sua intrinseca capacità di attrarre fondi da progetti nazionali e internazionali, come pure la diversificazione dei contratti precari che la caratterizza (su tutti l’uso diffuso di assegni di ricerca). La Ministra ha mostrato estrema sensibilità sulla tematica del precariato in ricerca, come pure grande consapevolezza dei punti sollevati e determinazione a trovare soluzioni efficaci. La delegazione ha ripercorso le iniziative recenti del gruppo Precari Uniti CNR orientate a informare e sensibilizzare sia gli stessi lavoratori degli EPR sia l’opinione pubblica attraverso incontri, assemblee pubbliche, media e piattaforme social. In particolare in questi giorni i Precari Uniti CNR stanno incontrando diversi rappresentanti dei gruppi parlamentari e i Ministeri competenti da cui dipende la concreta possibilità attuativa del decreto legislativo. “E’ importante incontrarvi per conoscere quello che fate” ha affermato la Ministra, sottolineando l’importanza di far conoscere nel merito le attività svolte negli EPR sia all’opinione pubblica che agli interlocutori politici. Dall’incontro è emersa subito l’incredibile difficoltà di ottenere, dalle amministrazioni degli EPR, chiarezza sui numeri e sulla eterogeneità contrattuale del personale precario. A tal proposito i delegati del gruppo Precari Uniti CNR hanno informato la Ministra dell’iniziativa, molto apprezzata, di autocensimento del personale precario avviato mediante lo sviluppo di una piattaforma digitale dedicata. Infatti, i dati raccolti nel censimento, seppure ancora parziali, hanno già permesso di evidenziare “zone d’ombra” relative alle finestre temporali dell’art. 20, in particolare nei tanti casi di alternanze tra forme contrattuali diverse. Dal censimento emerge chiaramente la problematica di chi, pur possedendo una sufficiente anzianità di servizio, a causa di una variazione di contratto da assegnista di ricerca a ricercatore a tempo determinato finirebbe per non rientrare in nessuno dei due commi dell’art. 20. La Ministra ha proposto alla delegazione una collaborazione diretta su questo punto, promuovendo un incontro tecnico urgente con la Dott.ssa Maria Barilà, coordinatrice dell’ufficio per l’organizzazione e il lavoro pubblico. La Ministra ha più volte ribadito la sua volontà di perseguire un’interpretazione estensiva dell’art. 20 del decreto, prevedendo la risoluzione di questo punto già in fase di stesura della circolare attuativa prevista per il prossimo Settembre. Ha infatti mostrato di essere perfettamente a conoscenza delle casistiche peculariari degli EPR e di volervi così porre rimedio, con particolare riferimento al problema dell’inclusione dei Assegni di Ricerca tra le forme contrattuali previste nel comma 2. Di fondamentale importanza è stata la discussione sul punto cruciale del reperimento di fondi indispensabile per concretizzare le potenzialità assunzionali insite nel decreto. In particolare, considerando l’imprescindibile capacità attrattiva di fondi degli EPR, la Ministra Madia ha assicurato il proprio impegno a sollecitare il Governo per trovare in sede di bilancio una soluzione per l’efficace applicabilità dell’art. 20 del T.U.P.I..
14/07/2017 Delegazione PUC incontra Argentini USB
Stamani in Sede Centrale CNR, durante la consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca, in occasione dell'assemblea indetta dal sindacato USB, una delegazione di Precari Uniti Cnr ha incontrato Argentini membro dell'Esecutivo Nazionale USB PI. Dopo le presentazioni Argentini ci ha anticipato di aver prenotato per il 19 Luglio un'aula in sede centrale Cnr per l'incontro che avevamo chiesto loro scorsa settimana. Invierà email a Precari Uniti Cnr per conferma. Argentini ha detto che l'USB non esclude a priori di manifestare o confrontarsi con le altre OOSS, purchè l'obiettivo finale sia condiviso da tutti e si segua un'unica strategia. Durante la chiacchierata, siamo stati interrotti perchè una delegazione di tre persone del sindacato USB è salito in aula Fermi per incontrare i Presidenti della consulta. Al termine dell'incontro USB ha informato la platea, con certo stupore e soddisfazione, che il Presidente Inguscio ha confermato la volontà di voler assumere i precari. Hanno anche informato che la consulta ha deciso di incontrare tutte le OOSS il 21 Luglio per affrontare il tema PRECARIATO EPR.
13/07/2017 Delegazione PUC incontra Ministra Fedeli
Ieri sera, Giovedì 13 Luglio a partire dalle ore 21 presso piazza Dei Leoni ad Albenga, si è tenuto l'incontro pubblico organizzato dal Pd savonese “Educazione e istruzione”. Al termine dell'intervento della Ministra, il segretario provinciale del PD che ha curato la logistica dell'evento e con cui avevamo preso contatto nei giorni scorsi, ci ha permesso di avvicinarla brevemente. I suoi collaboratori l'avevano già informata dell'incontro, quindi quando ci siamo presentati come Precari Uniti CNR, lei ci ha rassicurato con un "so già tutto". Come prima cosa, le abbiamo comunque ricordato di confermare l'incontro con i Precari Uniti CNR di Roma in programma entro fine mese, e anche in questo caso lei ci ha confermato di esserne già informata. Come seconda cosa, le abbiamo chiesto di portare dei soldi alla ricerca pubblica, ormai letteralmente in ginocchio. La Ministra ha risposto che aveva appena sottratto i famosi 250 milioni dell'IIT, che era uscito o sarebbe uscito a breve un articolo su Repubblica, al che noi abbiamo replicato che servivano fondi espressamente destinati alle stabilizzazioni. Lei ci ha a sua volta risposto che dovevamo fare pressioni su Inguscio, perché il CNR, essendo ente dotato di autonomia, può decidere autonomamente le proprie politiche di assunzione ed è il Presidente che deve avviare le stabilizzazioni. La nostra impressione è stata che si riferisse ai 110 milioni disponibili dopo il bilancio 2016 approvato dall'ente poco tempo fa («L'avanzo di amministrazione del 2016 è pari a 112.475.699,03. L'avanzo è, per massima parte, vincolato nel suo utilizzo alla realizzazione di specifiche attività direttamente indicate dal MIUR in sede di assegnazione del contributo ordinario di funzionamento.»), ma non abbiamo certezze in merito, potrebbe essere un argomento da trattare nel futuro incontro a Roma. Come ultimo gesto, abbiamo lasciato alla Ministra una cartellina contenente documentazione riguardante i Precari Uniti CNR: il comunicato che inviammo all'On. Pastorino, il post uscito su Possibile.com, i grafici del precariato nell'Area di Ricerca di Genova (440 anni di precariato, 77 precari di cui solo un terzo TD) e altro materiale. L'impressione è stata quella di parlare con un interlocutore interessato al problema e non ostile. L'altra considerazione da fare è che le condizioni al contorno erano particolari in un'atmosfera non istituzionale: ora tarda, in mezzo alla gente che stava andando via, interlocutori che assolutamente non potevano rappresentare una minaccia per lei. La sensazione è che, in massima parte, sia stata sincera (al meglio delle sue conoscenze).