06/11/2019 - Delegazione PUC incontra il consigliere del Ministro Lorenzo Fioramonti al Miur
Il giorno 05 Novembre 2019 una delegazione dei PU CNR ha incontrato il consigliere del Ministro Lorenzo Fioramonti, con delega alla ricerca, dott. Mario Ledda.
La delegazione ha brevemente riassunto la situazione attuale dello stato del precariato al CNR sottolineando le criticità maggiormente presenti:
· Assenza di concorsi per i tecnici amministrativi C2;
· Esclusione dei colleghi non prioritari dalle procedure di stabilizzazione;
· Predisposizione di opportune misure a favore dei colleghi esclusi dai concorsi C2.
· Obbligo di prevedere un adeguato accesso dall'esterno che potrebbe essere superato dilazionando le immissioni in ruolo degli esterni negli anni successivi al 2020.
Il consigliere Mario Ledda ci ha fornito una panoramica della situazione lato ministero:
· Il Ministro ha chiesto al MEF un aumento di 200 Mln del FOE, con una destinazione di 40 Mln al solo CNR vincolati all'Art. 20 DLgs. 75/2015, tuttavia la bozza della Legge di Bilancio, come sappiamo, attualmente, non presenta misure per l'aumento del FOE o in favore delle stabilizzazioni.
· Al contrario, nonostante la certa reiterazione di richiesta al MEF di aumento del FOE, la sensazione che si avverte è una resistenza all'erogazione di ulteriori fondi poiché gli EPR passano per essere già abbondantemente finanziati.
· Inoltre la costituzione della Agenzia per la Ricerca e il relativo stanziamento dei fondi di 300 Mln, rappresenta per il Governo un forte contributo al settore ricerca in termini di bandi di progetto che verranno emessi ma non di personale stabile.
· Il gabinetto del Ministro ha appreso con stupore della presenza dell'Art. 29 nella bozza della LdB, la posizione del Ministro è di assoluta opposizione a questa misura di contenimento della spesa, e proporrà l'immediato ripristino al valore dell'80% del rapporto tra spese di personale e budget dell'Ente.
· Si proporrà lo slittamento del termine della finestra utile al completamento delle procedure di stabilizzazione (31/12/2020) come da Dlgs 75/2015 almeno di due anni, portandolo al 2022, soluzione che consentirebbe di assorbire in intervallo di tempo più ampio la quota del 50% di accesso esterno che risulta comunque inderogabile.
· Il dott. Ledda ha aggiunto che i 4 Mln che sono stati vincolati nel decreto di riparto devono garantire l'immissione in ruolo di circa 100 persone che a suo modo di vedere deve avvenire entro l'anno, sebbene non siano ancora nelle disponibilità dell'Ente.
· Per evitare il riproporsi del problema del precariato in futuro, il Ministero intende proporre di individuare dei percorsi di reclutamento virtuosi di tipo tenure track, aperti anche ai profili di assegno di ricerca, che garantiscano annualmente che una quota parte degli ingressi sia riservato al personale già in servizio, auspicabilmente in ragione del 50%.
05/11/2019 - Delegazione PUC incontra l'On. Toccafondi presso il MIUR ed il dott. Monaco presso il Senato
Il giorno 05 Novembre 2019 una delegazione dei PU CNR ha incontrato oggi l’On. Toccafondi, responsabile per l’Università e la Ricerca di Italia Viva e già sottosegretario al MIUR nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, membro della VII Commissione Permanente della camera, ed il Dott. Monaco, collaboratore del Sen. Vincenzo Carbone, membro della 11a Commissione Permanente del Senato (Lavoro) in quota Forza Italia e Segretario di Presidenza del Senato.
L’On. Toccafondi ha mostrato interesse per la situazione specifica degli enti di ricerca e si è reso disponibile ad intervenire sui processi legislativi riguardanti sia il decreto-legge 126/2019 (“decreto scuola”) sia quelli relativi alla legge di bilancio.
In particolare, ha mostrato interesse nel seguire, sul piano normativo, sia gli interventi a sostegno del comma 1 assunto con chiamata nominativa, sia quelli riguardanti la quota del 50% (adeguato accesso dall’esterno) ed una sua possibile diluizione nel tempo.
Si è mostrato propenso ad accettare i nostri suggerimenti durante le fasi emendative.
Riguardo la bozza della legge di bilancio si è mostrato speranzoso sul fatto che il MIUR e la maggioranza parlamentare lavoreranno affinché possa esserci una profonda revisione delle misure proposte in prima presentazione.
Per queste ragioni ci ha incoraggiato a continuare la nostra campagna di sensibilizzazione verso tutti i nostri contatti politici.
Il Dott. Monaco a seguito di una nostra breve introduzione circa la situazione delle procedure di stabilizzazione al CNR, situazione di cui era già a conoscenza da precedenti interlocuzioni informali, anche lui ha mostrato disponibilità a seguire sia la fase emendativa del decreto-legge 126/2019, con la possibilità di interagire anche con i membri di Forza Italia della VII commissione della Camera, dove domani comincia l’iter del decreto, che l’iter della legge di bilancio.
Il dott. Monaco inoltre ci ha anche dato disponibilità per organizzare eventualmente, in una fase successiva, una conferenza stampa rafforzativa alle numerose proteste che stanno provenendo dal mondo della ricerca, contro l’impostazione degli articoli 28 e 29 della legge di bilancio.
04/11/2019 - Delegazione PUC incontra il Capo di Segreteria Vice Ministro On. Anna Ascani presso il MIUR
Il giorno 04 Novembre 2019 una delegazione dei PU CNR è stata ricevuta dalla dottoressa Maria Teresa Stancarone, capo di segreteria del Vice Ministro On. Anna Ascani.
La delegazione ha esposto in maniera sintetica, ma esaustiva, lo stato dell’arte della situazione precariato al CNR, partendo dal pregresso blocco assunzionale fino agli ultimi scorrimenti C2.
La dottoressa ha chiesto contezza delle eventuali interlocuzioni precedenti che i PU hanno avuto con altri esponenti politici, per capire il consenso ricevuto e valutare come procedere attivamente (se dunque scrivere emendamenti o attivarsi per altre azioni tecnicamente pratiche).
La Stancarone ha tenuto a specificare che l’On. Ascani non ha la delega alla ricerca ma ha comunque provato immediatamente a metterci in contatto con il referente della Ricerca per conto di Fioramonti, il quale al momento non era disponibile. La dottoressa si è ripromessa di farci avere il contatto quanto prima.
Inoltre, ha chiesto di inviare un documento direttamente alla segreteria dell'Onorevole, chiedendoci che il documento fosse sintetico e diretto e che racchiuda i punti focali.
L’ incontro è stato positivo e la sensazione è che si attiveranno a breve sulle tematiche che le abbiamo esposto:
- accesso 50% esterno dilazionato in 5 anni;
- proroga dei termini di legge Madia per avere possibilità di concludere le stabilizzazioni anche dopo i termini della legge (al momento previsti per il 31/12/2020) ed avere la possibilità di avere 2 LdB per potere intervenire.
Quando abbiamo iniziato a spiegare i finanziamenti ricevuti dal CNR nelle varie tornate e gli ulteriori fondi per il completamento delle stabilizzazioni e per rilanciare le attività di ricerca, la Stancarone ci ha rimandato alla persona di riferimento per la Ricerca.
26/09/2019 - Delegazione PUC incontra il Sottosegretario On. Giuseppe De Cristofaro presso il Ministero dell'Istruzione
Il giorno 26 settembre 2019 una delegazione dei PU CNR ha partecipato ad un incontro tenutosi presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con il sottosegretario Giuseppe De Cristofaro e il suo Capo Segreteria Dott. Benedettini, per discutere dei fondi necessari da assegnare al CNR nella prossima legge di bilancio, al fine di completare in via definitiva le stabilizzazioni dei precari storici dell’Ente.
Dopo una breve introduzione dell’excursus legislativo e finanziario grazie ai quali si è giunti ad una parziale risoluzione del precariato storico, ed in seguito ad un chiarimento rispetto alle diverse categorie di personale ancora precario, è stata avanzata la richiesta di supporto politico in fase di legge di bilancio al fine di ottenere un finanziamento straordinario vincolato alle stabilizzazioni, e al contempo un supporto anche nell’azione normativa per regolarizzare alcune categorie di personale ancora precario.
Chiarito il loro pieno e completo supporto alla nostra questione, obiettivo da sempre coincidente con la volontà politica del vicesegretario, ci è stato spiegato che le dinamiche della legge di bilancio sono complesse e continuamente mutevoli, ma soprattutto ancora in via di definizione. C’è stato quindi caldamente suggerito di perseverare con un’azione politica a tutti i livelli. Allo stesso tempo hanno espresso il loro massimo impegno nell’interloquire con lo staff del Ministro Fioramonti, su questo punto abbiamo affermato che i collaboratori sono già abbondantemente a conoscenza della questione, compreso lo stesso Ministro
Si sono infine resi disponibili ad un dialogo permanente per avere risposte certe circa le richieste presentate.
19/06/2019 - Delegazione PUC partecipa ad un'audizione organizzata dalla VII Commissione - Cultura, Scienza e Istruzione
Il 19 giugno 2019 una delegazione dei PU CNR è stata invitata ad un’audizione di fronte ai membri della VII Commissione permanente (Cultura, Istruzione, Ricerca, Sport e Spettacolo) della Camera dei Deputati per fornire elementi per il miglioramento di due proposte di legge (detinate ad essere fuse in un testo unico): Torto (ripristino del ruolo di ricercatore a TI nell’Università) e Melicchio (riordino delle fattispecie contrattuali pre-ruolo a TI nell’Università e negli Enti di Ricerca. L’audizione ha avuto tempi stretti, dato che doveva riprendere la seduta d’Aula, per cui a tutte le delegazioni presenti CGIL, CISL, UIL, ANPRI, CONFSAL, USB e PU CNR) sono stati concessi 5 minuti per illustrare valutazioni e proposte migliorative a cui successivamente il relatore dei provvedimenti Melicchio ha brevemente replicato, ringraziando per i numerosi spunti interessanti ed invitando le delegazioni a produrre ulteriori osservazioni in forma di memoria scritta.
Pur evidenziando alcuni limiti dei provvedimenti le delegazioni hanno generalmente apprezzato l’intento di semplificare e disboscare la giungla che separa l’alta formazione dall’accesso al ruolo per Università ed Enti di Ricerca. Alcune linee guida comuni possono essere individuate:
1) Tutte le delegazioni hanno chiesto con forza di subordinare l’entrata in vigore di qualsiasi nuovo regime di pre-ruolo al completamento delle stabilizzazioni (EPR) e possibilmente anche all’apertura di una fase di riassorbimento del precariato storico nelle Università.
2) Tutte le delegazioni vedono con favore l’abolizione dell’Assegno di Ricerca e la sua sostituzione con una forma di post-doc con rapporto di lavoro subordinato con l’istituzione. Devono essere approfondite le soluzioni normative in particolare tenendo conto del differente regime contrattuale vigente nell’Università (contratto normato direttamente da leggi) e degli EPR (contratto collettivo nazionale della PA)
3) Tutte le delegazioni competenti sugli EPR hanno chiesto di reintrodurre forme di tenure track che consentano la valorizzazione dell’esperienza di lavoro specifica negli enti di ricerca analoghe a quelle previste nel CCNL del 2002 e raramente applicate in pochissimi enti, subordinate all’introduzione di soglie valutative per l’immissione in ruolo a TI.
Come PU ci siamo associati a queste richieste, mettendo l’accento sulla necessità di terminare la fase di stabilizzazione, e segnalando la necessità di intervenire per legge per rendere più trasparenti le procedure concorsuali mediante il sorteggio dei commissari da albi degli esperti.
19/06/2019 - Delegazione PUC incontra le deputate Anna Ascani e Patrizia Prestipino della VII Commissione - Cultura, Scienza e Istruzione
Il giorno 19 Giugno 2019 una delegazione dei PU ha incontrato due membri della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione, le deputate Anna Ascani e Patrizia Prestipino del Partito Democratico.
Come da attese l’incontro è stato conoscitivo.
Abbiamo “presentato” alle due deputate le varie problematiche note:
- la necessità di aumento del FOE (con eventuale parte vincolata)
- la necessità di reperire fondi dedicati nella prossima finanziaria per il completamento del processo di stabilizzazione
- la necessità di trovare una soluzione rapida per la risoluzione del limbo nel quale si trovano le CD
- la necessità di premere sull’ente per far applicare quanto più possibile il comma 8
Le due deputate, pur occupandosi maggiormente di altre tematiche si sono dimostrate sensibili alla tematica del precariato è disponibili a cercare soluzioni condivise.
Come tutti ben sappiamo i lavori delle commissioni si prestano maggiormente a collaborazioni trasversali e quindi hanno dato piena disponibilità a supportare provvedimenti che permettano di aiutare, facilitare, finanziare il processo di stabilizzazione.
Hanno anche proposto alcuni interventi, come ad esempio un’interrogazione sull’applicazione del comma 8 o un percorso per introdurre una norma transitoria che possa “porre rimedio” al limbo nel quale si trovano le CD.
In sintesi abbiamo aperto un ulteriore canale, che ad oggi non può essere chiaramente risolutivo, ma che contribuisce a creare le condizioni politiche e numeriche affinché provvedimenti in nostro favore non trovino ostacoli in Commissione.
03/04/2019 - Delegazione PUC incontra due Dirigenti MIUR (Vincenzo Di Felice e Melissa Valentino)
Il giorno 3 Marzo 2019 una delegazione dei PU ha incontrato due dirigenti del MIUR, il dott. Vincenzo Di Felice, Direttore della Direzione generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca, e la dott.ssa Melissa Valentino, Dirigente dell’Ufficio programmazione e finanziamento degli Enti e degli Organismi Pubblici di Ricerca. In buona sostanza questi sono i dirigenti che istruiscono la pratica del decreto di ripartizione del FOE, raccogliendo sia gli input politici che le richieste degli enti stessi. L’incontro era stato richiesto da Luca Pastorino, deputato di LeU, che ci ha accompagnato. Ed era presente anche Mario Ledda come “voce e orecchio” di Lorenzo Fioramonti.
L’incontro è stato estremamente cordiale, ed incentrato principalmente sulle recenti pessime novità sulla impossibilità di superare la quota del 100% del FOE con i costi del personale. I punti toccati sono stati questi:
1) Sull’affidabilità delle stime dell’amministrazione in merito ai conti i dirigenti non mettono in dubbio la veridicità delle affermazioni. Nemmeno tanto velatamente però hanno suggerito che in presenza di un a chiara e forte volontà a stabilizzare da parte dell’ente secondo loro è possibile formulare il bilancio del CNR in modo da spostare quote dei fondi accessori assegnati all’ente per la copertura di spese incomprimibili, in modo da liberare piccole quote di fondi ordinari per le assunzioni. Ovviamente anche piccole quote (5-10 milioni) per noi contano, quindi gli abbiamo chiesto di “promuovere” un’iniziativa del genere. Ci hanno risposto che tutte le volte che dal ministero arriva un “eccesso di dirigismo” da parte dei tecnici, allora Inguscio va a lamentarsi dal capo di gabinetto del Ministro per un’ingerenza nell’autonomia dell’ente.
2) In merito al repentino cambiamento di posizione dell’amministrazione, rispetto alle promesse di Inguscio del 26 febbraio, ci hanno precisato che il bilancio del CNR, con i 100 e passa centri di spesa autonomi e con le sue dimensioni è estremamente complicato, anche per loro. Quindi ci può stare che a chiusura del bilancio consuntivo il problema dell’esaurimento dei fondi ordinari sia emerso in tutta la sua chiarezza solo di recente. Il bilancio però è “liquido” da qui al preventivo 2020, quindi i dirigenti del MIUR hanno ipotizzato che l’atteggiamento di Tatarelli sia stato “iperprudente”, basato sulla fotografia attuale dei fondi disponibili. E che possa cambiare da qui alla fine dell’anno, sia in merito alle risorse per le assunzioni che anche in merito al sostegno dei precari con i contratti scaduti.
3) Vale anche la pena di segnalare che Di Felice, che vede il bilancio del CNR da una prospettiva più ampia, ci ha ricordato che sussiste ancora un grosso volume di contenzioso tra MIUR e CNR per la chiusura di progetti in cui per il MIUR (che agisce in alcuni casi anche per conto dell’Unione Europea) sono stati rendicontati costi sostenuti per spese non ammissibili. Per non pagare subito le quote richieste il CNR ha in qualche caso addirittura promosso un’azione legale nei confronti del MIUR, cosa al limite dell’assurdo. Purtroppo il contenzioso blocca l’assegnazione di alcuni fondi progettuali di tipo istituzionale (Di Felice ha fatto l’esempio dei bandi del MISE) che potrebbero garantire un maggiore respiro al bilancio dell’ente.
4) La sensazione di Di Felice è quella che il processo iniziato abbia una sua inerzia e sia comunque destinato ad essere concluso da qui alla fine della sua finestra legale, perlomeno per coloro che il CNR considera idonei all’assunzione. Certo lui considera anche tutti i concorsi aperti come i 145 posti da ricercatore come occasioni da raccogliere per tutte le categorie dei precari, e in un posto di lavoro “normale”, questo sarebbe anche scontato. La visione del ministero è comunque quella della necessità primaria di avere da parte del CNR un fabbisogno di personale chiaramente rappresentato nel PTA, assieme alla chiara richiesta di fondi per la copertura di tale fabbisogno. In mancanza di una richiesta te da parte dell’ente anche gli aiuti da parte della politica hanno un impatto necessariamente più debole.
5) Da qui alla composizione della prossima legge di bilancio, chiunque sia chiamato a scriverla ed approvarla, ci saranno occasioni (a partire dagli emendamenti al decreto per la competitività) per inserire miglioramenti della situazione. Una misura che già l’anno scorso era stata tentata è ad esempio quella di estendere temporalmente il limite della finestra assunzionale del decreto 75, in modo da evitare la decadenza dei requisiti e mantenere nell’agenda politica il tema della stabilizzazione. I tecnici del ministero hanno mostrato ampia disponibilità nel giocare di sponda con l’iniziativa parlamentare e con l’azione del viceministro per sfruttare tutte le occasioni possibili per infilare nel flusso dei lavori parlamentari misure a sostegno delle nostre necessità.
6) Il problema del 50% di accesso dall’esterno è stato brevemente analizzato. Fermo restando il principio costituzionale, secondo loro l’applicazione pratica è soggetta ad un’interpretazione, che in presenza di una forte volontà di assumere può a) portare ad una compensazione con mille escamotage tecnici di cui tra di noi abbiamo abbondantemente parlato, nessuno escluso ed eventualmente avvalorato da pareri del ministero della PA chiesti “con un briciolo di intelligenza” (ogni riferimento è puramente casuale...); b) portare alla richiesta esplicita di fondi al ministro per rendere pariteticamente applicabile l’indirizzo del governo alla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione e il principio costituzionale dell’accesso dall’esterno.
Di nuovo: se il CNR chiede con forza il ministro potrebbe concedere.