19 Dicembre : Dio si è fatto peccato
Dio si rende visibile nella nostra storia facendosi uno di noi. In questo “farsi” uomo assume la situazione storica dell’uomo: una “carne” fragile sia pure per lui non contagiata dal male. La sua umanità gli viene donata da Maria. Ma questo essere senza peccato non lo esime da tutte le tentazioni:
“Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scrittoinfatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano; e anche: Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo»
(Lc 4, 1-12).
Il peccato che a causa della disobbedienza opera nel cuore di tutti viene estirpato dall’obbedienza di Gesù alla volontà del Padre: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42) “così che ciò che era impossibile alla Legge … Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne” (Rm 8,3).
E così il peccato viene distrutto fin dalle radici: “Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori”
(Gv 12,31).
Spunti di meditazione
Peccare significa abbandonare la casa paterna per cercare altre presenze. E allora la voce di Dio non la si avverte più. Il suo silenzio toglie la sicurezza di una paternità e così ci si sente gettati nella vita senza una guida e senza una meta. Dio non è più un bene e lo si rifiuta senza motivo, come fa l’adolescente con chi gli è vicino e lo ama.
Ogni peccato ha dentro di sé questa dinamica destabilizzante. Per questo Gesù obbedendo al Padre fino alla morte non ci ha lasciato soli ma ci ha donato il suo Spirito consolatore per guidarci e sostenerci.
Salmo 4 La fonte della gioia è nel bene
L’esperienza di essere stati ascoltati diventa certezza del suo aiuto ora.
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia!
Nell’angoscia mi hai dato sollievo;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele;
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Tremate e più non peccate, nel silenzio,sul vostro letto, esaminate il vostro cuore.
Offrite sacrifici legittimi e confidate nel Signore.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene,
se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?».
Hai messo più gioia nel mio cuore
di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza.
In pace mi corico e subito mi addormento,
perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare.
Commento
È l’esperienza di chi si è sempre fidato del Signore e non è mai stato deluso. Proprio questa certezza provata sulla propria pelle spinge a proclamare senza ombra di dubbio: “Il Signore fa prodigi per il suo fedele”. Allora non hanno più senso le altre scelte. Per questo esaminiamo il cuore per capire che se non si vede più il bene significa che con il peccato è fuggita la luce del suo volto.
Preghiera conclusiva
Signore, questa sera mi affido a Te con questa preghiera perché voglio addormentarmi sereno. E questo è possibile quando esamino il mio cuore e vivo il tuo perdono. Molte volte non vedo il bene perché non mi lascio illuminare dalla luce del tuo volto e così mi prendono cose vane e menzognere. Solo il bene dà una gioia più grande di quanto si ha tutto.