impianto elettrico e caldaia: obblighi di proprietari e inquilini

Le questioni riguardanti la sistemazione di impianto elettrico e caldaia sono tra le principali cause di litigio tra proprietari ed inquilini, anche a causa delle leggi e sentenze non chiarissime che dovrebbero normare la materia. Vediamo brevemente quali sono le principali indicazioni in merito e cosa specificare in contratto.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico non esiste alcun obbligo per il proprietario di consegnare l’abitazione con impianto elettrico a norma di legge dato che è stato abrogato il decreto ministeriale che prevedeva questo adempimento, il principio da applicare per considerare in regola l’impianto è che gli impianti elettrici di un fabbricato devono essere conformi alle norme di sicurezza esistenti all’epoca della loro realizzazione.

Ma come stabilire se gli impianti erano inizialmente a norma nel caso di immobili risalenti a decenni fa? La norma di riferimento ci dice che gli impianti delle abitazioni realizzati prima del 13/3/1990 sono da considerare adeguati se dotati “di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA”. Adeguato quindi, anche se non conforme alla legge può bastare per non dover rifare l’impianto Qualora nell’affittare un appartamento ci si trovi davanti a impianti precedenti alla legge 46/90 è sempre meglio specificare in contratto che l’impianto non è a norma, in modo tale da rendere chiara la cosa all’inquilino che accetterà lo stato di fatto con la firma. Naturalmente l’impianto non deve presentare pericoli per la sicurezza, nel qual caso il proprietario è ovviamente obbligato alle opportune sistemazioni.

Con l’arrivo del freddo si assiste puntualmente al fenomeno della morìa delle caldaie con qualche anno di troppo di servizio e anche qui alle conseguenti discussioni tra proprietari ed inquilini su chi debba accollarsi l’onere della sostituzione o riparazione. In questa situazione la legge non da scampo ai proprietari: tocca a loro intervenire per sostituire la caldaia o ripararla o adeguarla alle normative vigenti, lo stesso dicasi per bruciatori, scaldabagno e boiler. All’inquilino per essere in regola è sufficiente effettuare le manutenzioni ed i controlli ordinari. E’ bene specificare sempre in contratto l’obbligo della manutenzione a carico dell’inquilino in quanto se questo non la effettua decade l’obbligo di intervento sul proprietario e sarà lui a dover pagare.