Gli affitti brevi:

tutte le novità del 2019

Nel 2019 sono entrate in vigore alcune norme che regolano il settore degli affitti brevi , quelli fino a 30 giorni, che negli ultimi anni hanno avuto grande sviluppo anche in città prevalentemente residenziali come Monza anche per effetto delle nuove piattaforme pubblicitarie e di intermediazione.

Le novità principali sono:

Cedolare secca al 21% per i contratti di durata inferiore a 30 giorni (sempre che l’attività’ non si configuri come imprenditoriale). La norma estende quindi l’ambito di applicazione possibile della cedolare che prima era prevista solo per i contratti di durata pluriennale.

Codice identificativo per gli affitti brevi. L’emendamento al decreto crescita parla dell’istituzione di una banca dati dove chi mette in locazione la propria casa dovrà dotarsi di un codice alfanumerico con il quale essere individuato sulle piattaforme di intermediazione . I proprietari che intendono affittare per periodi brevi dovranno dunque registrare l’appartamento o la stanza che intendono affittare e riceveranno un codice che dovranno inserire in tutti gli annunci che pubblicheranno sui vari siti e piattaforme di intermediazione. I proprietari che intendono affittare per periodi brevi dovranno dunque registrare l’appartamento o la stanza che intendono affittare e riceveranno un codice che dovranno inserire in tutti gli annunci che pubblicheranno sui vari siti e piattaforme di intermediazione. In questo modo l’agenzia delle entrate potrà tracciare gli immobili in affitto e rilevare eventuali anomalie in fase di dichiarazione dei redditi.

Arriva inoltre l’obbligo di comunicare alla questura entro 24 ore dall’arrivo, le generalità delle persone alloggiate.