Questa sezione del sito sarà dedicata ai blog, ovvero alle nostre riflessioni personali su vari argomenti che verranno selezionati a breve!!! Qui ognuno di noi esprimerà la propria personalità con testi originali, personali e in grado di insegnarti davvero qualcosa!
Ciao a tutti!
Come la state passando questa quarantena?
Io devo dire non molto bene, perchè non sono una ragazza che riesce a stare chiusa in casa, per tanto senza vedere i miei amici.
Però, mi sono resa conto che è una situazione che può aiutarci a riflettere, per esempio sulle nostre amicizie o emozioni. Tuttavia, abbiamo molto tempo, e io, ma penso anche molti voi, lo passo per la maggior parte ad annoiarmi o stando attaccata al telefono.
Quindi, oggi sono qui per darvi alcune dritte su come sopravvivere in questi giorni!
Qualche giorno fa, in un momento di delirio, ho deciso di scrivere una lista delle cose da fare...se devo essere sincera, non l'ho ancora iniziata!
Alcuni degli obbiettivi sono: far crescere le unghie, sistemare la camera, aggiornare la mia playlist, riaprire il buco degli orecchini sull'orecchio, cucinare, leggere, ripulire il telefono ecc....
Nella lista non potevano non mancare i film e le serie tv!
Vi suggerisco vivamente: Le pagine della nostra vita, Dear Jhon, Chiamami col tuo nome, Le nostre anime di notte, After, Travis Scott, Fino all'osso e Tall girl. Sono i miei film preferiti, perchè mi emozionano ogni volta che li guardo. Trattano tematiche molto delicate e sono adatti a tutte le età.
Per finire, vi suggerisco queste serie: Vis a Vis, Insatiable, Mindhunter, Prison Break, The vampire diaries, Gossip girl, Orange is the new black, Society e Pretty little liars.
Spero di esservi stata d'aiuto, e fatemi sapere cosa avete fatto!
La canzone “RISE” di Eddie Vedder mi piace molto, è molto calma e tranquilla e la melodia è molto allegra, divertente e mi fa quasi venire voglia di ballare! Secondo me la scelta del video è giusta, il video sembra che racconti proprio la canzone. Il video scelto mi colpisce molto, mi sembra quasi di provare le stesse emozioni del protagonista, mi piace moltissimo il paesaggio, non so se per colpa di questa quarantena, che mi fa veder ogni cosa che non posso vedere in casa stupenda e quasi a un livello mistico. Forse il motivo di questo piacere nei confronti del paesaggio della canzone è dovuto al fatto che, tra qualche anno, ciò non sarà più visibile a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale. Il video della canzone mi fa venire quasi voglia di provare, vedere e sentire le stesse emozioni e sensazioni del protagonista, credo che una avventura del genere sia molto stimolante e utile per il nostro corpo e la nostra mente. Soltanto le immagini e la canzone proposta mi fanno venire voglia di scavare e indagare cercando informazioni e, se possibile, vedere il film e scoprire dove è stato girato per, in un possibile futuro, poter viaggiare e visitare i luoghi rappresentati. La canzone la trovo stupenda, la voce di Eddie Vedder mi fa venire voglia di sentire e risentire la canzone molte volte, anzi, quando avrò finito questo tema andrò a sentire tutte le sue canzoni e immaginarmi le possibili ambientazioni. Mi stupisce la voglia di avventura del protagonista che, nel video, decide di arrampicarsi su montagne, alberi e riesce persino a trasformare un autobus abbandonato in un accampamento, penso che sia un po’ scomodo dormire su dei sedili però potrebbe essere una bella esperienza. Una cosa che mi è sempre piaciuta fin da piccolo erano gli animali, mi piaceva vederli dal vivo e, se era possibile, accarezzarli come si fa con alcuni di essi allo zoo, trovo stupendo poter vedere nella natura selvaggia degli animali liberi, anche solo vederli da lontano sarebbe un’esperienza davvero emozionante e meravigliosa. Su una cosa non sono convinto riguardo le avventure raccontate nel video, non mi piacerebbe fare una avventura del genere da solo, preferirei farla in compagnia dei miei amici per rendere l’avventura non solo bella e impressionante ma anche divertente e bizzarra, un’avventura del genere credo che potrebbe cambiare completamente il modo di vedere e di pensare delle persone e dargli un ricordo sicuramente indimenticabile...
Ciao a tutti, oggi vi volevo parlare di come passo una tranquilla domenica in quarantena,
Ovviamente, non potendo uscire mi devo arrangiare e cercare di divertirmi in casa.
Di solito mi sveglio tardissimo e quindi la colazione la faccio direttamente con il pranzo, la domenica normalmente mia madre fa o le cotolette o le lasagne, che sono 2 dei miei tre piatti preferiti, dopo mangiato, la prima cosa che faccio è prendere il telefono e andare su youtube, siccome verso le due escono la maggior parte dei video del giorno, dopo circa un'oretta mi alleno un po' per tenermi in forma anche in quarantena.
dopo di che vado a giocare ai videogiochi fino circa alle cinque o sei, momento in cui faccio i compiti per il giorno dopo, poi ancora youtube fino all'ora di cena.
Dopo cena gioco ancora un po' poi guardo o il cellulare di nuovo o una serie tv anche, ultimamente sto guardando la casa di carta, che però purtroppo ho quasi finito.
Spero vi sia piaciuto leggere il mio post, ciao a tutti!
Ciao a tutti, io sono Stefano e oggi vi volevo parlare di come passo la giornata stando in quarantena:
Di solito mi sveglio sempre verso le 8:00/8:30 poiche' alle 9:00 iniziano le lezioni online, finite queste ultime inizio a fare i compiti fino circa alle 11:30, poi, dopo aver pranzato gioco ai videogiochi in chiamata con i miei amici.
Dopo circa un'ora e 30 minuti che gioco con loro, mi fermo e faccio un po di stretching eseguendo gli esercizi del professor. Caruggi, ovviamente dopo faccio merenda, di solito mangio del pane con un po' di Nutella sopra, oppure mi siedo sul divano e mentre guardo qualche serie su Netflix mentre mangio dei biscotti.
Dopo aver visto qualche episodio vado a cenare con la mia famiglia, e una volta finito o gioco ancora con i miei amici oppure guardo qualche video su Youtube prima di andare a dormire.
Spero che passiate anche voi questi giorni di quarantena senza annoiarvi completamente.
Vi auguro buona pasqua in casa!!!
Ragazzi, arriva la bella stagione ed è ora di tirar fuori la nostra BMX per passare belle giornate all'aperto. Se però ormai la nostra bicicletta inizia ad essere "vecchiotta", ecco qualche consiglio per sceglierne una nuova. Le BMX freestyle sono adatte a diverse discipline, ma in particolare street, park e dirt. I materiali più utilizzati sono acciaio al cromo e altre leghe resistenti adattissime anche per l'uso quotidiano.
QUALI SCEGLIERE:
La scelta della bici dipende sopratutto dall'altezza del rider, importante è anche la lunghezza del tubo orizzontale e la larghezza delle ruote. L'esperienza del rider è importante, un rider esperto sceglierà un top della gamma, per un principiante qualsiasi bici andrà bene purchè con freno.
La vita di un adolescente è davvero complicata specialmente in questo momento: lo dico da adolescente, e come tale ne so qualcosa. Quando diventi un adolescente inizi a farti delle domande molto complesse e inizi a pensare in modo diverso.
A tal proposito, sembra quasi che tutte le tue idee si trovino in disaccordo con quelle degli altri tuoi coetanei, penso che sia normale visto che l’adolescenza è un periodo di crescita e di cambiamento, dove ognuno sviluppa il proprio modo di pensare. Gli adolescenti però tendono a farsi influenzare, perché sentendosi insicuri come individui decidono di stare in gruppo e di pensarla tutti allo stesso modo, per sentirsi, di conseguenza, meno vulnerabili.
Ora che non posso più uscire di casa vedo l’importanza che la scuola, come ambiente, ha nella mia vita. Molti diranno che è bellissimo restare a casa, non alzarsi alle sette ecc., ma la scuola a mio parere insegna molto più di quello che spiegano i professori, insegna: a stare insieme agli altri, ad abbattere le proprie timidezze per fare nuove conoscenze, ma anche ad esprimere le proprie idee, senza farsi influenzare dal “branco”, in modo che, una volta fuori dalla scuola, ognuno sappia scegliere da solo e nel miglior modo possibile.
Secondo la mia modesta opinione, la quarantena non deve essere vista solo come un grosso svantaggio per tutti, perché grazie a questa ho imparato a essere autonoma nel organizzarmi le giornate e le settimane, ho migliorato le mie capacità informatiche (fondamentali nel mondo di oggi), ho visto come possa essere fragile la società davanti a un problema simile e ciò mi ha fatto capire ancora meglio che la vita è imprevedibile, soprattutto per i giovani come me, che hanno poca esperienza: non sai mai cosa aspettarti!
Per fortuna ho un grande giardino, e molto spesso, quando il tempo è bello, mi siedo fuori a fare i compiti o a studiare. Abito in periferia, ma è davvero incredibile come ora il silenzio, prima molto raro, avvolga tutto, gli unici suoni che sento sono i versi dei corvi o delle tortore sulle antenne delle case. A volte contemplo il ciliegio fiorito, con i suoi delicati fiori bianchi, o l’acero con le sue foglie a sette punte appena nate, mentre vengo circondata dal profumo delle rose e delle camelie rosse.
Questa pace mi fa capire quanto mi perda della meraviglia che ho intorno, vivendo con superficialità. Spesso molti adolescenti si perdono in questa superficialità: nei videogiochi, nelle tendenze, nell’essere a tutti i costi accettati dagli altri e non si accorgono che non hanno bisogno di nessun branco per essere forti.
Ora che ho compreso queste cose, mi sono resa conto di quanto la mia vita di tutti i giorni fosse banale e semplice, e di quanto tempo perdevo seduta sul divano, dietro lo schermo luminoso di un cellulare; non lo dico come se fossi una nonna stanca di vedere i propri nipoti giocare con i videogiochi, ma lo dico da adolescente.
Queste sono le cose che ho imparato grazie a questo periodo di quarantena e di isolamento, che mi ha lasciato un segno indelebile. Questa è la vita di una adolescente oggi, che non ha idea di cosa l’aspetta in futuro, che ora non dà più nulla per scontato, che pensa con la sua testa, e sa che non ha bisogno di seguire ciecamente la massa per essere sicura di sé.
Caro Diario,
Come stai?
Oggi è un giorno come gli altri dove si parla sempre e solo di questo Corona Virus. Ormai le persone sono stanche di sentir parlare solamente di questo e vogliono assolutamente ritornare alla normalità.
Rispetto agli altri giorni, non c'è ancora nessuna differenza, sempre cattive notizie: l’epidemia si sta velocemente espandendo in tutta Italia.
Ma se avessimo preso misure di sicurezza prima sarebbe andata diversamente? Secondo me si, sono dell’idea che se le misure di sicurezza fossero state prese quando ci furono i due casi dei cinesi a Roma forse in questo momento l’epidemia non sarebbe stata cosi vasta, insomma abbiamo agito un po’ in ritardo.
Inoltre, cosa che non avrò mai detto vorrei che le scuole riaprino al più presto, non tanto perché desidero tornare a scuola ma perché mi sono stufato di passare le intere giornate a casa, ad annoiarmi.
La verità è che io come tutti gli italiani siamo davvero stupiti di quello che sta accadendo, quando l'epidemia era apparsa per la prima volta in Cina, mi sembrava così lontana, che non pensavo mai che sarebbe arrivata , invece è proprio dietro l’angolo. I medici e gli scienziati dicono che non siamo ancora arrivati al picco dell’epidemia, e questa cosa mi spaventa un po considerando che già ci sono tantissimi casi, figuriamoci quando raggiungeremo il picco di questa epidemia.
Io spero con tutto me stesso che questa terribile epidemia sparisca al più presto e che non colpisca più l'intera Italia.
Dal resto, caro amico, credo che tutti si siano stufati di stare a casa a poltrire o no ?
Ma la cosa che mi ha colpito più di tutti è lo Svuotare dei supermercati, picchiarsi per prendere un prodotto, barricarsi in casa… lo trovo veramente esagerato, per non parlare dei media che per fare visualizzazioni non fanno altro che diffondere ancora più panico fra la gente.
Fortunatamente, riesco anche se in modo virtuale a vedere e parlare con miei amici e i professori tramite delle lezioni virtuali, perché caro diario non so se lo sapevi, tutte le mattine io e i miei compagni facciamo delle lezioni in streaming, dove facciamo lo stesso programma che avremmo fatto se questo virus non fosse arrivato.
Anche se non è come fare lezione nella realtà perché potrebbero succedere diversi problemi come la mancanza di un wi-fi, anche se ora c'è l'hanno tutti o potrebbe andare via la corrente, è un modo bello e innovativo per continuare i programmi scolastici con questa emergenza.
Però sinceramente devo ammettere che la situazione ora non è delle migliori per noi italiani, che,sfortunatamente siamo stati colpiti da questa epidemia prima degli altri e ora veniamo allontanati dai francesi, tedeschi.
Ora è meglio che io vada, i professori ci hanno riempito di di cose da studiare.
Ci sentiamo al più presto, CARO AMICO.
10 Maggio 2020
Ciao a tutti!
Finalmente questa “quarantena” è finita, mi stavo veramente annoiando, è divertente giocare alla play per 4 o 5 ore al giorno perchè alla fine anche i miei amici facevano così e quindi avevo sempre compagnia, ma mi stavo cominciando a stufare.
Fortunatamente grazie a “Conte”, ovviamente non l’allenatore dell’inter, sono potuto uscire di nuovo.
All’inizio non avevo molta voglia di uscire perchè anche se sono molto “coraggioso” avevo un po’ paura di ammalarmi , ma oggi, che è la festa della mamma e quindi dovrei stare di più con lei, ho avuto una brillante idea, quella di uscire a fare un giro con la bicicletta. Ovviamente non ero da solo perché non sarebbe stato non molto divertente, e penso anche che la polizia non me l’avrebbe permesso, anche se non ne sono sicuro.
Comunque il mio “accompagnatore” è stato mio padre Stefano.
Però prima di continuare a parlarvi della mia prima uscita vi vorrei parlare del perchè sono voluto uscire con la bicicletta al posto di fare una camminata.
Da parecchi giorni guardo dei video su YouTube in cui alcuni ragazzi, si filmano con la “GoPro” mentre scendono su percorsi scoscesi e pericolosi facendo evoluzioni con la bicicletta. Senza ombra di dubbio sono bravissimi.
Io mi sono detto “Appena finisce la quarantena voglio provare ad imparare a fare dei “trick” come nei video”. Durante il lockdown mi sono impegnato ad imparare ad avere in bici in modo più sicuro e sciolto.
E devo dire che si incominciano a vedere i primi miglioramenti, ad esempio ho imparato ad impennare, a fare i testacoda e sto incominciando ad andare con una sola mano, senza mani ci vorrà ancora un po’.
Ora torno a raccontarvi la mia prima uscita, vi avevo detto che il mio “partner” era stato mio padre, abbiamo preso le bici e siamo usciti in strada.
Ovviamente avevamo già in mente il percorso da fare ed era quello di fare tutta la pista ciclabile fino ad arrivare al cimitero e poi tornare indietro e entrare nel boschetto vicino a Beata Giuliana.
Ma una volta arrivati vicino al cimitero ho deciso di cambiare percorso, mio padre ha acconsentito e quindi ci siamo diretti a casa di mio cugino Nicolas che abita a poche centinaia di metri dal cimitero.
Siamo arrivati a casa sua abbiamo messo le mascherine e poi siamo entrati in casa. Mio cugino, siccome fa l’alberghiero, stava preparando un piatto come compito e quindi gli ho chiesto un po’ di informazioni su quello che doveva fare in modo che potevo dargli una mano o forse due.
Mi ha raccontato che doveva fare un piatto che si mangia con le mani quindi “Take away”, ho sbirciato il suo forno dove stava preparando qualcosa è ho visto che stava preparando delle polpette ripiene di aromi strani e tonno.
Una volta che le polpette erano pronte me le ha fatte assaggiare in modo che potevo valutare il suo piatto, e devo dire che erano davvero buone.
Successivamente gli abbiamo salutati e siamo tornati a casa.
La mia prima uscita finisce qui, spero nelle prossime settimane di fare altre uscite, soprattutto con la bici in modo che posso migliorare la mia abilità di ciclista.
E’ stato davvero bello uscire di casa, mi sono sentito di nuovo “libero” dopo tanto tempo.
Scrivetemi nei commenti come è stata la vostra prima uscita, perchè come sapete sono molto curioso.
Ciao a tutti!
Finalmente questa quarantena è finita...o quasi!
Come ormai ben sappiamo, questi ultimi mesi sono stati molti difficili, ma è come se il mondo fosse stato messo alla prova, e abbiamo ottenuto una piccola vittoria!
Finalmente possiamo ritrovare i nostri amici, ovviamente rispettando le norme di sicurezza, altrimenti i progressi degli ultimi tempi si annulleranno. La cosa che mi è importata di più è stata quando ho sentito che avremmo potuto andare a trovare i nostri congiunti. Infatti, ieri sono andata a trovare i miei nonni, e mi si è stretto lo stomaco quando si sono messi a piangere!
Ecco, una parte del mio carattere che ho scoperto meglio è la sensibilità. Stando in casa senza nessuno sento di essere diventata un po’ più vulnerabile, e non avrei mai detto di soffrire così tanto per aver chiuso un'amicizia.
La prima cosa in assoluto che ho fatto è stato vedere mio padre. Dopo due, quasi tre, lunghi mesi è venuto a casa mia e abbiamo fatto una passeggiata infinita. Mi sembrava di essere la persona più felice sul pianeta, e anche lui. So perfettamente di non saper mostrare le mie emozioni, e questo mi dispiace perchè ho l’impressione costante che mio padre sia dispiaciuto di questa cosa. Ho paura che pensi che io ce l'abbia con lui, perchè si è separato da mamma , oppure perchè ha trovato una nuova famiglia. La verità e che gli voglio un bene immenso, e adoro la sua famiglia, ma non glielo dirò mai.
Spero vivamente che la prossima settimana andrò ancora dai miei nonni, perchè mi manca tanto prendere il sole in giardino, guardare i pesci nella fontana quando sono triste, bere un cicchetto con mio nonno di nascosto, sentire le litigate ma soprattutto...la pasta al ragù di mia nonna!
In generale mi mancano le vecchie abitudini, sentirmi normale. Sono quasi sicura che la normalità non tornerà, o almeno se la prenderà con comodo!
Quando ho sentito che questa situazione potrà andare avanti per anni, ho provato unbrivido lungo tutta la schiena. Non resisterò così a lungo!
Però, almeno ho trovato dei modi per passare il tempo. Mi sto prendendo molto cura di me stessa (tralasciando però i brufoli per la nutella), per esempio cerco di mangiare sano e non troppo, mi sto schiarendo i capelli con il succo di limone stando al sole, mi sto abbronzando, cerco di imparare a truccarmi, ecc…
Sto lavorando molto anche sulle relazioni e sul mio carattere: a volte mi sento la solita amica a cui importa solo di se stessa e dei suoi problemi, per questo sto cercando di dare il più possibile delle attenzioni agli altri e di essere meno “cattiva”, per non usare altre parole. Il sentimento che mi frena di più è l’orgoglio, voglio essere sempre cercata e mai fare la prima mossa. per un po’ ha funzionato, ma ho aperto gli occhi.
Quindi, possiamo dire che il virus e la quarantena possono essere un esperimento su noi stessi, ma anche un mostro che ha strappato la vita alla mia povera zia Emilia.
Io ancora non riesco a crederci. Non riesco a scrivere quello che provo.
Può sembrare stupido, ma certe volte mi è capitato di pensare come mi sarei sentita a perdere un parente, e ora che è successo l’unica cosa che posso dire è che sono smarrita. Non so neanche se si possa fare il funerale, avere le ceneri o poterla vedere per l'ultima volta.
D’altronde è una cosa normale della vita e so che non devo piangermi addosso per troppo tempo, lei non lo vorrebbe.
Se ci pensiamo, è strano come tutto questo tempo sia passato così in fretta.
Sto cercando di essere di buon umore, almeno tutto questo mi sembrerà più leggero.
Concludo con una domanda: anche voi siete cambiati? Avete raggiunto dei traguardi?
Aspetto la risposta!
9 maggio 2020
Ciao a tutti!
Finalmente questa “quarantena” è finita…
Inizio col dire che secondo me quest'anno è da cancellare, se solo fosse possibile iniziarlo di nuovo!.
Tutto è iniziato da quel maledetto giorno, il 22 febbraio, con questo maledetto virus e nessuno si aspettava che andasse a finire così. Tutti in casa, senza uscire dai propri comuni, uscite solo per necessità. Noi giovani, che di necessità non ne abbiamo avute, siamo quelli che hanno sofferto di più. Non ci hanno neanche permesso di fare una visita ai nonni. Rinchiusi in casa a pensare solo alla scuola, e il tempo non passava mai.
Questo è durato per due mesi e mezzo. Poi è’ arrivato il 4 maggio tanto atteso da tutti... Mah, forse per chi doveva riprendere a lavorare, ma per me non è cambiato nulla!!!. E’ vero, ho rivisto i miei nonni, siamo riusciti finalmente dopo tanto tempo a mangiare assieme, ma io sono ancora rinchiusa in casa.
Durante questo periodo di quarantena ho provato tantissime emozioni, soprattutto la tristezza di non vedere i miei amici. I parchi sono ancora chiusi, mi manca l’aria aperta, i giochi, correre, fare un giro in bici, mangiare un gelato e se devo essere onesta mi mancano anche i miei professori, non pensavo di finire la scuola media senza rivedere più nessuno, è triste.
Ho paura, ansia, come potrà andare avanti questa situazione? Le vacanze si faranno? Ecco questo è un altro problema. Il pensiero di passare tutta l’estate, rinchiusa nella Lombardia, senza avere sfogo..., già mi sento male!. Io non aspetto altro che l'estate, è l’unico momento dove con la mia famiglia si va al mare. Ma come sarà? Ci permetteranno di andare?
Sento dire che poi con l'arrivo dell’autunno, il virus Covid19 potrà ritornare, anche questo sarebbe un problema. Questo anno non finirà mai, come sarà a settembre l’inizio della prima superiore? Io non conosco i professori, i miei nuovi compagni e fare già subito le lezioni a distanza come stiamo facendo adesso, per me sarà un caos. Non penso che questo Covid19 se ne vada tanto presto, dovremmo cercare di avere pazienza e “vivere” con lui. Non sò se la nostra vita ritornerà quella di sempre o se per questo maledetto virus devo cambiare anche il modo di vivere, speriamo di no! Non avremmo mai pensato di affrontare tutto questo, è un nemico invisibile che sta mettendo il mondo ko.
Nessuno sa come sarà il nostro futuro, dobbiamo solo sperare in positivo. Vorrei Prendere spunto anche dalla poesia di Madre Teresa di Calcutta, “Inno alla vita”: (vi scrivo solo alcuni versi)
La vita è un’opportunità, coglila
La vita è bellezza, ammirala
La vita è un sogno, fanne realtà
La vita è una sfida, affrontala
La vita è un dovere, compilo
La vita è preziosa, abbine cura
La vita è ricchezza, valorizzala
La vita è tristezza, superala
La vita è una lotta, accettala
La vita è la vita, difendila
Queste parole dicono tutto, tutti vogliamo riavere la nostra vita, tutti sappiamo che per il momento non è così ma, se la speranza è l’ultima a morire riusciremo di nuovo ad abbracciarci, a darci un bacio, a ritrovarci senza avere paura di prendere la multa!
Ciao a tutti!
Finalmente questa “quarantena” è finita. Due lunghi mesi in cui tutti noi abbiamo atteso a lungo il famigerato giorno in cui finalmente saremmo potuti uscire, passare il tempo con i nostri amici, divertirci e molto altro. Ma è davvero così?
Insomma, non voglio fare la guastafeste, ma sinceramente non ho trovato tante differenze da ora all’inizio della quarantena. Sono sempre stata una persona a cui non piaceva molto uscire (soprattutto in inverno), semmai facevo proprio un giro in centro ogni tanto o una passeggiata insieme alla mia famiglia (tralasciando le tappe in biblioteca, ma sono dettagli).
E può sembrare banale da parte mia, ma sinceramente proprio perchè non mi piace andare chissà dove, la primissima cosa che farei sarebbe andare in piscina con i miei amici (sempre che ci si riesca ad organizzarsi, ovvio). Insomma, il caldo, gli scivoli d’acqua, i gelati, la faccia rossa per l’abbronzatura (non importa quanta crema solare metterai, diventerai sempre e comunque un peperone), ma soprattutto le partite a calcio o a pallavolo nel campo di sabbia. Sono qualcosa di epico: la competitività, le cadute, le proteste per una squadra “sbilanciata”, insomma, c’è a chi piacciono e chi mente spudoratamente.
Comunque oltre a questo, ci sono cose che aspettavo davvero di fare, soprattutto con l’arrivo dell’estate prima che tutto questo ebbe inizio. Prima che anche solo si sentisse parlare di questo famigerato virus pensavo che con la fine degli esami avrei passato un estate fantastica: niente compiti, pomeriggi al parco con gli amici, intere giornate in piscina, non dormire la notte per leggere l’ultimo capitolo di un thriller, ma soprattutto, lunghe e calde giornate in riva al mare a passare tempo con i miei amici d’infanzia (continua pure a sognare). Ovviamente poi, mi sarei fatta mille film mentali sulla mia nuova scuola, lusingando le sue librerie sparse sui lunghi corridoi e quel gelato al caffè della mensa (su real time ci sarebbe stata anche la mia storia di “io e la mia ossessione”). Sarebbe stato tutto perfetto, ma poi eccolo lì dietro l’angolo. Un momento, avete sentito qualcosa?
Perchè credo fosse la mia speranza che usciva dalla porta di casa.
Ma ora rieccoci qui, abbiamo riconquistato un po della nostra libertà ed ora siamo pronti a ritornare alla normalità come se niente fosse.
Ma io credo che non sia davvero così, credo le persone d’ora in avanti si preoccuperanno di più per loro salute, baderanno ad avvicinarsi troppo alle altre persone, non tratteranno più i medici e gli infermieri come qualcosa di scontato e si ricorderanno sempre di quello che è successo.
Intanto noi aspettiamo con ansia il periodo “Ma te lo ricordi quando c’era il Corona Virus? Una cosa impensabile, davvero!” e quello di quando diverremo genitori e diremo: “Se io sono stato/a in quarantena per 2 mesi senza uscire di casa, tu puoi tranquillamente non uscire per stasera!”.
Ma intanto, godiamoci le piccole cose e impariamo il vero valore della libertà.