Buone Pratiche Inclusive

Strategie inclusive

L'educazione inclusiva comporta la trasformazione della scuola per poter incontrare e rispondere alle esigenze di tutti. Esso è un costante processo di miglioramento, volto a sfruttare le risorse esistenti, specialmente le risorse umane per sostenere la partecipazione all'istruzione di tutti gli studenti all'interno di una comunità.


Sviluppare un clima positivo in classe

Costruire percorsi di studio partecipati e personalizzati nei confronti della diversità

Potenziare le attività di laboratorio e cooperative

Partire dalle conoscenze e abilità pregresse

Per realizzare una buona qualità dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità e un’efficace azione inclusiva per i molti più alunni con Bisogni Educativi Speciali abbiamo la necessità di rendere sempre più "speciale" la "normalità" del far scuola tutti i giorni. La normalità della didattica e delle attività educative e formative va decisamente arricchita di strategie efficaci e aspetti tecnici che provengono dalla pedagogia speciale (special education) e dalla psicologia dell’educazione. In questo modo, per l’alunno disabile o con Bisogni Educativi Speciali, la normalità del relazionarsi e dell’imparare con tutti gli altri alunni, che gli dà identità, appartenenza, sicurezza, autostima, ecc. (e che è un diritto ben espresso nella nostra legislazione) riesce anche ad essere efficace a produrre apprendimenti e nell’aiuto concreto rispetto alle sue specifiche problematiche, anche complesse. L’alunno con disabilità/Bisogni Educativi Speciali ha infatti sia il diritto all’integrazione che il diritto a risposte specifiche e efficaci. Le due cose non sono affatto in contraddizione, come non lo sono la normalità e la specialità, se le combiniamo nella «speciale normalità».