Volontariato con Liceo Scienze Umane

Nei mesi di aprile e maggio 2024, l’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS ha svolto cinque incontri pomeridiani di due ore ciascuno con un gruppo di circa 25 ragazzi del Liceo delle Scienze Umane dell’Aquila, per discutere sui temi legati ai trasporti e alla mobilità urbana, con particolare attenzione a quella scolastica. L’attività si è svolta nell’ambito del progetto “Otro Mundo es Posible” promosso dal Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Abruzzo, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), in cui molti ragazzi delle scuole superiori hanno deciso di intraprendere attività di volontariato in varie associazioni del territorio, tra cui la nostra.

Il lavoro svolto insieme ai ragazzi è culminato nella ideazione, stesura, somministrazione e analisi di un sondaggio riguardante gli spostamenti casa-scuola. Al sondaggio hanno partecipato in totale 173 alunni, su un totale di oltre 800, del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” e Licei annessi. Ne sono scaturite prime importanti valutazioni sul sistema di trasporto scolastico, che fanno emergere anche diverse criticità e quindi indicazioni di potenziale miglioramento.

Innanzitutto, sono state conteggiate le zone di partenza e suddivise in aree e direttrici principali. Per fare questo lavoro, ci si è avvalsi delle simpatiche mappe ideate da “L’A L’Aquila”, con le piantine dell’Aquila e dell’Abruzzo ispirate alla grafica e alle linee della metro di Londra, con tanto di nomi di località fantasiosamente tradotte in inglese. Si è dedotto che circa l’80% degli alunni, confluenti nel polo scolastico che si trova in zona Via Leonardo da Vinci, vicino a Palazzo Silone, proviene dal Comune dell’Aquila, il 20% da fuori Comune, distribuito per metà dalla direttrice Nord-Ovest fino a Rieti e metà da quella Sud-Est fino a Sulmona.

Entrando nel dettaglio del territorio comunale, è stato possibile vedere come l’asse centro-Torrione-Pettino raccolga il 28% degli alunni, l’area a Ovest (Coppito, Sassa, Pizzoli, ecc.) il 42%, quella a Nord-Est del centro storico (Torretta, Paganica, Bazzano, ecc.) il 17% e quella a Sud-Est (Roio, Pianola, S. Demetrio, ecc.) il 13%.

Inoltre, si è rilevato che, come mezzi di trasporto, il 55% utilizza l’automobile, il 40% l’autobus e il 5% altro. Il tempo impiegato per il tragitto è nella maggior parte dei casi è compreso tra 10 e 20 minuti, ma per alcuni può arrivare e superare l’ora.

Oltre alle risposte alle domande preimpostate, si è lasciato un campo aperto a commenti liberi: ne sono stati raccolti 62. Undici di essi hanno manifestato soddisfazione o scarsa conoscenza dell’argomento. Ben 42 hanno puntato l’attenzione su sovraffollamento, ritardi, lunghe attese, sporcizia dei bus, chiedendo a gran voce maggiori capacità e frequenza del servizio pubblico, non solo nell'orario di entrata, ma anche in quello di uscita e pomeridiano, anche per permettere una maggiore autonomia dei ragazzi rispetto ai genitori. In nove hanno evidenziato la necessità di migliorare il collegamento e l’integrazione con le aree più lontane e servite da servizi extraurbani. Quattro hanno rilevato l’eccessivo traffico veicolare e la presenza di persone in strada durante gli orari di entrata e uscita di fronte le scuole. Due vorrebbero caricatori USB sugli autobus urbani, mentre uno ha suggerito di rendere flessibile di 5 minuti l’orario di ingresso e di uscita degli studenti che utilizzano i mezzi pubblici, mentre un altro ne chiede la gratuità o una riduzione dei costi per chi va a scuola.

Già solo con queste semplici osservazioni, è stato possibile notare come quella degli spostamenti scolastici è una questione sentita soprattutto da coloro che utilizzano i mezzi pubblici e che la maggioranza di essi ne subisce quotidianamente le carenze.

Si è inoltre potuto capire come i tragitti casa-scuola ricalchino e rappresentino quelle che sono la forma e la distribuzione della popolazione nell’area urbanizzata dell’Aquila, che è un Comune molto esteso (oltre 400 km2 dal Gran Sasso al limitare dell’Altopiano delle Rocche), ma la cui zona densamente abitata è su un asse Est-Ovest di fondovalle, lungo circa 20 km e largo circa 2 km, ovvero circa il 10% della superficie totale.

Questo suggerisce in modo naturale la necessità di istituire innanzitutto una dorsale di servizio pubblico ad alta capacità ed alta frequenza, sulla falsa riga dell’attuale linea 1 Terminal Collemaggio – Ospedale/Aquilone: la cosa è infatti già prevista nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato nel 2022, con la linea Metrobus BRT che si è concordata con il Ministero dei Trasporti come forma di rimpiazzo più conveniente e flessibile di trasporto rispetto alla metropolitana leggera, che è stata abbandonata in corso di realizzazione ad inizio anni 2000. Le altre linee dovranno essere degli innesti modulati ad aree che si vanno ad allacciare a questa dorsale principale.

Auspichiamo che prima o poi questi progetti in essere e in parte già anche finanziati, relativi a un drastico miglioramento del servizio pubblico, vedano finalmente la luce, perché la città senza di essi sta diventando sempre più difficile e ostile da percorrere per tutte le fasce e tipologie di utenza, ovvero di cittadini.