Notturno

18 agosto 2023: Notturna - La bici è brivido e sogno

TERRANERA ritrovo ORE 19:30 / partenza dopo il tramonto del sole ORE 20:00 circa

Itinerario: Terranera – Rocca di Cambio – Rocca di Mezzo  -  Piani di Pezza – Rifugio il Lupo  – Rovere – Rocca di Mezzo – Terranera.  La ciclo pedalata è aperta a qualsiasi tipo di bicicletta. Evento a costo zero. Si consiglia di portare con se lampada frontale e le luci specifiche per la bicicletta; un kit per le riparazioni ciclistiche. Abbigliamento adeguato alla stagione, acqua e piccolo snack.

I partecipanti sono tenuti al rispetto del Codice della Strada, soprattutto nelle parti del percorso aperte alla viabilità ordinaria. Si consiglia l’uso del casco protettivo omologato. Per motivi di sicurezza al fine di evitare inutili incidenti nella partecipazione in gruppo si consiglia di tenera la distanza dal cicloturista che vi precede. Tutti i partecipanti sono tenuti a rispettare l’ambiente e a non gettare rifiuti lungo il percorso. Gli organizzatori non sono responsabili di eventuali danni o furti subiti. Gli organizzatori non sono responsabili di eventuali infortuni e eventuali danni a terzi. L’organizzazione si riserva in qualsiasi momento la facoltà di apportare variazioni del percorso. Le strade percorse sono asfaltate. MINORI: è obbligatorio l’uso del casco a norma e l’accompagnamento di un adulto in tutto il percorso.

 

“Apriamo la porta della cabina N. 223, seconda classe turistica. Buio, e il sussurro musicale di un ventilatore. Qui ci sono Lucien Buysse, Roger Missine, Jef Van de Helst, Giuseppe Cerami, corridori ciclisti. Dormono. Apriamo la porta della cabina N. 234. Buio anche qui. E’ il posto di Albert Dubuisson e di Jean Lesage. Anch’essi addormentati. E di qua e di là, dietro le bianche porte del lungo deserto corridoio, gli altri, Kubler, Logli, Monari, Valenta, Conte, Crippa, eccetera. Li porta, col suo sommesso ronfare di motori, attraverso la notte del Tirreno, il bastimento stupendo di lumi che i pescatori, dalle lore piccole barche, devono scorgere anche da lontanissimo come un miraggio e benché sappiano cos’è fanno segno e si chiamano l’un l’altro quasi stentando a credere” Dino Buzzati al Giro d’Italia. Da bordo del Saturnia in navigazione, 17 maggio notte 1949.


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