Corso STEM a Helsinki

21-28 agosto 2023

Ad Helsinki per conoscere da vicino le STEM

Dal 21 al 28 agosto 5 membri dello staff del Liceo Mamiani hanno frequentato il corso STEM FOR SCHOOL ad Helsinki , insieme ad altri 12 docenti provenienti da 4 istituti superiori della provincia. Il corso,  articolato  su 5 giornate di mattina e pomeriggio,  aveva l’obiettivo di illustrare e farci sperimentare la metodologia didattica propria delle STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics, che indica l’insieme delle discipline tecnico-scientifiche e i loro campi di studio.

La capitale finlandese accoglie in un pomeriggio di agosto inoltrato con una temperatura gradevole che non ci ha fatto rimpiangere troppo la calura pesarese, nonostante il cielo locale fosse di un grigio topo a cui non siamo abituati da tempo. Il gruppo non si fa scoraggiare dall’alzataccia e appena arrivati decidiamo di approfittare della mezza giornata per familiarizzare con la città. Dopo aver spostato le lancette dell’orologio avanti di un’ora ed acquistato un comodo biglietto settimanale che permette di prendere qualsiasi mezzo pubblico, quindi bus, treni, tram e traghetti per le isole, ci rechiamo  alla volta del centro che dista circa 15 minuti in tram dal nostro alloggio. 

Ben presto capiamo che dovremo adattarci con solerzia ai nuovi orari di negozi e ristoranti che chiudono decisamente presto! Facciamo un giro nella zona del porto dove troviamo già alcune delle attrazioni più visitate,  per poi recarci nella Piazza del Senato ad ammirare l’iconica Cattedrale luterana e scattare la prima foto di rito.

Martedì 22 agosto ci spostiamo alla sede della STEM School Finland, l’ente presso il quale si tiene il corso. L’edificio, che si trova nella zona di Malmin, con la sua facciata di mattoncini rossi evoca atmosfere dickensiane. Dentro l’ambiente è accogliente, ci sono due grandi stanze bianche con pavimento in finto parquet e, come è usanza locale, siamo invitati a toglierci le scarpe all’ingresso.  Veniamo accolti da Maria Leva, una delle socie della scuola, che dopo essersi presentata ci spiega come è nata l’idea di aprire la Stem School Finland, un ente privato che opera dal 2015 in 25 sedi offrendo corsi in presenza e online per bambini e ragazzi, campi, formazione per gli insegnanti, realizzazione di materiale didattico collaborando con le istituzioni pubbliche. 

Ci viene di seguito illustrato il Project Based Learning come approccio finalizzato all’insegnamento delle discipline STEM che permette agli studenti di applicare conoscenze astratte apprese a questioni presenti nel mondo reale. Dopo un breve excursus storico, Maria passa ad analizzarlo nel dettaglio evidenziandone le specificità e distinguendo le varie fasi che dovrebbero guidare l’insegnante nella progettazione di una proposta didattica di questo tipo. Ci mettiamo subito alla prova e in piccoli gruppi veniamo chiamati a progettare un PBL che includa tutti gli elementi descritti. Ne escono interessanti progetti interdisciplinari che poi saremo chiamati ad implementare nelle giornate seguenti. Nella pausa ci viziano con imbevibile caffè, buon tè e dolci finlandesi rigorosamente fatti in casa. Nello spazio c’è anche una cucinetta dotata di tutto l’essenziale per scaldare e conservare i pasti e pensiamo che basterebbe veramente poco per rendere più funzionali ed accoglienti le nostre aule docenti!  Il pomeriggio prevede sempre una parte più tecnica dedicata alla familiarizzazione con alcuni linguaggi di programmazione coding. Oggi è il turno di Microbit. Concludiamo la giornata con una visita all’isola di Suomenlinna, Patrimonio Culturale Unesco, raggiungibile con pochi minuti di traghetto da Helsinki.

Mercoledì mattina veniamo introdotti al modello CDIO (acronimo di Conceive, Design, Implement, Operate) che consente di prendere in considerazione in maniera molto dettagliata le varie competenze e abilità che lo studente dovrebbe sviluppare durante il PBL. Anche in questo caso veniamo chiamati a mettere le mani in pasta e a rivedere i progetti iniziati, definendo con alcuni verbi esplicativi gli obiettivi di apprendimento degli stessi. Il pomeriggio si continua ad approfondire Microbit con ulteriori applicazioni.

Finite le lezioni decidiamo di visitare la biblioteca Oodi , un edificio dall’architettura strabiliante situata nel centro moderno della città fra la Casa della Musica e il Kiasma, il Museo di Arte Contemporanea. La biblioteca offre servizi che definire futuristici per i nostri standard è eufemistico. Oltre ad ampie e moderne aree in cui è possibile leggere e studiare, sono disponibili stanze prenotabili per riunioni e lavori a gruppi, prestito di strumenti musicali, plotter e stampanti professionali, stampanti 3d, macchine da cucire, zone stiraggio, materiale per il disegno professionale, zone di gioco, caffetteria, una grande terrazza, all’ingresso 12 grandi tavoli-scacchiere solo per citarne alcuni. Dentro si incontrano bambini, ragazzi, studenti, adulti, anziani, yogi, un santone indiano…Uno spazio assolutamente intergenerazionale, che offre innumerevoli opportunità per studiare, lavorare, coltivare i propri interessi o semplicemente trascorrere del tempo piacevolmente. Mentre andiamo alla scoperta dei tre piani, sembriamo dei bambini tante sono le cose che ci lasciano a bocca aperta, ma quando usciamo ci prende un po’ di sconforto...

Il giovedì facciamo la conoscenza di Nina Kainulainen, l’altra socia fondatrice della scuola STEM con un passato da manager Nokia. Nina ci parla dell’importanza di stimolare la creatività e il problem solving negli studenti e ci illustra i molteplici livelli in cui può essere scomposta la creatività. La creatività in fondo è ciò che ancora ci contraddistingue dalle macchine e se adeguatamente stimolata porta numerosi benefici negli alunni, inclusi la motivazione ed un maggiore benessere nel contesto scolastico. Lavoriamo quindi ancora sul nostro PBL per sviluppare questa dimensione nelle sue varie fasi. Il pomeriggio è dedicato alla programmazione con Arduino.

Venerdì la giornata si apre con un’interessante presentazione del sistema scolastico finlandese. Purtroppo il corso non prevede una visita alle scuole pubbliche, ma Nina si prodiga per darci un’idea il più completa possibile dei diversi gradi di scuola e notiamo alcune fondamentali differenze rispetto al sistema italiano, ad esempio che i ragazzi scelgono il percorso secondario a 16 anni che si articola in Gymansium (il nostro liceo) a cui si è ammessi tramite esame, e istruzione professionale. La scelta non è comunque vincolante perché gli alunni possano passare dall’istruzione professionale al liceo, ma sono tenuti a frequentare comunque tutti gli anni dello stesso. Finita la scuola secondaria i ragazzi possono proseguire gli studi scegliendo un percorso presso un’Università ‘tradizionale’ ed una di Scienze Applicate in cui l’approccio è più pratico. 

Siamo ovviamente colpiti dal fatto che l’istruzione sia completamente gratuita dalla primaria fino all’Università e vengono forniti a tutti libri e device. Grazie a ciò la Finlandia ha un elevato numero di laureati e ogni bambino ha realmente le stesse opportunità. Di pomeriggio un gruppo di corsisti più esperti ha lavorato su Unity, un programma per creare app, giochi interattivi anche con realtà aumentata, mentre ad un altro gruppo sono stati illustrati i materiali che la STEM School usa con i suoi giovani corsisti.

La mattinata di sabato decidiamo di approfittare della mezza giornata libera per andare alla scoperta di alcuni luoghi della Finlandia. Alcuni si dirigono di buon’ora verso la caratteristica cittadina medievale di Porvoo, situata ad est della capitale, altri preferiscono un’escursione presso il lago Sääksjärvi nella grande regione di Helsinki. C’è anche chi decide di prendersela più comoda e rimanere in città. Di pomeriggio il gruppo si riunisce presso la sede della Stem school per l’ultimo incontro. Il  corso si conclude  con una parte prettamente laboratoriale in cui siamo stati invitati a sperimentare vari tipi di programmazione coding a blocchi come Scratch e Lego Mindstorm. Questo laboratorio ci dà molta soddisfazione perché sperimentiamo in piccoli gruppi quanto potremmo fare in classe con gli alunni…divertendoci!

La domenica ci imbarchiamo per raggiungere Tallinn, la capitale estone, che dista a due ore da Helsinki e visitiamo il suo delizioso centro medievale.


Il lunedì mattina ci aspetta l’ultima alzataccia per prendere il volo di ritorno al termine di questa intensa settimana che, come ogni viaggio Erasmus che si rispetti, ci ha fatto crescere professionalmente ma soprattutto umanamente generando un fruttuoso scambio di esperienze e di idee fra docenti di scuole che seppur vicine non si conoscono! A migliaia di chilometri di distanza da Pesaro ci siamo resi conto che ci troviamo ad affrontare problematiche comuni e che se ragioniamo  in rete le soluzioni sono più semplici da trovare. 

Federico Droghini, Francesca Falconi, Claudio Gargamelli, Ylenia Magi, Silvia Parrilli