Durante la mia esperienza presso il centro di NeuroPsichiatriaInfantile (NIAT), ho constatato di come sia importante, per il trattamento del disagio minorile, lavorare con le risorse interne alla psiche dei ragazzi. Attraverso l'utilizzo di simboli propri, i ragazzi sono in grado di modificare la percezione del mondo, adeguandola alle proprie capacità. Per questo motivo, l'approccio terapeutico da utilizzare con i ragazzi è differente rispetto a quello utilizzato con gli adulti perchè diversa è la struttura dell'IO. Mentre con gli adulti si lavora su un IO già strutturato, con i minori la terapia deve riguardare la cura di un IO più dinamico in via di formazione. Importante è partire dalle loro risorse e dare queste una impronta salda che possa ancorarsi e partecipare alla formazione dell'IO.