C'è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi, è ambientato negli anni '40 a Roma e racconta la storia di Delia, sposata con Ivano, da cui ha avuto tre figli. Lei riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre.

Roma è divisa in due: da una parte c'è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall'altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché padrone, che lavora “duramente” per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l'occasione per sottolineare la cosa, spesso con un tono sprezzante. L'unica persona per cui nutre rispetto è suo padre, noto come il Sor Ottorin, un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante.Con l'arrivo della primavera l'intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della figlia primogenita, Marcella. La giovane spera di sposarsi con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio, liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. 

Paola Cortellesi dedica il suo primo film da regista a tutte quelle donne che, tanto nel secolo scorso, quanto nel presente, affrontano a testa alta le fatiche quotidiane e una società patriarcale che chiude gli occhi di fronte alla violenza domestica, sia essa fisica o psicologica... è un film che lascia la gente pensare a concetti di attualità domestica in diverse famiglie, fà vedere come le donne venissero trattate/disprezzate dagli uomini con il “potere”. Ad esempio Delia fà diversi lavori e viene sottopagata nonostante vengano fatti bene solo perché è donna. Viene anche rappresentata la prima votazione delle donne a Roma dove lei si recò per miracolo. La cosa interessante è di come Paola Cortellesi sia riuscita a trasformare una vita estremamente difficile in una commedia che dice tutto e di più. Vi lascio alcune recensioni che vi possono invitare per il pubblico a guardarlo: https://www.mymovies.it/film/2023/ce-ancora-domani/pubblico/

TRAILER:

https://youtu.be/MFNOkYFLBCg

Mureddu  Anita  3° D