C.Fugazza
La F1 è nata nel 1950. Per ogni scuderia ci sono due piloti che possono essere “negoziati” annualmente. La scuderia preferita dalla maggior parte degli italiani è la FERRARI perché appunto nata in Italia. In una gara ci sono venti piloti ma non tutti arrivano a fine gara. Il circuito più veloce della stagione è quello di Monza invidiato da molti tifosi del campionato. Le F1 moderne puntano molto sull’aerodinamica. L’aerodinamica è una caratteristica fondamentale per le vetture perché può aumentare la velocità in maniera esponenziale.Per questo motivo è stato immesso nelle vetture il DRS ( DRAG REDUCTION SYSTEM), che è detta anche “ala posteriore mobile”. Le gomme sono composte di miscele diverse in base alla scelta della PIRELLI che ogni anno fa delle piccole modifiche che nella stagione 2017/2018 erano soggette al fenomeno del blistering ovvero si consumava una parte di gomma a tal punto che la differenza era visibile anche a occhio nudo. Questo fenomeno ha molto svantaggiato i piloti a causa della perdita di aderenza e quindi provocava la sbandata.Nella F1, come in molti altri sport di corse su strada,per entrare nei box senza subire nessuna penalità non bisogna superare il limite degli 80 km/h.Al fine di proteggere i piloti da incidenti è stato introdotto l’ HALO che copre le testa del pilota in caso di ribaltamento della vettura. All’inizio l’HALO veniva considerato un problema a causa di una visuale ingombrata però non durò molto perché come tutte le cose è solo questione di abitudine.
De Caprio M.
Parigi non è più come prima. La cattedrale di Notre-Dame è stata distrutta da un incendio: sono crollati il tetto e la guglia. Questo è ritenuto uno dei luoghi simbolo della cristianità e monumento gotico patrimonio dell'Unesco.
Il tutto sotto gli occhi impietriti dei parigini e del mondo intero che ha seguitole notizie con attenzione.
Il presidente Macron ha premiato il coraggio e la professionalità dei vigili del fuoco, almeno 500, e ha lanciato una campagna di raccolta fondi internazionale.
La speranza è quella di ricostruire e ridare bellezza a questo simbolo di Parigi conosciuto in tutto il mondo.
M. Phansuk, S. Machrouh e M. Tudor Bejan