"La verità è una sola. La giustizia è una sola. Gli errori, le ingiustizie variano all’infinito. Parimenti gli uomini convergono nel giusto e nel vero, mentre la menzogna e il delitto li fanno indefinitamente divergere. Poiché l’unione è una forza materiale, è lecito sperare di trovare in essa un mezzo per rendere quaggiù la verità e la giustizia materialmente più forti che il delitto e l’errore.
Ci vuole un meccanismo adatto. Se la democrazia è questo meccanismo è valida. Altrimenti no."
Simone Weil, Appunti sulla soppressione dei partiti
Nella fase in cui stiamo entrando, è necessario siano rispettati i diritti di tutti, delle donne, bambini, uomini. Ogni creatura vivente (umana, animale, vegetale, l'ecosistema nel suo complesso) è portatrice di diritti, e per arrivare alla giustizia è necessario riconoscerli e armonizzarli tutti. Se non ci impegniamo collettivamente in questo processo, ci saranno sempre insanabili conflitti.
Siamo ancora indietro su questa via (distruggiamo la terra, calpestiamo i diritti degli esseri umani e delle altre creature), e la forma di questo stato, che vuole esercitare il suo dominio su troppe creature, in maniera troppo grossolana, e a volte brutale, non è adeguata a portare avanti l'evoluzione umana, che oggi più che mai chiede invece capacità di comprensione, cura e attenzione. Delicatezza, mi verrebbe da dire.
Se volessimo ripensare la democrazia, ci sono diversi aspetti che potremmo toccare. Prendendo spunto da Olivetti, potremmo riflettere su tre aspetti che sono critici per la nostra attuale democrazia
Democrazia senza partiti
Organizzazione olocratica (confederazione di comunità)
La necessaria etica dei cittadini
C'è un modello che unisce trasversalmente diversi saggi che hanno espresso idee illuminate riguardo all'organizzazione sociale. Mi sembra che questo fatto abbia particolarmente valore perché penso che quando diverse persone di un certo spessore (dimostrato con la loro vita ancor prima che con le loro parole) portano opinioni analoghe riguardo a un certo argomento, è plausibile che possiamo aggrapparci a questa opinione per acquisire un po' della loro saggezza e, come diceva Newton, sollevarci sulle spalle dei giganti, per dare il nostro piccolo contributo.
Come ho scritto altrove, i saggi a cui faccio riferimento per quel che riguarda l'organizzazione politica sono Olivetti, Bahaullah, Widmer, Simone Weil, Bookchin, Gandhi e innumerevoli altri che hanno portato lo stesso messaggio. Nella misura in cui le loro opinioni si incontrano riguardo a un certo argomento, possiamo prendere questa idea come "roccia salda" su cui basare il nostro progetto di un mondo migliore.
Questa organizzazione risponde alle esigenze interiori ed innate dell'umanità, oltre che a quelle esteriori. Come disse Bahaullah, stiamo passando dall'era della promessa [della pace mondiale, di un mondo migliore] all'era della concretizzazione. Ma questa concretizzazione ha bisogno del contributo di tutti.
Secondo Capitini lo sviluppo della democrazia – che cerca di allargare il “potere” al maggior numero possibile di individui superando le difficoltà conseguenti alle diversità – tende al «potere di tutti» ma non lo raggiunge: «La democrazia attuale attribuisce alla maggioranza un potere eccessivo rispetto ai diritti delle minoranze; fa guerre di Stato contro Stato; conferisce alle polizie il potere di torturare (come avviene in tutti i Paesi) e molte volte un soverchio intervento nell’ordine pubblico; non è sufficientemente aperta a ciò che potranno dare o vorranno essere i giovanissimi e i posteri: preferisce strumenti coercitivi e repressivi a strumenti persuasivi ed educativi; si lascia sopraffare dalle burocrazie trascurando il servizio al pubblico anonimo; concentra il potere preferendo l’efficienza al controllo, e finisce col non considerare sufficientemente i mezzi e le loro conseguenze, pur di raggiungere un fine».
Per perseguire tale prospettiva di omnicrazia, è necessario organizzare e animare un’ampia rete di organi dal basso: consulte locali, comitati scuola-famiglia, centri sociali, commissioni interne, consigli scolastici e comitati universitari, centri di formazione alle tecniche nonviolente, commissioni locali di controllo di tutte le forme di assistenza e previdenza, assemblee di discussione, azioni di formazione politica: tutti organi che svolgono anche un fondamentale ruolo educativo nella società.
da ALDO CAPITINI: Omnicrazia e Centri di Orientamento Sociale nel pensiero pedagogico di Aldo Capitini