Centri Comunitari

The most exciting breakthroughs of the twenty-first century will not occur because of technology, but because of an expanding concept of what it means to be human.

John Naisbitt

Ricongiungersi alla trama della vita significa edificare e mantenere comunità sostenibili, in cui possiamo soddisfare i nostri bisogni e le nostre aspirazioni senza ridurre le opportunità per le generazioni future. A questo scopo possiamo apprendere lezioni preziose dallo studio degli ecosistemi, che sono società sostenibili di piante, animali e microrganismi.

da F. Capra, La rete della vita

Nel corso della storia, sono state pensate molte utopie comunitarie, e ancor di più se ne sono costituite. L'uomo è un animale sociale, tutta la vita è organizzata in comunità di viventi e perciò una nuova umanità si concretizza in nuove comunità, nuovi modi di stare insieme. Nuovi perché hanno trovato e stanno sperimentando modi migliori di vivere e collaborare.

Questo processo di evoluzione comunitaria si ripete dall'inizio della storia umana ed ora, in quella che molti filosofi e profeti moderni annunciano essere una fase molto critica, sembra che si stia approcciando una nuova tappa in questo percorso.

L'arrivo "nuova fase" era stata intuita da Gandhi, Olivetti e Capitini, nel momento in cui si sono impegnati per la costituzione di centri comunitari, per mezzo dei quali le persone potessero aspirare a maggiori e più elevati livelli di pace e felicità. Gli esperimenti di Auroville (in India) e di Tamera (in Portogallo) possono essere ritenuti esempi concreti di comunità di questo nuovo tipo.


Ruolo e opportunità dei centri comunitari

Nella sua teoria del cambiamento culturale, la sociologa Riane Eisler individua due forme base della società umana, che ha chiamato "modello mutuale" e "modello dominatore". Al pari dello yin e dello yang nella filosofia taoista, queste forme sono sempre compresenti negli esseri umani, ma capita spesso che una comunità (piccola o grande che sia) faccia prevalere una tendenza oppure l'altra. Fritjof Capra spiega che questa è l'era del declino lento e riluttante, ma inevitabile, del patriarcato, forma sociale che dura da almeno tremila anni, e le cui forme pervadono ancora molto dell'immaginario umano.

Lo studio dell'antropologia ci dà alcune indicazioni sulla natura di una forma organizzativa diversa, più adeguata ai tempi futuri, probabilmente più serena e felice. Un punto chiave di questa nuova organizzazione riguarda le gerarchie di potere. Mentre nella forma patriarcale prevalgono le gerarchie di dominio, basate sul potere di togliere la vita, la società mutuale è ordinata secondo gerarchie di servizio. Riane Eisler spiega questo punto, partendo dalle funzioni ruolo del Palazzo di Cnosso nella società cretese, prevalentemente agricola. Nel palazzo la gente delle campagne si trovava per condividere i raccolti, per fare assemblee, per dirimere le contese. Non era un luogo in cui un "capo" faceva il bello e il cattivo tempo (il Giove Tonante è arrivato con le società patriarcali) ma un luogo di condivisione e cultura.

Il tema è molto affascinante e richiede molti approfondimento, ma per dare un'altra suggestione possiamo dire che questo tipo di comunità "basate sull'amore e sul servizio", è stato quello raccomandato da Gesù ai suoi discepoli e che essi hanno seguito formando piccole comunità per tutta la loro storia (tranne quando, crescendo, si sono fatti sedurre dal potere di dominio).

Per superare l'immaginario e il potere dell'organizzazione patriarcale, attualmente, possiamo trovare utilissimi (direi indispensabili) suggerimenti nell'organizzazione TEAL, che promuove un tipo di organizzazione decentralizzata analoga a quella degli organismi vegetali (quindi secondo principi di resilienza e non predazione).

I centri comunitari sono luoghi dove si sta bene, dove si collabora e condivide. Una specie di "famiglia allargata" (nel senso positivo del termine), che accoglie e valorizza le specificità di ognuno. Mostra in pratica il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo.

Alcune realtà interessanti dalle quali trarre ispirazione sono l'ecovillaggio di Auroville, la comunità di Tamera, le varie comunità nella rete Rive (raccolti anche in una comoda mappa), le idee di comunità di Olivetti, Gandhi e Capitini, le comunità Bahai, le comunità MCF e Laudato sì che stanno nascendo nel mondo.
Riguardo alla comunità dei miei sogni, che dovrebbe coniugare lo sviluppo spirituale con quello materiale, scrissi questo testo, qualche anno fa.