Il mondo delle api ha tuttora, ad oggi, tantissimi segreti che l'uomo non ha ancora scoperto. Questo è una fortuna perché il giorno che si saprà tutto, sarà decretata la fine dell'ape.
Esempi: Le api hanno, i polmoni, la bocca, il naso, il cuore? Hanno sangue? Quante zampe, quante ali, quanti occhi hanno? Vedono come noi umani? Le api bevono acqua? Hanno paura dell'acqua? Possono annegare? Hanno delle cestelle sulle zampe? E' vero che sono pelose? Cosa mangiano? Cosa vanno a fare sui fiori? Le api rovinano la frutta? Mordono? Quando un'ape punge muore? Perché? Quante api ci sono in una casetta? Da dove arriva la cera e perché costruiscono ad esagono? Quanto miele fa una casetta? Quanto è veloce un'ape e quanti Km fa? Perché scappano? Come fanno a capirsi? E' vero che danzano? E' vero che la regina canta? Cosa mangia? Quanto vive l'ape ... Quanto costa il miele? Quanto miele produce una casetta? Quante casette hai? ... Piano... vuoi farmi i conti in tasca? ...Vieni con me a fare apicoltura. Troverai le non matematiche risposte.
Qual'è il miele più buono ? ...Quello che più ti piace !
Il miele si può adulterare? ...Purtroppo si, addirittura è facilmente inquinabile, non solo da cause ambientali, ma soprattutto da cattive pratiche agrarie ( presenza di PF ) o apistiche, magari concesse o non sufficientemente regolamentate in altri paesi dove per esempio si possono usare antibiotici per il controllo di alcune malattie dell'alveare, cosa che in Italia non è concesso dato anche che alla fine si ritrovano nel miele. L'Italia è il paese con una normativa legislativa, anche a livello regionale, più severa di tutti in materia apistica, dove è privilegiata la prevenzione, con le buone pratiche apistiche, piuttosto che la cura. Un'indagine della Coldiretti del 2016 alla ribalta delle cronache su "Striscia la notizia" nel novembre 2017, ha rilevato che il miele è uno dei prodotti oltre all'olio di oliva, più falsificati. Un barattolo su due non è italiano e spesso è contraffatto se non adulterato o inquinato. Oltre alla presenza di inquinanti ambientali, nel miele si possono riscontrare tracce di prodotti fitosanitari, o presenza di adulteranti. Adulteranti del miele in miscelazione diretta o indiretta, per una eccessiva alimentazione dell'alveare, possono essere gli sciroppi, di mais, di barbabietola, canna, riso, frumento, o sciroppo di palma. Recentemente è arrivato sul mercato anche il miele artificiale. Astenendosi sull'ipotetica sanità, resta sempre il fatto che possa essere spacciato per vero miele e questo è frode in commercio. Difficile la sua individuazione. I classici metodi chimico-fisici, con l'analisi sensoriale da soli non ce la fanno. Soltanto con sofisticate tecniche associate di laboratorio quali la metabolonica per lo studio di molecole a basso peso molecolare, la risonanza magnetica nucleare per identificare l'origine botanica del miele; tecniche di screening: isotopico, spettroscopico, fluorescenza. La spettrofotometria di massa ad alta risoluzione con rapporto isotopico (Isotope Ratio Mass Spectrometry, IRMS ) è considerata una delle più potenti tecniche analitiche per il rilevamento di adulterazione del miele mediante sciroppi che spesso presentano composizione zuccherina molto simile a quella del miele autentico. E' una tecnica specializzata che consente la misurazione precisa ed accurata delle variazioni dell'abbondanza isotopica naturale degli isotopi stabili del carbonio. L' IZSVe, in collaborazione, l'11 marzo 2018 ha anche promosso un convegno a Padova sulle "Problematiche emergenti in apicoltura", il tema principale era l'autenticità del miele. Per questi esempi e per altri, la migliore garanzia che l'apicoltura italiana raccomanda, è di consumare miele italiano.