Giovani

di Alessandro Antonio Maria Aversa e Francesca Converso

La comunicazione ai tempi del covid-19

Facebook, Instagram e tutti gli altri social sono diventati per molti un'ancora a cui aggrapparsi durante la quarantena. Smart working e lezioni online tengono impegnati tantissimi italiani; video, meme e gif riescono a strappare ancora un sorriso e a far dimenticare, almeno per qualche istante, ciò che il mondo sta vivendo; articoli, live streaming e messaggi istituzionali, raggiungono facilmente un pubblico estremamente ampio, in maniera quasi immediata, grazie alle infinite ricondivisioni.

I social in questo momento così difficile ricoprono un altro ruolo fondamentale perché riescono, in qualche modo, ad accorciare delle distanze che altrimenti sembrerebbero impossibili da superare. Sono tantissime, infatti, le persone costrette in casa da sole durante questa emergenza, lontane dagli amici e dall'affetto della propria famiglia e, grazie a queste piattaforme, si sentono meno sole e hanno modo di passare in compagnia queste interminabili giornate.

Mantenere le relazioni sociali tra adolescenti

La videochiamata aiuta a condividere un po' di ciò che si vive in casa, permette di stabilire una conversazione fatta di domande e risposte nell’immediato. Gli adolescenti usano parecchie app, HouseParty è quella più in voga. Alcuni si ritrovano anche per fare aperitivi virtuali. Poi, ci sono i social, le chat e i gruppi di chat. Ciò può creare una sorta di dipendenza da notifica, enfatizzata dal legame affettivo che si ha con questi amici. Fondamentale è mantenere questi rapporti e permettere l'uso delle chat, ma può essere utile stabilire alcune regole familiari: ad esempio, evitare di continuare le conversazioni di notte per non incorrere in disturbi del sonno, definire dei limiti ad esempio quando si studia e/o quando si mangia.

La comunicazione ai tempi del covid-19

Facebook, Instagram e tutti gli altri social sono diventati per molti un'ancora a cui aggrapparsi durante la quarantena. Smart working e lezioni online tengono impegnati tantissimi italiani; video, meme e gif riescono a strappare ancora un sorriso e a far dimenticare, almeno per qualche istante, ciò che il mondo sta vivendo; articoli, live streaming e messaggi istituzionali, raggiungono facilmente un pubblico estremamente ampio, in maniera quasi immediata, grazie alle infinite ricondivisioni.

I social in questo momento così difficile ricoprono un altro ruolo fondamentale perché riescono, in qualche modo, ad accorciare delle distanze che altrimenti sembrerebbero impossibili da superare. Sono tantissime, infatti, le persone costrette in casa da sole durante questa emergenza, lontane dagli amici e dall'affetto della propria famiglia e, grazie a queste piattaforme, si sentono meno sole e hanno modo di passare in compagnia queste interminabili giornate

È possibile che si abbia paura di perdere i rapporti di amicizia o di amore a causa della distanza?

La paura in questo momento è un’emozione molto diffusa: si teme di perdere innanzitutto i propri cari, poi la propria quotidianità, le relazioni costruite finora, sentimento quest’ultimo avvertito soprattutto tra gli adolescenti. Quindi la paura sicuramente è un'emozione che sta dominando. Cosa fare? Cercare di gestirla al meglio, riflettendo su questa domanda: “Posso comunque fare qualcosa per non perdere ciò che ho costruito, anche attraverso l’uso della tecnologia?”. Sì, la tecnologia più aiutare a diminuire le distanze con gli altri. Si può essere distanti ma vicini grazie alla tecnologia. Se ora vogliamo essere d’aiuto (anche) ai nostri cari, dobbiamo restare a casa e seguire le misure igienico-sanitarie che ci sono state dette e ridette è essenziale.

Piattaforme: gli aiutanti dei ragazzi

Nonostante la quarantena, i ragazzi riescono a comunicare tra loro, oltre che con i social, grazie alle varie piattaforme che consentono anche di studiare.

Le varie piattaforme: i pregi e i difetti

In questo momento stanno nascendo numerose piattaforme che ci aiutano a sostenere il momento difficile, come Zoom, consigliato da molti docenti e anche facile da utilizzare per gli alunni, Skype, dove molte persone si incontravano già prima della quarantena, Google Meet, emerso da poco ma gradito a molti… Tutte queste piattaforme consentono ai ragazzi di comunicare con i propri docenti e soprattutto con i coetanei. Inoltre, anche se moltissima gente usa internet per lavoro o passatempo, la maggior parte di questi sistemi è in grado di sostenere il peso enorme dei gigabyte, consentendo a tutti di lavorare e incontrarsi senza difficoltà e sicuramente il loro pregio più importante è quello di tenere unite le famiglie e far funzionare la Scuola.

Queste piattaforme, anche se molto sofisticate, hanno qualche difetto, come Skype, dove i ragazzi, durante le lezioni, possono disattivare il microfono e isolarsi e Zoom, cui a causa di sistemi di sicurezza, spesso è difficile accedere.

Infine, da non sottovalutare è il fatto che non tutti hanno sempre la possibilità di entrare in rete, infatti circa un ragazzo su tre non possiede un dispositivo elettronico personale e questo può escludere molti da lezioni e incontri “social”.

Abitudini dei ragazzi: come questa quarantena ci cambia?

In queste settimane le abitudini quotidiane dei ragazzi stanno cambiando drasticamente a causa della quarantena e anche dall’orario delle video-lezioni.


Studio

A causa di questo isolamento tutti gli studenti sono costretti a rimanere a casa, a non frequentare la scuola e questo rischia di far perdere la costanza e soprattutto la voglia di studiare, ciò potrebbe risultare in futuro una grande difficoltà nel riprendere il percorso scolastico, soprattutto per quanto riguarda i maturandi e gli alunni di terza media.



Esami

C’è una grande probabilità che gli esami di quest’anno vengano semplificati o addirittura annullati. Infatti, gli alunni di terza media non dovranno sostenere il loro esame, mentre i maturandi dovranno semplicemente fare l’esame orale per via telematica.


Attività extra-scolastiche

Purtroppo numerosissimi adolescenti stanno momentaneamente perdendo i loro hobby quotidiani, come lo sport, gare, concorsi e molto altro.

Fortunatamente alcuni continuano a darsi da fare: ci sono ragazzi che escono e si allenano nel cortile di casa, altri si allenano nella propria stanza, mentre altri ancora svolgono le proprie attività davanti al computer.

Una giornata quotidiana

Ormai la quotidianità dei giovani è cambiata in modo brusco e veloce e questo potrebbe condizionarli molto. Ad esempio molti di loro vanno a letto tardi e la mattina dopo non ce la fanno a svegliarsi se non poco prima dell’inizio delle video-lezioni, anzi a volte non si svegliano nemmeno in tempo e sicuramente tutto questo può comportare una trascuratezza dello studio.