Per valorizzare al meglio, a distanza, il patrimonio dell'ADN, si è immaginata una piattaforma di storytelling a taglio fortemente editoriale, un medium con contenuti a rotazione, proposti in longform (formato giornalistico lungo contenente testi, immagini fotografiche, eventualmente video, e file sonori), in modo da mettere in valore l'eterogeneità dei documenti conservati dall'Archivio e di creare un'effetto di novità costante che incoraggi il pubblico ad avvicinarsi al catalogo.
Per iniziare, si è stabilito un corpus, all'interno dell'ampio bacino di diari conservato dall'ADN, per poter definire una metodologia di lavoro sui testi. La prima selezione editoriale ha portato su una sessantina di testi, eterogenei per periodo storico, provenienza geografica, contesto sociale, appartenenza di genere dell'autore. Per ogni testo è stata effettuata una selezione, suddivisa spesso in capitoli, una trascrizione del testo e una mappatura dei materiali extra da poter mettere a disposizione dei lettori (esistenza di trasmissioni radiofoniche, interviste audiovisive, approfondimenti testuali come prefazioni o postfazioni eventualmente pubblicate, l'apparato critico eventualmente esistente in forma di tesi di laurea o dottorato, immagini fotografiche, oggetti, ecc.).
La struttura a geometria variabile - sul modello delle piattaforme audiovisive odierne e in particolare MUBI (https://mubi.com/it) - è stata concepita per valorizzare la totalità del vasto patrimonio dell'Archivio Diaristico Nazionale secondo una logica di rotazione dei contenuti, evitando però di appesantire l'approccio, specie in quello che potrebbe essere il primo contatto del pubblico con l'Archivio. L'idea di guidare gli utenti attraverso una serie di proposte editoriali presentate come semplici inviti alla lettura, suddivisi in tematiche, permette loro di rinnovare regolarmente l'esperienza della scoperta di uno o più testi e dunque il piacere della sorpresa e dell'inedito. Inoltre, i percorsi sono immaginati come percorsi di lettura che esulano dal contesto archivistico più puro, ma si ispirano alla letteratura e al cinema.
Oltre alle proposte editoriali formulate dall'équipe dell'Archivio, ci è parso opportuno fornire agli utenti uno strumento di ricerca su misura, per permettere loro di esplorare il catalogo dell'Archivio come se fossero all'interno dell'Archivio stesso, in modo completamente libero e senza mediazioni.
La home concepita con un banner che funziona come una vetrina scorrevole, per mezzo di slide show, ci permette di mettere in evidenza alcuni contenuti (tra i tre e i cinque), a seconda delle attualità del momento. Lo slide show propone in effetti una pluralità di entrate rispetto alla piattaforma e permette di non restare su un percorso unico e obbligato, ma di costruire un'interazione che può variare da utente a utente. Nello slide show si ha accesso infatti al diario del mese, al secondo livello della piattaforma (dedicato al pubblico scolastico) e a qualsiasi tipo di attualità rilevante per l'Archivio (es. Premio Pieve, novità al Piccolo museo del diario, ecc.). Lo slide show è anch'esso modulabile, sia sulla natura dei contenuti che sul loro numero.
Per agevolare la lettura delle testimonianze conservate dall'ADN, testimonianze riportate nella loro forma originale, contenenti spesso neologismi, termini vernacolari, errori di ortografia e di sintassi, carenza o eccesso di punteggiatura, si è pensato di prendere in prestito un formato giornalistico, quello del longform, format di approfondimento/racconto, molto utilizzato dalle testate giornalistiche nella loro versione online, per presentare testi lunghi secondo la modalità della lettura arricchita (accompagnati da immagini, link ipertestuali, fotografie, documenti audiovisivi). Per le testimonianze dell'ADN, ci è sembrato il format ideale per proporre un intervento editoriale che permettesse di rispettare l'originalità dei testi, pur sfruttando le peculiarità del supporto digitale, grazie al quale è possibile mettere a disposizione del lettore contenuti extra che permettano di apprezzare il contesto di produzione delle testimonianze e di immergersi maggiormente nell'atmosfera socio-storico-geografica evocata (abbiamo optato per una lettura intervallata da citazioni, immagini fotografiche, documenti sonori e video).
Ogni estratto di testo è associato a parole chiave che permettono di inquadrarne immediatamente i riferimenti contestuali che, accompagnati dalle indicazioni di durata e della natura dei contenuti extra (audio e video) fungono da "guida alla lettura" e agevolano l'approccio al testo.
Per ogni testo proposto, è possibile condividerne un estratto via social o via mail e fare in modo così che le testimonianze circolino e attirino visitatori sempre nuovi sulla piattaforma.
Per sfruttare al meglio le possibilità del digitale e proporre un'esperienza di lettura arricchita e completa, si è effettuata una mappatura di tutti i materiali legati alle singole testimonianze: l'eventuale apparato critico prodotto (tesi di laurea e di dottorato), approfondimenti, prefazioni, postfazioni alle pubblicazioni esistenti, rassegne stampa, ecc. In questo modo è possibile per il lettore scoprire una testimonianza nella sua complessità, approfondendone immediatamente tutti gli aspetti, attraverso tutto il materiale esistente, messo a disposizione anche a distanza, per ricreare l'esperienza dell'immersione nell'Archivio, di solito possibile solo in presenza.
Alla fine della lettura di ogni estratto, viene proposta una selezione di letture affini, per tematica o tenore, alla lettura appena effettuata. In questo modo si vuole incitare il lettore a restare sulla piattaforma e a proseguire l'esplorazione del catalogo.
Una delle priorità dell'Archivio è quella di mantenere vivo il dialogo con i visitatori e con i potenziali utenti della piattaforma, per questo è parso fin da subito fondamentale creare uno spazio dedicato ai contenuti prodotti dagli utenti. Su questo spazio sarà possibile depositare testimonianze per rispondere alle "call" tematiche lanciate dall'Archivio (es. "I vostri diari di quarantena", "I vostri diari di viaggio, ecc.") e fare sì che la piattaforma diventi uno strumento supplementare per raccogliere testimonianze che andranno poi ad arricchire il catalogo dell'ADN. Sarà inoltre possibile consultare all'interno di questa sezione tutte le testimonianze depositate.
Per ampliare le possibilità di lettura accompagnandole con elementi iconografici e permettere così al patrimonio conservato dall'ADN di dialogare con altri archivi importanti, si è desiderato instaurare dei partenariati editoriali che potessero portare su un percorso di lettura comune, sviluppato in condivisione. Il primo partenariato attivo è quello con Home Movies, l'Archivio dei Film di Famiglia, con sede a Bologna. Con Home Movies si è concepito un primo percorso condiviso che metta in relazione e faccia dialogare memorie testuali e filmiche del Novecento: Lungo la Via Emilia.