Roberto Giovannini

  documentarista & fotografo

ROBERTO GIOVANNINI (in realtà sarebbe: Roberto Andrea Giovanni Giovannini), lucchese, videomaker, documentarista e fotografo, è membro dell'Associazione Documentaristi Italiani, è nato a Lucca il 10 novembre di qualche anno fa da mamma CONCETTA e papà OTTAVIO.

Il padre, fotografo professionista, appassionato di cinema e teatro, è il suo primo e più importante maestro e sarà anche l'ispiratore per la grande passione alla fotografia e al cinema.

Ancora minorenne va a fare l'aiuto proiezionista in un cinematografo della citttà, ciò gli consente di vedere centinaia difilms.

A18 anni realizza il suo primo cortometraggio che si assicura il “Fotogramma d’Argento” al Festival Nazionale di Torino (oggi Torino Film-Festival). Partecipa anche nei cinque anni successivi, conquistando un Fotogramma di Bronzo, quattro Fotogrammi d’Argento e un Fotogramma d’Oro.


Tra il 1964 e il 1966, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia, seguendo i corsi di fotografia, regia e montaggio.

Per alcuni anni insegna fotografia e tecnica cinematografica alla Scuola Media Sperimentale Leonardo da Vinci di Lucca. 

Per le sue realizzazioni ha attraversato e praticato tutta l’evoluzione tecnica dell’immagine in movimento: dalla pellicola, alla registrazione videomagnetica, al digitale.


Dal 1982 la sua attenzione si è focalizzata sul documentario etnografico con un occhio di riguardo alle emergenze del sud del mondo, soprattutto Africa e America Latina. 

Realizza documentari e servizi fotografici in Sudan, Brasile, Usa, Giappone, Hong-Kong, Indonesia, Singapore, Tunisia, Repubblica Dominicana, Rwanda, Zaire, Kenya, Tanzania, Togo, Ghana, Benin, Burkina Faso, Nigeria, Cameroun, Uganda, Mozambico, Ecuador, Bolivia, Guatemala, Messico, Honduras, Sudafrica, Egitto.

I suoi committenti sono network televisivi nazionali ed esteri ma anche Associazioni, Onlus, Ong e Fondazioni che operano in ambito internazionale.


Dopo una breve collaborazione (1990-1994), dal 2013 ha di nuovo allacciato accordi con la RAI che sta acquisendo i diritti di alcuni suoi documentari tra i più recenti.


Sino ad oggi ha realizzato circa 100 opere tra “corti” e “documentari”.

Nel 2008 circa 15.000 immagini fotografiche a colori inerenti popoli, costumi e tradizioni scattate durante i molteplici viaggi effettuati, vanno a creare un fondo presso l’Archivio Fotografico Lucchese che le rende disponibili in rete.

A soli diciotto anni realizza il suo primo cortometraggio: “L’ADDIO” che conquista il secondo premio al festival nazionale cinematografico di Torino (oggi Torino filmfestival) del 1961.

Seguono, dal 1962 al 1966:  “LA CASA DEGLI AVI” (film denuncia sull’esodo dei giovani contadini dalle campagne) b.n. 8 mm; “LA STRADA DELLA VITA” (storia di una ragazza che tenta il suicidio) b.n. 8 mm;  “LIFE IN COLOR” (che rappresenta l’Italia al Festival Internazionale del Cinema d’Essai a Cannes) colore 8 mm e “N° 11, VILLA GISELLA” (giallo girato interamente in interni) b.n. 8 mm.

Tra il 1964 e il 1966, frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma e, in particolare, i corsi di fotografia, montaggio e regia.

Tra il 1965 e il 1970, realizza i cortometraggi: “UN DONO PER LORO”, “IL CANTICO DELLE CREATURE” (trasposizione cinematografica della preghiera di S. Francesco); “LA CONTESSA CAPOANA” (storia della moglie del conte Ugolino Della Gherardesca rifugiatasi a Lucca dopo la cattura  e carcerazione del marito nella famigerata “torre della fame” pisana); “LA RAGAZZA D’ORO” (storia di una ragazza che fugge di casa per problemi familiari); “APOCALISSE IN PARADISO” (girato a Firenze, ad una settimana dalla tragica alluvione);  “LA RAGAZZA, UNA RAGAZZA” (storia di una ragazza introversa con problemi familiari) girato, quest'ultimo, in pellicola 16 mm bianco/nero.

Partecipa inoltre a numerosi festivals e rassegne nazionali e internazionali, come Malta, Cannes, Salerno, Bordighera, Cattolica, Napoli, Mantova, Bologna, Torino.

Negli anni che vanno dal 1972 al 1975 insegna fotografia e tecnica cinematografica alla Scuola Media Sperimentale Leonardo Da Vinci di Lucca (10 ore settimanali). Qui realizza con gli alunni, due cortometraggi: “SIMPATIE” e “LA NOTTE DEGLI IMBROGLI”, ideati e interpretati dagli stessi alunni. 

Realizza inoltre, sempre nell'ambito scolastico,  un libro fotografico critico sulle molte scritte e i graffiti murali che, numerosi, appaiono sui muri di Lucca.

Saltuariamente tiene dei corsi di aggiornamento agli insegnanti di fotografia presso il Liceo Scientifico di Lucca.

Nel 1975 realizza il lungometraggio,  girato in negativo 16 mm. a colori, “LA NOSTRA TERRA” realizzato per i canali televisivi di lingua italiana degli Stati Uniti.  Nel 1979, viene invitato a Sint Niklaas (Belgio), città gemellata con Lucca,  a presentare e proiettare lo stesso lungometraggio.

Intanto, nel 1975, aveva dato vita alla prima radio privata della zona: RADIO LUCCA.

Nel 1982 inizia “l’avventura Africana” che, ad oggi, non solo non si è ancora conclusa ma, contemporaneamente è andata ampliandosi verso le terre dell'America Latina.

 Infatti, in quell'anno, su incarico dell’Istituto Storico Lucchese, realizza in Sud-Sudan, “NELLA TERRA DEI NIAM-NIAM” girato in pellicola 16 mm colori. In pratica è la ripetizione del viaggio più importante che l’esploratore lucchese Carlo Piaggia  aveva effettuato in quelle zone nel lontano 1863.

Seguono una serie di documentari e servizi fotografici focalizzati su “etnie, riti, tradizioni, emergenze” realizzati in: 

RWANDA, UGANDA, ZAIRE, KENIA, TUNISIA, TANZANIA, GHANA, TOGO, BENIN, REPUBBLICA CENTROAFRICANA, BURKINA FASO, MOZAMBICO.

In questi paesi vengono girati: 

“KOMERA KANYARWANDA”, “I PIGMEI BAMBUTI”, “IL VODU’ DEL GOLFO DI GUINEA”, “GLI UOMINI DELLA FORESTA”, “TAMBERMA, I SIGNORI DEL CASTELLO”, “KOUMI’, IL PAESE D’ARGILLA”, “RWANDA, VIAGGIO NELLA SPERANZA”.

Alcuni di questi documentari, come “IL VODU’ DEL GOLFO DI GUINEA” (31’) e “GLI UOMINI DELLA FORESTA” (19') per conto della EMI-VIDEO,  altri come “I PIGMEI BAMBUTI” (24’) per conto di RAI TRE e “GEO”.

Nel 1991, per girare in Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo) I PIGMEI BAMBUTI, la tropue è costretta ad attraversare il Rwanda, paese che è in guerra e sotto stretto coprifuoco dall’anno precedente. Numerosissimi e meticolosi sono i controlli e le perquisizioni e una notte intera viene trascorsa sotto l’incubo della guerra tra spari di mitragliatrice e colpi di mortaio da parte delle due fazioni che si fronteggiano. Il tutto si risolve fortunatamente, senza danni, ma solo con un grande spavento.

Nel 1993, realizza “TERRA DI LUCCA, PREZIOSI FRAMMENTI” (42’), home-video, riguardante Lucca e la sua provincia. Viene edito in tre lingue (italiano, inglese, tedesco).

Nel 1995, dopo circa due anni di lavorazione esce “PUCCINI, LUOGHI E SUGGESTIONI” (59’), (home-video, sempre in tre lingue), realizzato assieme ad una delle maggiori esperte di Puccini: la regista e musicologa irlandese Vivien A. Hewitt.

Nel 1997, per circa due mesi, fa parte, come fotografo di scena, della troupe della casa di produzione “Titanus”, che gira il film per la TV: “MIO PADRE E’ INNOCENTE” (trasmesso in due puntate), prodotto per RAI UNO, con Massimo Dapporto, Massimo Wertmuller Roberto Alpi e la regia di Vincenzo Verdecchi.

Nel 1998, la Televisione Spagnola TV3 di Barcellona, che trasmette anche via satellite, acquista (per un periodo di tre anni) i diritti del documentario "PUCCINI, LUOGHI E SUGGESTIONI" per il territorio spagnolo.

Sempre nel 1998, assieme al giornalista Gino Barsella, direttore della rivista "Nigrizia", uno dei più importanti periodici del mondo trattante temi africani, è in NIGERIA e in CAMEROUN per una serie di servizi fotografici. L'8 luglio, a Lagos, si trova coinvolto in una rivolta studentesca con decine di morti. In Cameroun, durante l'attraversamento, con la jeep, di un fiume in piena, vengono travolti dalla corrente e si salvano per miracolo.

Intanto non viene assolutamente trascurata la professione di fotografo, sia per reportages internazionali ma anche per depliants pubblicitari e per pubblicazioni di carattere culturale e artistico.

Per conto di ditte di importanza internazionale realizza servizi foto-cinematografici in Germania, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Bulgaria, Stati Uniti, Brasile, Giappone, Hong Kong.

Nel 1998 è ancora fotografo di scena. Per oltre due mesi lavora con la troupe “Titanus” per un film dal titolo: ”MAI CON I QUADRI”, per Canale 5.  Un “giallo”, per la regia di Mario Caiano, con Daniele Liotti, Jean Pierre Cassel, Elisabetta Gardini,  Alexia Portal.

Nel 1999 mentre sta girando nel paese africano "Rwanda, viaggio nella speranza", si ammala di malaria. Dopo una cura affrettata sul posto che non sorte l'effetto sperato, viene definitivamente curato al suo rientro in Italia.

Negli anni 1999/2000 insegna fotografia e fotografia di scena, agli alunni di un corso biennale (Progetto M.I.N.E.), finanziato dalla comunità europea, che diploma venti addetti alle videocomunicazioni (cameraman, montatori, tecnici audio, registi di emissione).

A ottobre del 2000, su incarico della associazione internazionale AIFO, è in BRASILE per documentarne l’operato in campo socio/sanitario (istruzione, lebbra, ragazzi di strada) di questa associazione.

Questo permette anche di girare immagini indimenticabili presso due accampamenti di indios Yanomami, raggiunti dopo tre giorni di risalita di un affluente del Rio Negro, su una barca con fuoribordo,  in direzione Venezuela.                                                                                                        

Presso l’ultima tribù (indios Pohoroa), a solo cinquanta chilometri dal confine Venezuelano, trascorre nove giorni.

Il 15 novembre, dopo 45 giorni, rientra in Italia con 22 ore di filmati e oltre 3.000 foto. (La troupe era composta da cinque persone).   

Da questo materiale vengono editi due documentari: “BRASILE, QUANDO LO SVILUPPO E’ PARTECIPAZIONE” (24’) e “BRASILE, IL SOGNO E LA REALTA’” (36’).

Il 1° novembre 2001, è di nuovo in RWANDA dove, tra mille difficoltà fotografa, sul vulcano Nyragongo, della catena dei monti Virunga, i rarissimi Gorilla di Montagna che incontra a quota 3.000. E’ accompagnato, nell’occasione, da cinque militari bene armati (essendo tutta la zona ancora a forte rischio guerriglia) e da tre guide.

Dopo una breve permanenza anche in UGANDA, ai primi di Dicembre rientra in Italia.

A maggio del 2003, termina il montaggio del documentario “TRA MEMORIA E PROFEZIA” (33’ 46”) realizzato per conto della Fondazione Regnum Christi e riguardante la storia ultrasessantennale del mensile cattolico omonimo edito a Lucca. La presentazione avviene a Roma nella serata del 17 maggio 2003.

Nel mese di Giugno 2003, in MOZAMBICO, nella regione centrale di Sofàla, la cui capitale è Beira gira, assieme al giornalista Gino Barsella, il documentario: “LA QUINTA STELLA” (36’ 40”). Dopo 17 anni di guerra civile e una disastrosa inondazione, viene documentata la situazione di estrema emergenza di quelle zone dove,  quattro antiche missioni comboniane con scuole e ospedali, stanno rinascendo a nuova vita. 

Oltre all’edizione italiana, il documentario viene edito anche in francese, inglese, tedesco, portoghese e spagnolo.

L’intero mese di luglio 2003 è in RWANDA (per la quinta volta) dove gira: “RWANDA: TENTARE LA PACE” (28’ 56”). Viene trattata la situazione precaria di quel paese con particolare riguardo alla sanità (il Rwanda è uno dei paesi più infettati dall’Aids) e alla pacificazione ancora lontana, dopo il tragico genocidio tra Hutu e Tutsi del 1994.  Il video viene presentato in visione pubblica a Lucca il 24 settembre 2003.

Dal 17 novembre 2003 al 18 gennaio 2004, è di nuovo in BRASILE per girare due documentari:

 Il primo nello stato dell’Acre, nella regione nord del paese, al confine tra Bolivia e Perù, dal titolo “BRASILE: IL CORAGGIO E LA SPERANZA” (33’), Vengono trattati problemi di povertà, di sovraffollamento delle favelas, dei ragazzi di strada e della sanità, con un occhio di riguardo alla lebbra.

L’altro, sulla costa brasiliana, nello stato di Espirito Santo (tra Salvador Bahia e Rio de Janeiro), dal titolo “PER SOGNARE INSIEME” (32’), sui problemi della povertà, della violenza e del rispetto dei diritti umani.  Vitòria, la capitale dello stato di Espirito Santo, è considerata, attualmente, la città più violenta di tutto il Brasile.

Alla fine del 2003, a seguito accordi presi con l’agenzia canadese di distribuzione video “Octapixx”, vengono montati ex-novo, cinque episodi sulla “storia del vodù”, di 26’ ciascuno, più un  episodio sugli “uomini della foresta” di 52’, utilizzando il materiale girato negli  ultimi anni, moltissimo inedito, e che è stato riconosciuto di estremo interesse.  La Octapixx è uno dei più importanti distributori al mondo di documentari.

Nel mese di marzo 2004, per conto di una casa editrice di Roma, realizza "SCRITTURE" (9') un corto che illustra i contenuti e le finalità di una rivista trimestrale che tratta i temi della bibbia.

Nel mese di luglio 2004, è in ECUADOR, a Quito, dove per conto della Fondazione Neno Zanchetta, in occasione di due importanti “forum” (un Forum Indigeno e un Forum Sociale Americano),  gira: “MONDI DI ABYA YALA IN RESISTENZA” (29’)  sui problemi dei popoli di nazionalità indigena dell’America Latina.

Nel mese di settembre 2004, per conto della Fondazione Regnum Christi, è a LOURDES in Francia, per girare il documentario “LOURDES, LA FEDE” (30’) su questa importante e toccante realtà cristiana. La presentazione avviene a Roma l’11 febbraio 2005.

Dal 10 marzo al 9 giugno 2005, è in Brasile a Rio Branco per collaborare alla formazione di un gruppo di tecnici televisivi e alla successiva ristrutturazione fino all'avvio delle trasmissioni della emittente televisiva “Rede Nazarè”, condotta dai 10 tecnici formati appositamente.

   Dal 10 giugno 2005 fino ai primi giorni di luglio, su incarico della Fondazione Neno Zanchetta, è in Roraima (Brasile) nella zona indigena di Raposa Serra do Sol dove gira: “RAPOSA SERRA DO SOL, LA LOTTA CONTINUA” (28’) documentario che tratta la situazione precaria degli indios e lo scottante  problema delle terre indigene indebitamente occupate e, sottratte di fatto, agli stessi indios.   

A cavallo tra aprile e maggio 2006, di nuovo in Mozambico per girare “SOGNANDO IL FUTURO” (32’) documentario che mette particolarmente in risalto il problema della povertà endemica, dell'istruzione e del flagello Aids.

Il documentario viene edito in 6 lingue (Italiano, Francese, Inglese, Portoghese, Spagnolo e Tedesco).

  Tra settembre 2006 e gennaio 2007, per conto dell'Associazione Culturale "La Ruota", gira il documentario “IL BUCATO” (16’), che ricorda un lavoro pesante e faticoso, compito specifico delle donne, nel periodo che andava dai primi anni del Novecento fino alla metà dello stesso secolo.

  A marzo 2007, viene terminato il montaggio del documentario “COOPERARE PER CONOSCERE…”. Destinato alle scuole medio/superiori della Toscana e co-finanziato dal CESVOT e dalla Regione Toscana, il documentario, montato usando moltissimi spezzoni tratti da documentari girati precedentemente nel sud del mondo, vuole incentivare i ragazzi alla cooperazione anche internazionale e al consumo critico e responsabile.

Tra marzo e aprile 2007, in GUATEMALA e in MESSICO. In Guatemala gira “PRINCIPESSE E SOGNATORI NELLE STRADE DEL GUATEMALA” (39’), film documento sulla piaga delle ragazze e dei ragazzi di strada. Girato quasi interamente a Città del Guatemala, il documentario mette in evidenza il tentativo di recupero alla vita sociale attiva, che un movimento, il "Mo.Jo.Ca.", (fondato dal professore belga Gerard Lutte, docenteall’Università la Sapienza di Roma), mette in atto.

In Messico gira “CONSTRUIR MUNDOS DIFERENTES” (23’). Qui, in una intervista, il maestro Amos illustra il sistema di istruzione adottato nella scuola primaria ad autonomia zapatista, di Oventic in Chiapas. 

In “UNA UNIVERSITA’ SENZA SCARPE” (27’22”) il direttore di una singolare università della terra, a San Cristobal de Las Casas, sempre in Chiapas,  spiega una sorprendente e unica esperienza educativa.

Tra aprile e maggio del 2008, effettua la riedizione digitalizzata di “PUCCINI, LUOGHI E SUGGESTIONI” (59’), con aggiornamenti riguardanti anche gli ultimi ritrovamenti di immagini inedite del maestro.

A novembre 2008, su invito del Comune di Sint-Niklaas (Belgio), presenta, in due diverse serate il documentario "PUCCINI, LUOGHI E SUGGESTIONI" e il documentario "RWANDA, VIAGGIO NELLA SPERANZA", quest'ultimo richiesto espressamente in considerazione del fatto che il Rwanda era una colonia Belga.

L'intero mese di marzo 2009, assieme al giornalista Gino Barsella è in Mozambico per girare, nella zona centrale di Sofàla, la più povera e degradata, "NGATENDE MBERI! (Andiamo avanti!)" (31'). Il Mozambico, dopo 17 anni di guerra civile tra le due fazioni del Frelimo e della Renamo, deve combattere un'altra guerra non meno cruenta: quella dell'aids e della povertà. 

Oltre all'edizione italiana, il documentario viene edito anche in inglese, tedesco, spagnolo e portoghese.

Alla fine del mese di agosto 2010 termina il montaggio del documentario "IL VESCOVO ENRICO" (75').  Il film narra, attraverso immagini, interviste e testimonianze, la vita, le opere, l'apostolato di mons. Enrico Bartoletti (1916-1976), vescovo a Lucca dal 1958 al 1973 e Segretario Generale della CEI dal 1972 al 1976, a Causa di Canonizzazione in corso. 

La lavorazione, iniziata a dicembre 2008, è lunga e complessa e riporta, oltre a filmati reperiti presso le TecheRai, l'Istituto Luce, la Gaumont Pathé anche alcuni spezzoni inediti. E' corredato da interviste a personaggi come Giulio Andreotti, Giuseppe De Rita, Rosa Russo Jervolino, p. Bartolomeo Sorge che, a suo tempo, hanno conosciuto e collaborato con mons. Bartoletti.

L'intero mese di febbraio 2011 è in Guatemala dove gira "EDUCAZIONE E' AMICIZIA E LIBERTA'" (40'). Il documentario evidenzia il metodo elaborato dal prof. Gerard Lutte e dal Movimento giovani di strada (Mojoca) di Città del Guatemala, basato sulla pedagogia dell'amicizia liberatrice. Con questo metodo si tende al recupero alla vita sociale attiva delle ragazze e ragazzi di strada. Oltre all'edizione italiana, il documentario viene edito anche in francese e spagnolo.  

Dopo una visita al sito archeologico Maya di Copan in Honduras,  patrimonio dell'Unesco, dove sono conservate alcune sculture tra le più importanti del periodo classico Maya, ai primi di marzo rientra in Italia. 

Intanto, il 15 dicembre 2011, l'Istituto Superiore Universitario di Scienze Psicopedagogiche e Sociali Affiliato alla Facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università Pontificia Salesiana di Roma, nel corso della solenne cerimonia di apertura dell'anno accademico, attribuisce al documentario "Educazione è amicizia e libertà",  il "Premio Nazionale TV Educativa 2011" con la seguente motivazione: "una produzione che dimostra un particolare taglio di interesse sociale e pedagogico".

A settembre 2011, quasi per caso, inizia a girare un documentario che ruota attorno al mondo delle castagne e dei castagni. Viene così ripercorso quell'antico sentiero fatto di cose semplici e genuine e popolato da gente che usava testa e braccia ma soprattutto il cuore. Dopo un anno di lavorazione, il documentario "...ERA IL PANE DEI POVERI", viene presentato ufficialmente il 22 settembre 2012 nella sala "Mario Tobino" a palazzo Ducale di Lucca.  Nel luglio 2013, il documentario, si aggiudica premio per il miglior documentario all'Etna Film-festival di Catania su 243 partecipanti.

Il 26 dicembre dello stesso anno, nel corso della trasmissione speciale post-natalizia, viene trasmesso da Rai-GEO (che nel frattempo ne ha acquisito i diritti) in una edizione appositamente ridotta a 25'.  Il 24 dicembre 2014 nuova replica, sempre per Rai-GEO, questa volta pre-natalizia.

A settembre 2014, assieme al giornalista Gino Barsella è, per la quarta volta, in Mozambico dove nella regione centrale di Sofàla, nonostante una recrudescenza di scontri armati tra le due fazioni antagoniste della "Renamo" e del "Frelimo", gira, "CAMMINIAMO INSIEME (Ngatifambe Tese)" (27')

Sempre a settembre 2014, nel Parco Kruger, la più importante riserva naturale del Sudafrica, per filmare e fotografare elefanti, leoni, ippopotami, antilopi e rinoceronti.

 Nel 2015, gira  "A FERRO E FUOCO". 

 E' la storia di Carlo Galgani, un fabbro ferraio, ultimo discendente di una dinastia che da oltre cinque secoli si tramanda questo lavoro.  In una ferriera arcaica sorta sui resti di un vecchio mulino, dove l'unica fonte di energia è l'acqua, Carlo continua questo lavoro che lui definisce "il più bello del mondo"..   

La RAI lo manda in onda il 4 aprile 2016 e lo replica il 15 novembre dello stesso anno.                             

Nel 2016, gira " NERO COME L CARBONE".  E' la storia di Luigi e della sua famiglia. Ultimo carbonaio ancora in attività, a 84 anni, non riesce a staccarsi dal suo lavoro. Dice che presto smetterà ma non trova il coraggio di farlo. 


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