Gerusalemme

GERUSALEMME

Non saprei come iniziare questa storia che risale all'età della pietra.

Pochi popoli possono vantare la conoscenza del loro passato ma, proprio grazie alla Bibbia, Gerusalemme è stata decantata attraverso i secoli.

Gerusalemme (fondata da Re David nel 1004 a.C.) era già capitale della Giudea tra il X e IV sec. a.C. ma, indipendentemente dalle molte guerre ed occupazioni intercorse, la sua storia è legata a quella delle tre religioni monoteiste che si sono intersecate nel suo territorio.

E così non è possibile sottrarsi al fascino del Muro del Pianto, o della pietra del Santo Sepolcro o della roccia di Maometto per i quali, popoli diversi hanno combattuto ferocemente alla ricerca di una supremazia inesistente.

Quindi posizioni diverse per le tre religioni monoteistiche del mondo, ma anche per i 4 quartieri: ebraico, musulmano, cristiano e armeno in cui è divisa la città.

Un Universo unico di contraddizioni e di diversità non solo di religioni, ma anche di popoli e lingue, un miscuglio di costumi e tradizioni che convive nonostante tutto. Qui re e schiavi, ricchi e mendicanti, tutti hanno levigato le pietre della città pregando e lodando Dio, tutti uguali e tutti diversi.

E se per i Cristiani Gerusalemme è il luogo dove Gesù trascorse i suoi ultimi giorni e dove fu crocifisso e risorto, per gli Ebrei è il luogo dove sorgeva il primo Tempio (voluto da Re Davide) e costruito da suo figlio Salomone per custodire l'Arca dell'Alleanza.

I Mussulmani la ritengono il terzo luogo Sacro dopo la Mecca e Medina perché proprio sulla spianata del Tempio approdò il profeta Mohammad con il suo cavallo alato.

La città antica, a 800 metri di altezza, è costruita su più colli in parte spianati ed è cinta da oltre 3 km. di mura.

Questa cinta importante e bellissima si deve a Solimano il magnifico che la eresse tra il 1530-41 sui resti di quelle mura volute da Saladino e prima ancora da Erode.

Delle 11 porte d'accesso ne sono rimaste 7 che prendono per lo più il nome dalla posizione in cui si trovano:

- Porta di Zion (in arabo Porta del Profeta David) poiché la Tomba del Re David si trova a pochi passi sul Monte Sion. Questa è la porta più diretta per il quartiere ebraico e quello armeno.

- Porta del Letame perché qui venivano depositati i rifiuti della città antica dato che i venti della zona ne avrebbero portato lontano le esalazioni. Da questa porta si arriva alla Valle della Geenna.

- Porta d'oro, detta anche della Misericordia, è quella costruita nel VII sec. ad est della spianata e che darebbe sulla Valle degli Olivi. Fu però murata nel IX sec. dai Mussulmani per evitare che il Messia (secondo la tradizione ebraica) "entrerà da questa porta" e per lo stesso motivo, a ridosso, vi installarono un cimitero ancora in uso. Per entrare in Gerusalemme la Domenica delle Palme, Gesù passò in questo luogo dove esisteva una porta orientale.

- Porta dei Leoni o di Santo Stefano; secondo la leggenda prende il nome da un sogno fatto da Solimano il Magnifico che durante il sonno ricevette l’ordine di costruire una nuova fortificazione per la città, altrimenti sarebbe stato divorato dalle fiere. I leoni, sono invece 4 tigri scolpite ai lati della porta, e sono il segno araldico del sultano Beybars. Non possiamo inoltre dimenticare che nelle vicinanze fu lapidato il primo Martire cristiano. Questa è la porta che conduce alla Chiesa di S. Anna ed alla piscina di Bethesda e quindi alla Via Dolorosa.

- Porta di Erode o dei fiori (per una rosa intagliata sopra la porta) è costruita a nord della città e porta ai vecchi mercati.

- Porta di Damasco, la più grande e la più fortificata; dà accesso al Quartiere mussulmano. Fu costruita a nord da Solimano il Magnifico nel XVI sec. su rovine precedenti.

- Porta Nuova, fu aperta nel periodo dell'Impero Ottomano per consentire un più veloce accesso ai luoghi sacri dei Pellegrini Cristiani.

- Porta di Jaffa era la destinazione dei Pellegrini ebrei e cristiani che sbarcavano in questo porto e che portava e porta direttamente ai quartieri omonimi ed alla Cittadella.

Difficile orientarsi in questo aggrovigliato intrecciarsi di strade e vicoli minuscoli, difficile osservare dalla sommità della spianata, che a me pare un cappello dalle larghe tese, le chine opposte dove cimiteri all'infinito che paiono tutti uguali, degradano a valle per poi risalire. Ed ancor più difficile è riconoscere luoghi esterni e mai conosciuti, ma lentamente il cuore, prima degli occhi, li riconosce con balzi che evocano la storia.

La città ha una seduzione speciale data dalle architetture diverse che sembrano uguali perché talvolta immutabili dagli inizi dei tempi. Un po' inquietante forse, per la scarna comunicazione fra popoli dagli usi diversi e per l'educazione conseguente talvolta inculcata e devastante.

Destano meraviglia le luci ed i colori dei vicoli, quei mercati diversi ma uguali indipendentemente dal quartiere a cui appartengono. Certamente si nota una trascuratezza eccessiva in quello mussulmano, lasciato a se stesso e superabitato, come se i secoli non fossero trascorsi, ma ovviamente molto più curato, pulito ed in ordine è quello ebraico.

Questa suddivisione in Quartieri ha origini lontane. I romani, vinte le due guerre giudaiche del 70 e 135 d.C., vietarono la residenza in Gerusalemme agli Ebrei. Divenuta pagana, fu con Costantino e sua Madre Elena che, cessate le persecuzioni, la città divenne Cristiana e sul Santo Sepolcro fu edificata una prima Basilica.

Il ritorno degli Ebrei a Gerusalemme si deve all'epoca bizantina e le prime case da loro abitate furono quelle intorno al Muro Occidentale.

Riconquistata Gerusalemme dagli Arabi nel 638, questi costruirono il Tempio sulla Roccia nel 691 e la Moschea al Aqsa nel 718.

Un Quartiere armeno esisteva anch'esso già in epoca bizantina ma fu, a seguito della diaspora con i turchi, a fine '800, che molti armeni emigrarono verso queste terre. E' il più piccolo (2.000 abitanti) e silenzioso dei quattro quartieri che sembra fortificato quasi a proteggersi. Tutto incentrato intorno alla Cattedrale di S. Giacomo il minore, la sua gente vive per lo più di artigianato, ceramica innanzitutto. Da tener presente che questo popolo fu il primo a riconoscere ufficialmente il Cristianesimo nel 301.

Resterà sempre nel cuore la magnificenza di questa città dal difficile adattamento non solo dei residenti.