Via Dolorosa - S.Sepolcro

Quartiere Cristiano

Via Dolorosa - Santo Sepolcro

Il Quartiere Cristiano, dove si trovano istituzioni appartenenti a una ventina di confessioni o denominazioni cristiane diverse, risulta in gran parte situato intorno alle ultime cinque stazioni della Via Dolorosa ed alla Basilica del S. Sepolcro da cui ebbe origine l'antico nucleo.

Difficilmente, lungo la Via Crucis, si nota una diversità di botteghe, di vita o di architettura rispetto a quella del quartiere musulmano, anche perchè gran parte dei suoi abitanti, pur cristiani, sono di origine islamica.

E' però nel Quartiere arabo che inizia il percorso della Via Dolorosa, la strada che con le sue quattordici stazioni ricorda il cammino che intraprese Gesù prima di arrivare sul Golgota, il luogo dove fu crocefisso.

Alla prima parte di questo percorso, entrando dalla porta di S. Stefano, appartengono anche la Piscina di Bethesda (luogo della guarigione miracolosa del paralitico per opera di Gesù) e la Chiesa di S. Anna.

Seguendo il dipanarsi di questo percorso, che è un intersecarsi di vicoli, spesso scuri perché coperti, e di scale che scendono o salgono, ci si ritrova nel quartiere cristiano.

Via Dolorosa

La Via dolorosa non è il Percorso Sacro del Cristo in senso stretto, ma il rendere palese alla nostra fede la sofferenza, delle sue ultime ore. Non so quanta fede occorra per entrare nel pathos di una vita giovane consapevole della propria fine, ma è così difficile non solo compenetrarsi in quella vita, ma anche negli accadimenti stessi che l'hanno coinvolta. Non qui comunque! Lascio ad ognuno di noi interpretare, capire, soffrire, piangere sulla sofferenza del Cristo che fa parte del nostro essere quotidiano, che lo vogliamo o meno.

Non desidero scrivere molto su questa Via che poco ha inciso nella mia memoria e che ho ricostruito con molta difficoltà date le molte notizie inesatte nelle quali mi sono imbattuta; anche se non sono sicura che esatte lo siano neppure le mie.

Eppoi quelle Cappelle, quei segni fra le mura delle vecchie case, simboli degli avvenimenti della passione di Cristo, sono passati come acqua irruente di una piena, spesso di gente, ma soprattutto per l'accavallarsi di negozi e colori. Raccogliersi in preghiera in un mercato è decisamente cosa impossibile, eccezion fatta per gli ebrei al muro del pianto. Non so poi come potrà essere questa via durante la settimana Santa od il Venerdì.

Lungo il percorso del passato, le stazioni erano solamente otto, ma poichè gli Europei ne veneravano 14 si pensò di aumentarne il numero portando le ultime nella Chiesa del S. Sepolcro.

Anche l'inizio della Via, con la "Condanna" e la "Flagellazione", molto rappresentate esteriormente, si accavalla fino alla terza stazione. Questa Chiesa della Flagellazione è proprio a ridosso del lato nord della Spianata delle Moschee e nelle vicinanze, dove Gesù fu condannato, vi è anche quella Torre Antonia dove insisteva il Pretorio.

Quasi un chilometro in lieve salita porta oggi alla Chiesa del S. Sepolcro.

Non ho apprezzato nulla di quel che vorticosamente mi scorreva intorno e soprattutto non ho capito la solennità del luogo. Probabilmente meriterebbe un raccoglimento notturno in cui nulla turbi la via della propria preghiera.

L'unico ricordo entusiasmante fu quella chiesetta sui tetti appartenente alla Comunità dei Monaci copti Etiopi di Deir al Sultan.

Elena, la madre dell'Imperatore Costantino, nel 326, aveva fatto costruire una Chiesa sul luogo dove Gesù era caduto per la terza volta.

Sul tetto della Basilica del S. Sepolcro possiamo ora osservare le cupole di quell'antico edificio ed alcune celle che denotano la povertà di vita di tali asceti etiopi. La nona stazione, rappresentata da una colonna all'ingresso della Chiesetta etiope, attrae lo sguardo ed una preghiera data l'inconsueta umiltà del luogo, perchè del S. Sepolcro questi monaci si accontentato di abitare il tetto e di guardare il cielo mentre latini, armeni, copti, greco ortodossi e quant'altro si spartiscono, spesso lottando, la supremazia dell'interno.

Che questa convivenza forzata sfoci in risse e molto di più è veramente in contrasto con l'insegnamento del Cristo e comunque non dà adito a preghiera, fratellanza ed amore.

I tetti sono comunque un luogo privilegiato di semplicità, di commozione e partecipazione, lontano dal "mercato" precedente e dagli ori e dalla luce che arriverà poi.

Chissà se il Cristo avrebbe approvato tanto sfarzo, Lui che dalla Croce aveva visto lo stesso cielo che ora entra nel nostro cuore?

Il Santo Sepolcro

Secondo la tradizione cristiana la Basilica del Santo Sepolcro sorge sul luogo in cui Gesù fu crocifisso dai Romani e poi sepolto.

Si accede alla Chiesa dal cortile antistante o dal retro seguendo la Via Crucis e le Cappelle etiopi.

La chiesa originaria, voluta da Sant’Elena, madre di Costantino, nel luogo in cui si riteneva si trovassero il Calvario e la tomba in cui venne sepolto Cristo, subirono gravi danni a seguito di un incendio nel 1808 e di un terremoto nel 1928.

Per il suo restauro fu necessario l'accordo di spartizione tra le varie Chiese cristiane.

Entrando nella Chiesa si trova subito sulla destra una scala che conduce al Calvario; è una delle ultime quattro stazioni della Via Crucis.

Una lunga coda conduce sotto una volta di mosaico dorato che risale all’epoca crociata. Qui, sotto l'altare centrale di questa Cappella, si può toccare la roccia della Crocifissione.

La tappa successiva conduce alla lastra di pietra, detta dell’Unzione, sulla quale sarebbe stato posto il corpo di Cristo per essere cosparso di unguenti prima della sepoltura.

Sulla pietra numerosi Pellegrini inginocchiati si prostrano e pregano ed una infinità di sacchetti di plastica contenenti "cimeli contemporanei" vengono appoggiati per una benedizione intima solenne. Sospese, su questa pietra, varie lampade rappresentano le Comunità dei Credenti che si "spartiscono" la cura del S. Sepolcro.

Ovviamente lo spazio più significativo è l'edicola con il S. Sepolcro. Occorre pazientare in una lunga coda prima di accedervi. Magari un po' meno pazienti ed alquanto innervositi e stanchi sono i Religiosi che ci spingono velocemente all'interno ed ancor meno pazientemente ci invitano ad uscire. Davvero impensabile raccogliersi in meditazione o preghiera in questo luogo, pungolati e sollecitati ad una veloce uscita.

La via Dolorosa si trova all'interno delle mura della città vecchia. All'epoca di Gesù però la cinta muraria seguiva un percorso più meridionale e proprio al di fuori di questa avvenivano le esecuzioni capitali.

La fede ovviamente è la nostra prima certezza sebbene, giorno dopo giorno, scavi archeologici appassionati e continui confermino quanto narrato nella Bibbia e nei Vangeli.

E non avendolo mai menzionato fin qui, devo ringraziare anche lo storico giudeo-romano Giuseppe Flavio (37-103 circa), al quale dobbiamo le prime testimonianze storiche sulla persona di Gesù e di Israele in genere.

Le stazioni della Via Crucis

1. Gesù è condannato a morte da Pilato

2. Gesù riceve e porta la Croce

3. Gesù cade per la prima volta

4. Gesù incontra Sua madre

5. Simone il Cireneo aiuta Gesù a portare la Croce

6. Veronica asciuga il volto di Gesù

7. Gesù cade la seconda volta

8. Gesù incontra le donne di Gerusalemme

9. Gesù cade la terza volta

10. Gesù è spogliato

11. Gesù è crocifisso

12. Gesù muore in Croce

13. Gesù è deposto dalla Croce

14. Gesù è deposto nel sepolcro

15. Gesù risorge dalla morte