Storia
Conosciuto sin dal 1820 come “carta perforata”, divenne molto popolare nel 1850.
Fu utilizzato per ricamarvi sopra piccoli motti e detti, spesso desunti dalla Bibbia.
Detti ricami furono chiamati anche “Ricami Vittoriani”.
Dal 1870 la mania vittoriana per questo materiale economico e versatile era al suo culmine.
La maggior parte dei lavori realizzati era a carattere religioso, ma c’erano anche quelli a carattere sentimentale.
Inoltre si creavano segnalibri, biglietti augurali natalizi o di buon anno, ornamenti per decorare gli alberi di Natale, ecc.
In seguito s’incominciò ad eliminare il ricamo e a tagliare il cartone stesso, creando manufatti intagliati, con motivi e forme geometriche, spesso anche delicati, o impreziositi da ricami di fantasia lungo il bordo perforato, con una manualità formidabile e con risultati veramente apprezzabili e visibili anche ai nostri tempi.
Lavori originali e in buone condizioni, si possono trovare ancora oggi nei mercatini dell’antiquariato.
Non solo gli adulti, ma anche i giovani, nelle scuole, lavorarono alla creazione di questi intagli, com’è evidenziato da qualche esempio conservato ancora intatto, però mal eseguito poiché realizzato da mani inesperte.
Dopo la morte della regina Vittoria, nel 1901, i lavori con la carta perforata cominciarono a venir meno, fino a scomparire quasi definitivamente verso la fine degli anni venti.
Il cartone perforato si può lavorare in due modi:
1) Intagliato. Per realizzare l’intaglio si possono adottare due tecniche (o procedure). Quella più diffusa e più comune, è l’intaglio lineare, o piatto, come dir si vuole.
Poi c’è la tecnica a strati, realizzata con pezzi di cartoncino di grandezza decrescente, tagliati e incollati a strati uno sopra l’altro, per formare oggetti tridimensionali con effetti davvero artistici.
2) Ricamato. Per realizzare il ricamo su carta perforata non è richiesta particolare maestria.
Si può cucire un piccolo disegno, veloce e pratico, in quanto non ci sono bordi cuciti ne cuciture, però ci sono alcune considerazioni particolari che bisogna fare, e cioè:
a) prestare attenzione nella scelta dei fili e punti di sutura;
b) usare un filo di dimensioni adeguate al foro. Se si usa un filo troppo spesso o se si tenta di forzare la carta, nel tentativo di farlo passare attraverso i fori, si corre il pericolo di strapparla.
c) non fare più punti di sutura sullo stesso foro. Facendo più passate, lo mette sotto stress e si corre il rischio di spezzare la carta.