Francia del sud 2004

Siamo a marzo, la stagione fredda volge al termine e la costa azzurra e lì, a pochi chilometri da noi... Io posso prendere alcuni giorni di ferie e Laura è ancora in maternità: un'occasione fin troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Già alla ricerca di un camper da acquistare, complici le tariffe particolarmente basse del periodo, decidiamo di provare l'esperienza del noleggio. Il mezzo è un autocaravan Mc Louis 560vv motorizzato Fiat Ducato 2800 jtd ed il nostro equipaggio composto da 2 adulti ed un bebè di 9 mesi. Sarà il primo viaggio in camper della nostra famiglia!

2 marzo Torino - Antibes (Via Tenda) km 273

Partenza in tarda mattinata con destinazione Antibes. La giornata è molto bella ed il sole rende ancora più suggestivo il paesaggio innevato della zona di Limone Piemonte. Breve sosta per il pranzo (praticamente appena partiti), ed arrivo nel tardo pomeriggio al Camping Le Pylone. Che in costa azzurra è tutto molto caro è evidente già dal pedaggio autostradale… Il campeggio è pulito e tranquillo e, considerato il periodo, non potrebbe essere altrimenti.

3 marzo Antibes - Hyeres km 187

Partenza in tarda mattinata e sosta per il pranzo a Thoule Sur Mer in un parcheggio sul mare (normalmente chiuso dalla classica sbarra) in questo periodo accessibile a chiunque, con qualsiasi mezzo. In effetti ci sono tre camper che diversamente da queste parti non troverebbero alcun posto per sostare. Dopo pranzo riprendiamo la marcia imboccando la statale 7 che rivela subito tutto il suo fascino (per coloro che eventualmente dovessero percorrerla in moto o con un'auto sportiva…) ma che poco si presta al nostro mezzo ed ancor meno se si soffre il mal d'auto! La cosa più ovvia e prendere nuovamente l'autostrada A8, sicuramente meno economica ma certamente più scorrevole: ci condurrà a destinazione nel pomeriggio, ancora illuminato dal sole. Verso le 18 arriviamo al Camping Saint Pierre des Horts.

4 marzo Hyeres

Il campeggio, adiacente al mare, è piccolo ma accogliente ed estremamente pulito.Il sole caldo ci invita a belle passeggiate in bici lungo la "via del sale", una strada chiusa al traffico, lungo la penisola fiancheggiata da mare sulla destra e stagno sulla sinistra, lontano dalle auto e dai rumori artificiali. Una giornata di relax lontanissima dalla routine di tutti i giorni. In serata ci raggiungono degli amici (anche loro in camper) che hanno deciso di trascorrere un week-end lungo da queste parti.

5 marzo Hyeres

In mattinata ci spostiamo con il camper all'estremità della penisola da dove partono le imbarcazioni per le isole. Visitiamo l'isola di Porquerolles: il costo del biglietto (15,00€ a testa A/R per 15 min. di navigazione!) è ben ripagato dalla visita dell'isola. Niente automobili, boschi che arrivano direttamente su belle spiagge di fronte ad un mare dai colori tipicamente caraibici. Rientrati sulla terra ferma salutiamo gli amici con cui abbiamo trascorso la bella giornata e imbocchiamo la solita A8 verso Marsiglia: tutto fermo! La coda anche qui non possiamo accettarla: facciamo rifornimento e subito rientriamo al campeggio. Partiremo domattina.

6 marzo Hyeres - Saintes Maries de la mer km 232

Il traffico è scorrevole e presto siamo fuori dal nodo Toulon/Marsiglia ma…comincia a piovere! Verso le 15 raggiungiamo il paese al centro della Camargue. Piove, fa freddo ed il panorama è di una tristezza infinita. Ci sistemiamo presso il Camping De la Brise: deserto come i precedenti ma un po’ meno bello. Mah, sarà il tempo... L'idea di starcene chiusi nel camper tutto il pomeriggio è inaccettabile e così, dopo aver opportunamente protetto il passeggino con Daniele, ci avventuriamo sotto una pioggerellina fine ma insistente. Il paese non è un gran ché ma il nostro giudizio è dettato dalla stanchezza e dal cattivo tempo.

7 marzo Saintes Maries de la mer

Il tempo è completamente cambiato. Non c'è una nuvola in cielo ed il sole splende. Non si può parlare di caldo, anzi l'aria è piuttosto pungente ma va bene così. Il paesaggio è completamente cambiato: ogni cosa ha un colore diverso rispetto a ieri ed il suono degli uccelli, abitanti delle paludi alle nostre spalle, ci accompagna tutto il giorno. I locali e le abitazioni del piccolo centro ricordano paesi latini, quasi ci trovassimo in Spagna (che in realtà non è poi tanto lontana). In mattinata assistiamo ad una mini sfilata per le vie del paese con tori e cavalli e nel primo pomeriggio andiamo a visitare Aigues Mortes. Una cittadina fortificata , distante una trentina di chilometri, all'interno delle cui mura vive un suggestivo borgo medievale con locali e botteghe davvero carine. Il rientro a Saintes Maries ci offre un paesaggio ancor più suggestivo, caratterizzato da un bel tramonto a cui fanno da contrasto nuvole cariche di pioggia (per fortuna) in lontananza…Attraversiamo praterie con tori e cavalli bianchi oltre a fenicotteri rosa, abitanti delle foci del Rodano.

8 marzo Saintes Maries de la mer - Agay km 312

Tappa di trasferimento autostradale per poter godere ancora del sole giunti a destinazione, che in effetti raggiungiamo nel primissimo pomeriggio. Ci sistemiamo presso il Camping Les rives de l'Agay, forse il più piccolo fin'ora visitato. E' ovviamente deserto e come gli altri pulito e tranquillo. Il mare è a circa 400 mt e qui vi trascorriamo l'intero pomeriggio. Il paese è piccolo, i negozi stranamente tutti chiusi e non possiamo far altro che passeggiare sul piccolo lungomare: del resto lo scopo di questa vacanza era di evadere dalla città e far respirare un po’ d'aria pulita a Daniele (cosa che non fa certo male neanche a noi…) e questo è quello che stiamo facendo.

9 marzo Agay - San Remo km 246

Lasciamo Agay non troppo tardi e percorrendo la provinciale 98 ci rendiamo conto di quanto è bella questa zona della costa azzurra: la Corniche de l'Esterel. Tutt'intorno la roccia di colore rosso è ancora più brillante per il sole che la abbaglia. Il cielo privo di nuvole ed il mare calmo, blu scuro, rendono questo paesaggio da cartolina. La strada è ovviamente tortuosa ma il fondo è ottimo ed è un piacere essere costretti a velocità così limitate. Raggiungiamo Cannes è facciamo l'errore di attraversarla (non perché non ne valga la pena, ma perché ci porta via quasi un'ora che avremmo potuto spendere in riva al mare…). Un'ulteriore trasferimento autostradale, estremamente costoso, e siamo prima al confine poi a Sanremo, dove abbiamo individuato la meta per il nostro ultimo pernottamento. Giungiamo al Camping Villaggio dei Fiori prima di pranzo. Il tempo è variabile ma tendenzialmente bello. Il lungo mare è caratterizzato dalla brutta abitudine (tipico della Liguria) di lottizzare ogni cm quadrato della spiaggia con gli stabilimenti balneari, lasciando piccoli scampoli di spiaggia libera a centinaia di metri l'uno dall'altro, in uno stato di semi abbandono in questa stagione, e di superaffollamento nel periodo estivo! Nelle vie del centro sono invece ancora visibili gli strascichi del recente Festival della canzone e questo è sicuramente meno fastidioso.

10 marzo San Remo - Torino km 220

Il campeggio ci è costato non poco (rispetto ai precedenti) ma la struttura e la posizione dello stesso ne valeva la pena. Prima delle dieci dobbiamo comunque lasciarlo e così ci spostiamo alla ricerca di un posto tranquillo preferibilmente vicino al mare, dove sostare fino al pomeriggio. Pochi chilometri e siamo ad Arma di Taggia. Ci fermiamo lungo il porto canale (alla fine del paese) accanto ad un altro camper e così passiamo le ultime ore di vacanza passeggiando tranquillamente con l'invidiabile temperatura (per noi che arriviamo da Torino) di 16 gradi. Nel tardo pomeriggio dirigiamo verso casa optando per la via più breve, il col di Nava. Il tratto stradale, pochi anni fa, è stato rivisto ed ammodernato, e quelli che erano i tratti più brutti, eliminati. Il risultato è un percorso più gradevole ma comunque non troppo agevole per veicoli ricreazionali. Peraltro ritroviamo la neve, vista nove giorni prima sul col di Tenda, ma il tempo è brutto, pioviggina e fuori c'è 1 grado! Breve sosta e raggiungiamo Ceva da dove, imboccata la Torino/Savona, raggiungiamo casa verso le 19,30. La stanchezza si fa sentire e rientrare a casa è sempre piacevole, nonostante un po’ di malinconia per la vacanza finita.

Considerazioni finali

Le dimensioni del mezzo (supera i 7 metri), apparentemente abbondanti non sono state un problema (basta un po’ di prudenza) e da fermi se ne apprezzano tutti i vantaggi, soprattutto con un equipaggio "al minimo". Più in generale l'esperienza in camper è stata superiore alle aspettative, non abbiamo avuto nessun tipo di problema ed il tempo è stato decisamente buono. Domattina a malincuore dovrò restituire il mezzo, nella speranza che un giorno potremo ripetere un simile viaggio, magari con un camper tutto nostro!