L’attività di apprendimento si propone come il momento principale del Metodo: non è il docente che ripetendo infinitamente un concetto, otterrà che gli studenti lo apprendano. Certo, è una sfida! Alcune discipline specialistiche richiedono un grande sforzo cognitivo degli studenti che devono lasciarsi accompagnare dal docente mediante attività di ripetizione e rinforzo: ma è davvero impossibile creare attività didattiche per difficili concetti di filosofia o sottili dimostrazioni di geometria nello spazio?
Il docente – non possiamo dimenticarlo – deve avere in mente sia gli obiettivi specifici di apprendimento contenuti nelle Indicazioni Nazionali [14], e in contemporanea la richiesta di raggiungimento degli obiettivi fissati negli Assi di Competenze e le Competenze digitali. La proposta agli studenti di attività concrete basate sugli argomenti disciplinari e che portano alla realizzazione di artefatti (che diventano evidenze delle competenze acquisite), può essere il modo per legare obiettivi disciplinari e competenze. Inoltre proporre diverse tipologie di attività in sintonia o meno con le preferenze di apprendimento dei singoli (i loro stili di apprendimento), dà la possibilità agli studenti di approfondire e “sviscerare” un argomento da più punti di vista.
Nella figura sottostante sono sinteitzzate le attività preferite dai diversi stili di apprendimento e gli strumenti che possono aiutare a realizzare tali attività. Qui possiamo mettere in evidenza il seguente concetto basilare per il Metodo SOAP: analizzare, sviscerare, approfondire uno stesso tema da diversi punti di vista offrirà ai singoli e all’intera classe la possibilità di avere una visione completa e forse anche “stereoscopica” dell’argomento in questione.
Non si andrà a proporre agli studenti che hanno una predominanza di stile di apprendimento interattivo sempre compiti interattivi: ogni studente al termine del tempo della formazione dovrà aver sviluppato tutti gli stili di apprendimento e di conseguenze le intelligenze.