Polaris

1996-1998

POLARIS, progetto pilota del Piano ministeriale per lo Sviluppo delle Tecnologie Didattiche nella Scuola, ha rappresentato una svolta epocale nella formazione a distanza, e non solo degli insegnanti. Di fatto è stato il primo progetto a sperimentare in un contesto istituzionale la formazione a distanza di terza generazione (online education o formazione in rete), ossia una formazione a distanza non solo basata sullo studio di materiali scaricabili da rete ma anche e soprattutto giocata sull'interazione dei partecipanti organizzati in gruppi di apprendimento molto interattivi all'interno di ambienti di computer conferencing.

Polaris nasce da una collaborazione fra la Direzione Generale dell'Istruzione Tecnica (Div.II) del Ministero Pubblica Istruzione e l'ITD-CNR di Genova tesa a sperimentare una particolare metodologia di formazione in servizio dei docenti basata sull'uso intensivo di risorse telematiche secondo l'approccio dell'online education. Si tratta di un processo in cui il collegamento telematico fra tutti gli attori (istruttori e allievi) consente di realizzare una vera e propria comunità di apprendimento tesa ad annullare l'isolamento del singolo e a valorizzare i suoi rapporti con il gruppo.

La formazione in rete ha dimostrato una notevole efficacia didattica soprattutto nel creare quella continuità che spesso manca fra i momenti di studio individuale e i momenti di confronto, sia con i tutor che con gli altri fruitori del corso. In realtà il modello proposto da Polaris non si esaurisce all'intervento formativo ma si estende alla successiva assistenza in rete dei corsisti durante il trasferimento in classe delle conoscenze da loro acquisite nel corso a distanza. Il modello proposto quindi prevede due momenti fondamentali:

Formazione in Rete + Assistenza in Rete

Obiettivi del Progetto

Attraverso una serie di attività sperimentali il progetto mirava a:

Riguardo la figura dei tutor si sottolinea che Polaris non prevedeva un meccanismo di formazione a cascata (formazione di un primo gruppo di tutor che poi ne forma altri nell'ambito dello stesso contesto metodologico/disciplinare e così via). In Polaris infatti i tutor sono stati avviati all'uso di una particolare metodica di progettazione e conduzione di interventi formativi a distanza, il contenuto dei quali potrà essere di natura differenziata e non necessariamente legata alle specifiche competenze disciplinari dei tutor stessi.

Il Piano di Collaborazione fra MPI-DGIT e ITD-CNR

La collaborazione fra DGIT e ITD-CNR, finalizzata al raggiungimento degli obiettivi appena descritti, si è articolata su un biennio ('96/'98) e prevedeva tre macro-attività:

Il Primo Anno di Attività (1996)

Il primo anno di collaborazione DGIT/ITD-CNR ha previsto è stato articolato in tre fasi principali:

Fase 1 - L'infrastruttura di comunicazione

L'infrastruttura di comunicazione attraverso cui sono stati erogati in via sperimentale i primi corsi di formazione in rete si è basata su un sistema per computer conferencing realizzato con software FirstClass. Il sistema era raggiungibile sia attraverso Internet, sia in chiamata telefonica diretta; in questo secondo caso, per la riduzione dei costi di chiamata telefonica, è disponibile una utility software di off-line reading.

Fase 2 - Il corso per "Tutor in Rete" (TIR'96)

La formazione di 10 docenti sulle metodiche della progettazione, realizzazione e conduzione di corsi di formazione in rete ha avuto come scopo la creazione di un pool di tutor da impiegare, nelle fasi successive di Polaris, nel coordinamento di interventi formativi in rete su tematiche metodologico/disciplinari. La formazione dei tutor è stata curata dall'ITD-CNR.

Fase 3 - Il primo corso in rete tematico (T&D'96)

Un primo staff di 4 tutor, formati nella precedente Fase 2, è stato successivamente impegnato nella progettazione, realizzazione e conduzione di un corso in rete rivolto a 10 gruppi di insegnanti sulle metodologie di utilizzo didattico di Internet. In questa loro prima esperienza i tutor sono stati affiancati da ricercatori ITD-CNR che da un lato hanno agito da esperti dei contenuti e dall'altro hanno garantito un graduale inserimento dei tutor stessi in una situazione reale di formazione in rete.

Il Secondo Anno di Attività (1997-1998)

E' stato articolato in tre fasi:

Fase 1 - Sostegno alla sperimentazione

Si tratta di uno dei due momenti chiave del modello proposto in Polaris: terminata la fase di aggiornamento dei docenti (vedi corso in rete "Telematica & Didattica" - T&D'96), l'azione dei tutor è proseguita sottoforma di assistenza a distanza dei neo-formati durante il trasferimento delle loro conoscenze nella didattica in classe. La comunicazione fra docenti e tutor è avvenuta attraverso la stessa infrastruttura utilizzata per la conduzione della fase formativa in servizio.

Fase 2 - Conduzione di ulteriori tre corsi tematici paralleli (CGAR'97)

I tre corsi in oggetto, condotti con il medesimo approccio metodologico, ma di differente contenuto disciplinare, hanno coinvolto attivamente i tutor già formati in Polaris (corso TIR'96) e non ancora impegnati in azioni di tutoring in rete. Nello specifico, i tre interventi formativi sono stati indirizzati ad altrettanti gruppi di 25 docenti (equamente distribuiti sul territorio nazionale) e hanno fatto riferimento a tre diverse aree disciplinari: Lettere, Lingua Straniera e Matematica. I corsi hanno avuto come obiettivo primario l'acquisizione, da parte dei docenti, di conoscenze e abilità riguardo il coordinamento e la gestione di attività in rete (CGAR) con esplicito riferimento alla propria area disciplinare.

Fase 3 - Definizione di protocolli per la valutazione formativa degli interventi in rete basati sul modello Polaris

Il particolare tipo di azione formativa proposta dal modello Polaris necessita di altrettante specifiche procedure di valutazione qualitativo-quantitativa. Nello specifico è emersa chiaramente l'esigenza di definire semplici ed efficaci strumenti di valutazione formativa da proporre ai "tutor in rete" a supporto delle loro azioni di monitoraggio in itinere delle attività corsuali. Gli strumenti e le procedure individuate si basano sull'adattamento di protocolli e tecniche standard di analisi delle dinamiche e dei contenuti della comunicazione telematica, protocolli già sperimentati in differenti contesti (azioni formative in presenza) ma che hanno necessitato di una rivisitazione alla luce del modello di formazione a distanza proposto in Polaris.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre 2016