La generazione della rabbia

Quante volte ci succede di soffrire in delle situazioni a causa degli altri ?

Abbiamo imparato ad indagare su questo fenomeno, a come si origina, a come riconoscerlo, a come evitarlo ?

Avete notato che la nostra attenzione osserva gli altri e non noi stessi......

Noi abbiamo l 'abitudine di cambiare continuamente l'immagine degli altri,

in base a come si comportano, e non per quello che sono nella loro complessità..

Crediamo troppo alle apparenze del momento.

Godiamo o soffriamo in base alle lodi o alle offese che ci mostrano.

Così, crediamo di essere persone oggettive nelle noste opinioni, e quì ci freghiamo...

...da questo momento cominciamo ad essere prevenuti e rafforziamo il pregiudizio,

alimentando il fuoco dell'afflizione.

Dopo di che, come se non bastasse, cominciamo a diffondere l' "opinione\impressione" che abbiamo di una certa persona a coloro che conosciamo e.... conseguentemente....... creiamo intorno a Noi un terreno minato,

che inevitabilmente attiverà e rinforzerà le afflizioni e le critiche in cui crediamo.

Ecco come generiamo la rabbia.

Di conseguenza ci dimentichiamo del lavoro su di noi, della capacità di essere altruistici,

ma anzi rafforziamo l'egoismo e diventiamo nocivi per gli altri.

Ci tormentiamo continuamente e aggiungiamo altra sofferenza a quella normalmente esistente.

Ci togliamo il potere di reagire,

la capacità di essere operativi e benefici diventa impossibile ,

la vita diventa sempre più infelice.

I primi sintomi del nostro malessere solitamente si esprimono così:

-non riuscirò mai a realizzare i miei desideri !

- gli altri mi rendono infelice la vita !

Questa visione dovrebbe farci capire che :

... non siamo in grado di non nuocerci...

e quindi non possiamo non nuocere agli altri !

Beh, sicuramente già faremo un buon lavoro

se imparassimo a disattivare il nuocere verso l'altro,

a non creare problemi..... ad aiutare.

... questa è un'altra storia.

Potremo cominciare a chiederci cosa viviamo nelle relazioni con gli altri:

- aiutando quella persona,ci guadagno qualcosa ?

- cosa mi fà muovere per aiutare quella persona ?

- cosa ha effettivamente bisogno la persona che ho davanti ?

- voglio veramente aiutarla o mi muove qualche interesse personale ?

- stò attivando qualcosa di nocivo o molesto nell'altra persona ?

-forse stò usando una forma del mentire, che si camuffa perfino a me stesso ?

- e se io fossi collegato, dipendente da come vivono gli altri, a come stanno, farei la stessa cosa ?

DOVREMO FARE ATTENZIONE DI NON CERCARE DI NUTRIRE IL NOSTRO EGO

ATTRAVERSO L'AIUTARE GLI ALTRI.