Post date: Feb 20, 2013 11:50:27 PM
Il piano generale del traffico avviato nel 2012 sotto la reggenza del commissario Chiodi prospettava ancora, in alcuni suoi dettagli, una valutazione della viabilità considerata con l'occhio del cittadino residente e dell'utente dei servizi comunali. Lasciava spazio ad un mezzo di trasporto pubblico su corsia riservata transitante per le strade cittadine, non escludendo la forma del mezzo elettrico su rotaia. Certamente considerando altri particolari e impostazioni sorgono dei dubbi e per questo il comitato DifendiamoArese ha prodotto delle osservazioni (link) per migliorare la fruibilità dei trasporti pubblici e privati ma anche la qualità di vita complessiva di chi non percorre le strade cittadine bensì vi si affaccia con la propria residenza. Tali osservazioni, alcune elencate qui sotto, sono state respinte, sebbene alcune fossero veramente semplici e forse con risparmio di costi complessivi di progetto.
Quello che invece è successo nello scorso dicembre è un peggioramento drastico e immotivato del modo di pensare una viabilità urbana. Gli uffici comunali sotto la reggenza del commissario Pavone hanno incaricato lo studio tecnico PIM, già autore del piano, per uno "Studio di fattibilità per la realizzazione e l'attuazione di un servizio di trasporto pubblico tra Arese e le stazioni Rho-Fiera". Con una incomprensibile deviazione dall'incarico viene partorito un progetto di "interventi sul sistema viario di attraversamento" per il traffico esterno. Si è passati da una visione, pur obsoleta, di una viabilità per i cittadini ad una visione succube al futuro centro commerciale che in un futuro non certo sorgerà a nord di Arese. Si adducono motivazioni legate alla mancanza di nuove strade (la tangenzialina) ma si perde di vista che nessuna nuova strada è necessaria. Il punto di accesso al centro commerciale principale per i suoi clienti (di passaggio, come per ammissione della stessa proprietà al 50%) sarà il nuovo casello autostradale a 100 metri dall'immobile. La ex-SS.Varesina con la sua nuova variante continuerà a fare il suo compito così come la S.P. 119. Le restanti strade di Arese devono servire ai suoi abitanti per accedere alle proprie case; già molti comuni, Lainate è un esempio, hanno strutturato con sensi unici e circolazione forzata le proprie strade. Ad Arese si è sta perdendo l'ennesima occasione di avere una progettualità moderna, di stampo europeo che prevede l'uso delle strade urbane da parte degli abitanti.
Non è difficile notare che la delibera commissariale 22 del 29/1/2013 di approvazione del progetto preliminare è un segno di voler affrettarsi su decisioni che urgenti non sono. Fino a che il centro commerciale non nascerà (se e quando) vi sarà tempo di prepararsi. Adesso non c'è fretta e tra tre mesi un consiglio comunale eletto potrà dibattere sui progetti proposti da un'amministrazione eletta.
Però il progetto proposto può però essere facilmente modificato per tornare ad essere a servizio degli abitanti;
è importante però che non venga attuato prima delle elezioni!
Alcune delle osservazione al piano del traffico aprile 2012