TEMA DEL RITIRO
Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. (1Giovanni 4, 16)
Catechesi di Giuseppe Viola (membro del Comitato Regionale RnS)
Il Creato è il supporto della vita
Il Creato è il supporto della vita, realizzato da Dio in vista della creazione dell'Uomo. Ancor prima di creare l'Uomo, che è la massima espressione esistente della somiglianza con Lui, Egli ha preparato con infinita sapienza ed infinito amore l'Universo, che è lo 'scrigno' dove poi voleva porre la sua creatura più preziosa. Tutta la Creazione è stata realizzata per mezzo di Cristo e senza di Lui non è stato fatto nulla, perché Egli è la Vita.
Le leggi che regolano l'intero Universo ed il nostro mondo sono state stabilite in principio in vista del nostro bene e della nostra salvezza. Adamo ed Eva, che rappresentano il principio dell'Umanità creata, ricevono un corpo con il quale sono in grado di incontrarsi direttamente con Dio e di ascoltarne la voce; nello stesso tempo sono liberi e capaci di autodeterminazione. Proprio un virtù di tale prerogativa, essi hanno avuto la facoltà di accogliere liberamente ciò che l'antico Nemico suggeriva loro per ingannarli ed indurli a guastare il loro rapporto con Dio, con sé stessi, tra loro e con l'intera Creazione. Il loro peccato li separa da Dio e li rende più deboli e vulnerabili all'azione del diavolo. Con tale atto essi consentono al Maligno di entrare nella loro vita e nel loro mondo e di portarvi la morte e l'alterazione dell' equilibrio del Creato.
Quale rimedio a questa scelta disastrosa delle sue creature poteva predisporre Dio, Padre di infinita misericordia, senza interferire con la loro volontà? Lui che per sua scelta ci ha fatto simili a sé stesso, capaci di avere una nostra coscienza ed una nostra volontà e perciò liberi, non avrebbe mai fatto violenza al nostro libero arbitrio. Egli, perciò decide di inviare sulla Terra il Figlio (la seconda Persona della SS. Trinità): Gesù Cristo, per redimere l'Umanità e per salvarla dall'inganno del Nemico, quindi dal peccato e dalla morte eterna. Ma non lo fa subito, affinché il suo intervento non risulti condizionante per le sue creature e le privi del libero arbitrio. Egli viene solo quando gli uomini hanno preso ognuno la sua strada ed ogni popolo ha costruito liberamente una sua religione. Egli viene a rivelare la Verità, affinché il mondo abbia finalmente la possibilità di accogliere la luce di Dio e possa riceverla volontariamente, accettando la propria storia e costruendo in base ad essa un nuovo cammino di salvezza per mezzo di Gesù Cristo, nella sua Parola. Egli viene a rivelare la misericordia del Padre ed a pagare per tutti i nostri peccati, offrendosi a noi come via di salvezza.
La nostra storia personale, allora, non è staccata dalla storia dell'Umanità, che è anche la storia della Salvezza; perché Dio è il principio da cui scaturisce la storia stessa ed egli entra in essa incarnandosi in Maria, per immettersi nelle vicende dell'intera Umanità ed in quelle personali di ciascuno. Tutti interagiamo anche sotto la spinta delle leggi fisiche che regolano il mondo e che ci inducono anche all'operosità: chi per costruire secondo il Regno di Dio, chi per demolirlo. Tutti abbiamo fame: c'è chi lavora per mangiare e c'è chi invece sfrutta il lavoro degli altri per accaparrarsi da vivere; chi lavora per servire ed avere un giusto compenso e chi si serve del suo lavoro come mezzo per esercitare un potere sugli altri. Tutti soffriamo: c'è chi fa tesoro della sofferenza e la trasforma in cammino di santità e c'è chi non ne comprende il valore e perviene alla disperazione, perdendo la lucidità nel vivere e la pace interiore. Ma tutti siamo accolti da questo Creato che ci permette di vivere la nostra esistenza e che, se siamo attenti, ci parla di Dio!
Questo Creato merita perciò accettazione e rispetto, ben sapendo che la sapienza di Dio supera infinitamente la nostra e che Egli agisce solo in vista del nostro bene.
Potresti vivere senza le piante e gli animali? Hai rispetto ed amore per Creato nelle tue attività quotidiane?
Potresti realizzare pienamente la tua esistenza senza gli altri? Pensi che Dio sia presente nel suo Creato, nella storia del mondo ed in quella tua? Ti chiedi dove è Dio quando accadono fatti che ti generano dispiacere e sofferenza?
Le leggi fisiche contribuiscono a rivelare la nostra identità e la nostra destinazione.
L'Uomo ha bisogno del Creato che è stato fatto per lui da Dio. Esso con le sue leggi offre anche una pista di riflessione per gettare luce sull'origine e sul senso della vita e per definire molti tratti della propria identità. Sembra ormai certo, infatti che l'Universo 'invecchi' e che sia destinato (nel corso di miliardi di anni) ad un' irrimediabile disgregazione e distruzione. Ciò ci dice che esso non è eterno e che ha subito nel tempo un processo evolutivo. Un siffatto processo evolutivo, allora, presuppone un'origine assoluta e prevede una fine. Un'evoluzione fisica che prevede una nascita ci induce a dedurre un'azione creatrice, un atto di una Volontà superiore che è all'origine della materia e della vita ed è stato compiuto da parte di un Essere superiore, che è Dio.
Questa riflessione logica ci porta inevitabilmente ad interrogarci con serietà sul senso della nostra esistenza e di quella degli altri, sul rapporto che abbiamo con essi e con le cose, con gli animali e con tutto il mondo che ci circonda. Si apre così una pista che ci porta anche alla ricerca di Dio tutti coloro che la percorrono senza preconcetti.
Le leggi fisiche, poi, ci inducono a lavorare, in primo luogo per la sopravvivenza. In primo luogo per il benessere del corpo, che richiede un continuo procurare cibo per sé stessi e per quelli che ci sono affidati(basti pensare, per esempio, che solo per mantenersi caldo, il corpo brucia energia che attinge dagli alimenti). Procurare cibo per gli altri è sicuramente un atto d'amore.
È scritto in noi un'attrazione tra i due sessi che spinge l'uomo e la donna ad incontrarsi e ad avere un rapporto stabile; e, quando ciò avviene con adeguata maturità, essi avvertono un forte desiderio di avere dei figli (sotto la spinta della somiglianza a Dio che è il Creatore). Così nascono le famiglie che sono luoghi di accoglienza e di amore per eccellenza.
Bastano queste poche e semplici considerazioni per renderci conto che le leggi scritte in noi ed in tutta l'opera di Dio ci aiutano a rivelarci a noi stessi.
Le leggi del Creato allora inducono davvero in noi una riflessione seria, ci chiamano all'operosità ed rivelano, oltre che i nostri limiti, anche la nostra origine e la nostra destinazione.
Deduciamo, allora, facilmente che l'Uomo è creatura di Dio e non può illudersi di essere altro senza mentire a sé stesso ed ai propri simili e che il suo vero bene, la sua vera realizzazione presuppone l'accettazione della sua identità, che gli rivela anche la sua destinazione. Accettare sé stessi allora significa scoprire la propria somiglianza con Dio, impressa da Lui in noi, e viveri a riappropriandosi della dignità e della libertà che Egli ci ha donato.
Accettare sé stessi equivale quindi ad accogliere il dono della bella identità abbiamo ricevuto, la cui progressiva conoscenza e maturazione ci conduce a scoprire la nostra chiamata, che diventa la missione attraverso la quale realizziamo la nostra esistenza.
Accettare sé stessi, infine, mette al riparo dal deturpare, nullificare o banalizzare l'opera di Dio, che ci ha fatti perché avessimo la vita vera (non una vita fasulla, vuota ed infelice) e l'avessimo in abbondanza.
Accetti la limitatezza del tuo corpo e delle tue capacità? Come vivi la fatica quotidiana?
Completato lo sviluppo fisico, si comincia ad invecchiare: ti compiaci del tempo che passa, o ti disturbano i segni del tempo sul tuo corpo?
Tutti siamo destinati a morire nella sofferenza: che senso ha per te la morte? Credi davvero alle risposte che ti stai dando? Tutte queste considerazioni ti rivelano la tua identità? Ti riconducono a Dio? Come?
Identità e dimensione tripartita dell'Uomo
Dio creò l'Uomo, donandogli un'unica identità, ma con dimensione tripartita: corpo, mente e spirito. Attraverso queste dimensioni egli può percepire ed elaborare informazioni attinenti al mondo esteriore ed a quello interiore; ma la parte più importante è quella spirituale, che è la vera somiglianza con Dio e che, per questo, è eterna! (Dio, infatti, è spirito). Dunque, l'uomo è una creatura spirituale e la vita nello spirito deve essere per lui la sorgente di ogni altra attività, se vuole veramente essere sé stesso. Urge, allora, che ognuno di noi riveda l'idea che ha di sé e prenda coscienza del vero fondamento della sua identità: il suo spirito; egli infatti, vive alla presenza di Dio Trinità, che abita in ciascuno di noi ed attinge dallo Spirito Santo l'acqua della vita, cioè tutte le ispirazioni, le illuminazioni e tutto l'amore per realizzare la nostra esistenza sul modello di Cristo.
La mente ed il corpo, pur contribuendo a formare la nostra identità, sono funzionali al nostro spirito; sono come mezzi attraverso cui egli si esprime e realizza la vita. Dunque, la mente ed il corpo devono essere 'sottomessi' allo spirito. Se accadesse il contrario e quest'ultimo dovesse essere condizionato prevalentemente dalle sollecitazioni del corpo e della mente, che sono dimensioni materiali e temporanee, si scadrebbe' nel materialismo e, di conseguenza, nell'impossibilità di ascoltare la voce di Dio che parla al nostro spirito.
Risulta ovvio, allora, che si è veri credenti se si ha piena coscienza della propria identità spirituale e si imposta su questo dato di fatto la propria esistenza. Nei credenti non c'è posto per una visione materialistica di sé stessi, che prospetta l'aspetto del corpo e le capacità della mente come vero ed unico mezzo di realizzazione della vita e che, di conseguenza, ne falsifica il senso.
Che idea hai avuto sinora di te stesso? Hai preso coscienza della tua dimensione tripartita? Quali cambiamenti ritieni di dover apportare al tuo modo di impostare la tua esistenza, al tuo modo di pensare e di organizzare il tuo tempo, al tuo modo di rei azionarti con Dio e con gli altri?
Il tuo corpo è tempio dello Spirito Santo
Il corpo è dono di Dio e va curato con amore perché fa parte di te ed anche per rispetto a Colui che te lo ha donato. Come lo sposo e la sposa vanno a vivere nella stessa casa che diventa il luogo principale della realizzazione concreta del loro amore, così Dio Trinità ti ha donato un corpo dove abitate insieme per realizzare concretamente
l'amore tra Lui e te.
Il Padre ed il Figlio si amano infinitamente ed il loro legame d'amore è lo Spirito Santo. Il loro infinito desiderio è che anche tu ti lasci inserire in questa dinamica d'amore, accogliendo il dono dello Spirito Santo, che è l'Amore. Egli è la terza Persona della SS. Trinità e nel Credo diciamo che Egli è Signore e dà la vita: dunque la vita vera è dono dello Spirito Santo.
Il corpo allora non riveste il significato riduttivo che di solito gli attribuiamo! Non il suo aspetto né la sua salute, né la sua cura sono gli obiettivi principali della nostra vita! Non è così importante essere grassi, magri, alti, bassi, belli, brutti, maschi o femmine, sani o malati, ma ciò che veramente conta è che il tuo corpo è prima di tutto il tempio dell'incontro tra il tuo spirito e Dio Trinità, che ti ama e vive con te nella tua intimità. Inoltre, esso media tra la mente ed il mondo esterno ed è perciò anche lo strumento della realizzazione concreta. Ti permette, infatti, di trasferire quello che vivi nel tuo mondo interiore agli altri attraverso la parola ed i gesti; ti consente di esprimere emozioni e sentimenti e ti permette di agire e di realizzare opere che contribuiscono alla tua salvezza ed a quella degli altri, od opere di perdizione.
Da sempre, ma particolarmente ai nostri giorni, si è avuta del corpo una visione distorta, utilitaristica, imprecisa.
Alla luce della Parola di Dio ed in virtù delle riflessioni fatte, siamo chiamati a rivestire l'idea che abbiamo del nostro corpo di una dignità nuova: quella donatagli da Dio ed a comportarci di conseguenza.
Accetti il tuo corpo cosi come è? È forte il bisogno che senti di farlo apparire più bello ricorrendo a cure particolari, palestre, centri di benessere, trucchi, vestiti appariscenti? Ti capita di mettere in evidenza con malizia alcuni aspetti della tua fisicità? Quanto il tuo corpo è strumento dello Spirito Santo? (esprimi un voto da l a l0)
La mente: luogo di mediazione e di rielaborazione
La mente lo strumento di mediazione tra lo spirito ed il corpo. Essa è la sede della memoria e della rielaborazione delle informazioni. In essa non rimangono memorizzati solo i pensieri, ma anche le esperienze, le immagini e tutto ciò che riguarda il mondo dei sensi, anche in forma non del tutto cosciente. La mente è anche capace di concepire e di percepire i sentimenti, ma l'aspetto più importante è che essa è capace di recepire le istanze e le sollecitazioni del nostro spirito e di interagire con esso. La mente è anche sede della selezione e della decisione. Essa elabora dei criteri di ragionamento ed attraverso di essi interpreta la realtà. Tali criteri sono spesso il risultato anche dell'esperienza altrui e di regole formali o morali imposte dall'esterno. Essi contribuiscono ad orientare la volontà, ma spesso, di fatto, la costringono ad assoggettarsi ad essi. Perciò, la mente, pur essendo il luogo dove si esprime la volontà, elabora decisioni che non sempre scaturiscono dal nostro spirito, per azione dello Spirito Santo. Anzi, facilmente succede il contrario. La mente, allora, nonostante tutte le sue importantissime qualità e funzioni non può essere confusa con l'identità personale (tra l'altro, anche essa è parte del mondo della materia e si dissolve con la morte del corpo). Non è cosi importante, allora, avere una mente acuta, ma ciò che è veramente decisivo per la nostra esistenza e per la nostra salvezza è che essa ubbidisca alle esigenze dello spirito. Una mente troppo piena di criteri umani, ha serie difficoltà a recepire le esigenze dello spirito e finisce inevitabilmente per diventare insensibile alle sue sollecitazioni. Una mente cosi fatta si abitua a recepire le esigenze del 'mondo' e finisce irrimediabilmente con il mortificare le esigenze del proprio spirito, che può anche arrivare a corrompere.
L'espressione della tua identità interiore è rivelata dai tuoi pensieri e dai tuoi criteri di ragionamento. Esamini i tuoi pensieri? Selezioni quelli su cui ti puoi soffermare? Metti in discussione i tuoi criteri di ragionamento? Li confronti con il Vangelo? Sono tutte lecite le tue passioni?
Lo spirito: vera ed eterna identità, capace di stare al cospetto di Dio
Il corpo muore e con esso muore anche la niente. Chi sopravvive ad entrambi è lo spirito, che creato ad immagine di Dio, è eterno. Esso è la vera radice, la vera sorgente della nostra identità ed è stato creato simile a Dio, di cui sente desiderio smisurato e bisogno di incontrarlo continuamente per sentirne l'amore e per percepire la propria identità attraverso la contemplazione di quella di Dio.
Il nostro spirito non è fatto per le leggi del 'mondo', ma può corrompersi ed assoggettarsi ad esse. In tal caso egli perde di vista la propria identità, rimane vittima della logica del mondo e diventa sempre più insensibile alla voce di Dio. Da sorgente di vita si trasforma in sorgente di peccato, perché accoglie ciò che allontana da Dio e, perciò, anche dai fratelli. Non è difficile, infatti, che con la mente magari diciamo di avere Dio per padre, ma con i fatti non lo riconosciamo come tale; diciamo di ascoltare la Parola di Dio, ma in effetti la udiamo soltanto, senza che essa ci tocchi interiormente e ci coinvolga.
La nostra storia e la nostra situazione personale attuale sono frutto anche di ciò che noi abbiamo fatto di noi stessi. Gesù Cristo è venuto nel mondo per redimerei dalle menzogne seminate dal Maligno ed accolte da noi e ha pagato sulla Croce per tutti i nostri peccati. È tempo che prendiamo veramente coscienza di quale sia il nostro vero bene e che accogliamo il Vangelo della salvezza nella nostra vita in modo radicale. Incominciamo allora a prendere coscienza della nostra situazione attuale e rivolgiamo gli occhi a Dio; insieme a Lui intraprendiamo un cammino di conversione più profonda che ci porti a comprendere e ad accettare pienamente la nostra storia personale e le ragioni per cui si è determinata la nostra situazione attuale: tutto concorre al bene per coloro che amano Dio. Assumiamo la nostra identità attuale come punto di partenza per un rinnovamento nello spirito, guidati dallo Spirito Santo, che ci conduca, per i meriti di Cristo ed attraverso il suo Vangelo, ad una accettazione piena ed attiva del nostro vissuto e di quello altrui e ad una guarigione completa in tutte le dimensioni.
Ascolti abitualmente la voce della tua coscienza? Riesci a percepire in te la presenza di Dio Trinità? Sai far tacere la mente ed il corpo per ascoltare la voce dello Spirito Santo che si rivela al tuo spirito? Ritieni che tutte le esperienze di vita che ti hanno formato e ti hanno portato ad assumere la tua identità attuale siano state utili? Accetti la tua identità attuale? Sei disposto a modificare l'idea che hai di te stesso? Desideri diventare una creatura spirituale (secondo la definizione data sopra) per essere un uomo od una donna di Dio?
Alcuni brani per la riflessione:
Genesi 1, 26-27; Romani 1, 20; Romani 8, 19; Romani 8, 22; Romani 12, 1-2; 1Corinzi 3, 9-16; 1Corinzi 6, 19-20; Efesini 4, 17-18; Efesini l, 4; 1Tessalonicesi 5, 23; Ebrei 9, 11; Matteo 6,25-34; Giovanni l, 1-5.
Genesi 1:26-27 E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Romani 1:20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;
Romani 8:19 La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio;
Romani 8:22 Sappiamo bene infatti che tutta lo creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto;
Romani 12:1-2 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi al/a mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Efesini 4:17-18 Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente, accecati nei loro pensieri, estranei" al/a vita di Dio a causa dell'ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore.
Efesini 1:4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
l Corinzi 6:19-20 O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
Ebrei 9:11 Cristo invece, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione,
1 Tessalonicesi 5:23 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per lo venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
1 Corinzi 3:9-16 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete ti campo di Dio, l'edificio di Dio. Secondo lo grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: lo farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà lo qualità dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito: tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco. Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
Matteo 6:25-34 Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; lo vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta lo sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste cosi l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta lo sua pena.
Giovanni 1:1-5 In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era lo vita e lo vita era lo luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.