P. Matteo:
Generalmente le forme assembleari che investono il profeta e lo investono nella mente e nel corpo con gli effetti che possono prodursi d'illuminazione, di animazione, di scuotimento prendono queste forme:
una forma mentale, cioè viene comunicato al profeta il messaggio. Alle volte il messaggio è dettato, alle volte, invece, c'è il messaggio a pensiero, il profeta attorno a quel pensiero crea la forma più adatta, secondo la sua mentalità, la sua formazione, ma sempre sotto l'azione dello Spirito, per cui c'è il concorso umano nel presentare il messaggio ricevuto, alle volte è un dettato, alle volte, invece, un pensiero, il seme della profezia attorno a cui il profeta ricava la forma da trasmettere, l'oracolo, per esempio, sempre sotto l'azione dello Spirito. Noi lo chiamiamo oracolo ed è bello, è la forma più alta della profezia.
Poi c'è una forma che noi chiamiamo numerico biblica che è molto diffusa in Sicilia ed è proprio in Sicilia che fiorisce, lo troviamo, saltuariamente, altrove, però è una forma proprio nostra, diffusa proprio in Sicilia e che tanti ci invidiano. La troviamo in tante, tante persone, nasce, così, spontaneamente cioè la citazione biblica. Qui bisogna stare attenti, quando, noi, portiamo in assemblea ( questo è un asterisco pastorale) una profezia si suppone che ci sia una rivelazione biblica. Non deve succedere che noi leggiamo la Bibbia : ah questo passo mi piace e lo propongo oppure apro la Bibbia , ah buono questo messaggio, lo propongo, no! Quando si porta un messaggio si suppone una rivelazione da parte di DIO. DIO mi ha rivelato questo, attraverso le forme, i versi della profezia numerica che può essere o per locuzione interrare o per locuzione auricolare oppure per forma visiva. Il profeta vede i numeri, - Geremia 1,10- oppure sente una locuzione interiore-Geremia 1,10- oppure sente una parola auricolare - Geremia 1,10-. Sono le tre forme usuali attraverso cui DIO comunica il suo messaggio. E' la profezia dei poveri, perché dei poveri? Perché quelli che non sono capaci di elaborare una profezia, di ricevere un messaggio, di dare una forma al messaggio vengono aiutati da Dio attraverso un messaggio già giacente nella scritturalo comunica il messaggio che già è bell'è formato dando il numero dell'indicazione biblica. È la profezia dei poveri, poi vedremo i pericoli della profezia numerica.
Ci può essere una profezia visiva, attraverso un'immagine, una visione. Abbiamo letto il testo di Gioele il testo di Giobbe, una visione che ha bisogno di un interpretazione, ma anche quella è profezia oppure un sogno profetico che ha bisogno di interpretazione, in entrambi i casi si tratta di vera profezia perché è alla base della scrittura Dio parla nel sogno, parla delle visioni notturne: i vostri vecchi faranno sogni e i vostri giovani avranno delle visioni. Però attenti ai visionari, attenti ai sognatori, qui la visione o il sogno ha delle caratteristiche proprie, ecco perché la visione che può venire in assemblea deve essere interpretata o comunque sottoposta a discernimento, ecco che il sogno che può venire, anche in assemblea, in un momento, deve essere sottoposto a interpretazione e a discernimento, comunque è una forma in cui si presenta la profezia.
C'è una profezia verbale, è il discorso ,il discorso profetico o la preghiera profetica. È diverso dalla esortazione comune, qui interviene la profezia. Il discorso può essere sapienziale, col dono della Sapienza, ci può essere un discorso col dono della Scienza, quando si scoprono i fatti umani nascosti. Può essere invece, un'esortazione che noi diamo, però qui c'è la profezia, Dio che esorta il popolo, è diversa dall'esortazione comune e scuote, produce effetti particolari. Poi abbiamo un'altra forma che è operativa, cioè attraverso le azioni. Ricordate Anania, nel Vecchio Testamento, ricordate Isaia che va nudo, con di dietro aperto, ricordate Ezechiele che fa i bagagli e parte," oggi faccio morire la gioia la letizia dai tuoi occhi" e la moglie muore, "però tu non fare lutto" e se ne andò in piazza "Come non fai lutto per tua moglie" "DIO così mi ha comandato". Prende il bagaglio fa un foro nel muro come chi dovesse partire, "Partiranno gli israeliti di qui come tu stai partendo", ecco, sono le azioni profetiche. Anche nel Nuovo Testamento Agabo fa un gesto profetico " di chi è questa cintura?" "Quell'uomo a cui appartiene questa cintura andrà a Gerusalemme e sarà condannato" la cintura è di Paolo. I fratelli dicono non andare, non andare, ma Paolo dice "io andrò ugualmente" e così fu, ecco sono azioni profetiche. Tutte queste forme sono valide, la più nobile è l'oracolo, la forma di oracolo. Sono i grandi profeti nel Vecchio Testamento che sono uomini di DIO ricevono il messaggio di DIO e danno la forma a questo messaggio. Isaia darà una sua forma, Geremia darà una sua forma, Ezechiele darà una sua forma, sono i grandi profeti, uomini di DIO che conoscono i pensieri di DIO. Dice il profeta Amos: " DIO fa qualcosa senza rivelarlo ai suoi profeti?", per cui questi uomini sono in comunione con DIO.
Vediamo, innanzitutto, la profezia residenziale e la profezia occasionale.
Dio può scegliere persone nelle quali deposita la Sua Parola, o meglio crea quei presupposti recettivi per cui la Parola di DIO scende, viene percepita e viene così ritrasmessa. Sono strumenti di DIO, beato quel gruppo che ha un profeta dove la profezia è residenziale. I grandi profeti residenziali, nel Vecchio testamento sono noti così Amos, Osea, così Isaia, Geremia, sono i veri profeti. Nei nostri gruppi ci sono profeti che possiamo considerare ministeriali, più che profeti dove c'è la profezia residenziale, hanno questo dono per cui esercitano questo ministero. Dio li usa frequentemente, hanno dei pericoli, come vedremo.ma ci sono dei profeti occasionali, anche nel Vecchio Testamento, nelle scritture troviamo profeti occasionali. 2 Crn 15, non si sa cosa fare, Dio suscita un uomo in mezzo all'assemblea, il quale dice: fate così e così, è lo Spirito di DIO che investe quest'uomo. Ricordate Daniele, quando Susanna viene condotta alla lapidazione, lo Spirito di DIO investe Daniele, il quale dice: io sono puro dal sangue innocente ritornate in giudizio e giudico io. È qui lo Spirito del Signore che investe. Anche nelle nostre assemblee ci possono essere profeti occasionali e la profezia può toccare chiunque, può toccare un bambino, una bambina, uno che non ha mai profetato, ecco perché bisogna che stiamo attenti alla profezia. Perché può Dio parlare attraverso la bocca dell'ultimo, non necessariamente attraverso il profeta ministeriale. Chi presiede la preghiera deve avere il discernimento e dire : questa è profezia e , in genere, l'assemblea, quando riceve una profezia ha il fenomeno della risonanza, si scuote ed ha la percezione che il Signore ha parlato.
LA PROFEZIA (APPUNTI G.)
0 Quello del profeta è partecipazione al Ministero profetico di Cristo...attraverso il Sacr. del Battesimo.
1 Scopo della profezia: l'edificazione della comunità.
2 Modalità: sottomissione, umiltà, ordine.
3 Effetti: il frutto dello Spirito (amore, pace, gioia...).
Tutti partecipiamo della profezia di Cristo, in qualità di battezzati, tutti possiamo ricordare, annunciare, esortare con la Parola di Dio, ma solo alcuni sono usati dallo Spirito Santo per dare un messaggio profetico nel corso degli incontri di preghiera.
Ancora meno sono coloro che esercitano in tal senso un ministero di fatto come profeti stabili di un gruppo. Questo dipende dalla libertà dello Spirito che dispensa i suoi doni e carismi come vuole.
Qualità del profeta:
Non si richiede che sia un uomo o una donna perfetti dal punto di vista spirituale, alcune doti dovrebbero però esserci:
doti umane di equilibrio:
non facili entusiasmi; non eccessivamente emotivo; non portato ad esaltarsi.
Doti di libertà intcriore: non lasciarsi condizionare dalla popolarità o dall'impopolarità, dal timore di scontentare qualcuno con ciò che si dice.
Doti spirituali:
Essere uomo/donna di Dio (uomo/donna di preghiera.capace di far penitenza, masticatore della Parola di Dio, assiduo all'Eucaristia.
Essere fedele nel trasmettere la Parola in profezia, il cui contenuto: deve concordare con la Scrittura con l'insegnamento della Chiesa
perché lo Spirito che ha ispirato le Scritture è lo stesso che guida la Chiesa ed è lo stesso che guida il profeta: dunque non può esservi contraddizione.
Il contenuto della profezia:
deve incoraggiare, esortare, invitare a conversione, aprire alla speranza.
Quando invece la profezia scoraggia, deprime, produce smarrimento e disagio non è autentica: Dio può anche ammonire e rimproverare la comunità, ma non umilia e sempre insieme al rimprovero da anche la via della correzione e del rimedio.
Non tutti sono profeti, non tutti hanno l'apertura biblica, la profezia è sintetica, incisiva; troppa parola distoglie, confonde...non fa cogliere il messaggio che Dio vuoi far passare nella comunità.
Anche se rimprovera, la profezia non abbatte ma esorta, motiva, spinge ad una conversione.