CATERINA PICCINI

Pinocchio sotto scorta - acquaforte/acquatinta

CATERINA PICCINI

Caterina Piccini nata a Venezia nel 1946 dove vive e lavora.                                                    

Ha riscoperto la sua vocazione artistica, a lungo sopita, dopo aver concluso la sua attività lavorativa come dipendente in un’amministrazione pubblica.                                                                Ha studiato incisione presso la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia con i prof. Alessandra Angelini, Serena Conti, Mario Guadagnino, Bortolo Fantinato e Diana Ferrara dove tra le altre ha approfondito l’arte dell’iconografia.                                                                  Prima di arrivare nel 2017 al Centro Calcografico 3C di Mestre ha frequentato i corsi di calcografia alla Bottega del Tintoretto a Venezia.                                                                                           Anche se molto legata alla tecnica dell’acquatinta, che sente congeniale come mezzo espressivo, ha praticato le varie tecniche espressive della calcografia.

Le immagini da lei create hanno il fascino discreto della semplicità del reale, sono Istantanee di vita vera trasformate in icone della serenità, nel suo significato più ampio.                                                 Studio dei bozzetti accompagnatori e composizione artistica sono il segreto delle sue lastre che risultano sempre, nella loro semplice stesura, riflessi della sua anima e del suo spirito illuminatore.   Volti e sguardi intensi che trasmettono tutto quello che l’artista vuole comunicare, a volte scene di rappresentazione sacra o solo di scorci di paesaggi eterei.                                                              L’influenza dell’arte iconografica esce significativa in ogni suo lavoro calcografico, quale marchio di forte personalità artistica.

Ha tenutoquattro esposizioni personali di incisioni: nel 2014 a Saluzzo, nel 2013 a Mestre, nel 2009 a Mestre, nel 2006 a Venezia.                                                                                                               Ha partecipato ad esposizioni collettive curate dal Centro Calcografico 3C  compresa Nel segno di dante a Mogliano e Mirano oltre a diverse altre collettive a Venezia, Treviso, Motta di Livenza, Villanova di Camposampiero.

Nel suo libro pubblicato da Marcianum Press “Sguardi sull’invisibile” racconta l’itinerario iconografico delle sue opere evidenziando con differenti accentuazioni, su alcuni passi biblici che profondamente hanno fatto vibrare le corde della sua sensibilità di donna e di madre.

Due sue icone sono usualmente esposte nella Chiesa Parrocchiale di S. Luca Evangelista a Venezia.