Noi e i CORPI CONTEMPORANEI
B.MOTION DANZA
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INTERVISTA A
Jean Baptiste
intervista di Sofia Ave traduzione di Bianca Maroso
Cosa ti ha avvicinato alla danza?
Ho iniziato a danzare un po’ per caso in realtà; ballavo con i miei amici alle feste di compleanno e quando uscivo con loro. Quindi ho iniziato a danzare abbastanza tardi; e poi uno dei miei amici mi ha chiesto se mi andasse di danzare al Dance Globe e io ho risposto “Sì, perché no?”. Così ho accettato e ho iniziato a ballare nella scuola di danza della mia città natale, in Belgio.
Ho iniziato con l’hip hop e poi ho scoperto il contemporaneo, e me ne sono completamente innamorato, per la filosofia e la libertà che porta questo stile di danza. Per me è stato come scoprire un nuovo modo per esprimermi ed il mio corpo era diventato all’improvviso lo strumento per descrivere le mie emozioni e i miei pensieri.
Dunque avevo scoperto un nuovo canale di espressione, e questo è ciò che mi ha spinto a seguire e portare avanti la carriera di danzatore.
Come ti senti quando danzi?
Per me la danza è un modo per essere me stesso, per essere onesto, perché alle volte possiamo mentire con le parole, ma questo non succede mai con il corpo, che è così intuitivo e diretto nell'esprimere ciò che risiede nella mente e nell’anima. Quando danzo mi sento come se non ci fossero limiti a ciò che posso raggiungere, a ciò che posso realizzare, e a ciò che posso dire; e per me un altro aspetto meraviglioso della danza è che mi permette di entrare in contatto con le persone senza dover necessariamente parlare. La danza è un linguaggio universale, perché per esprimersi con il corpo non c’è bisogno di parole. Quando i bambini si muovono assieme, giocano, collaborano, non hanno bisogno di parlare, comunicano senza complessità; e così la danza è un modo per esprimersi senza complessità, nella maniera più pura e semplice.
Quando danzo mi sento potente e forte e allo stesso tempo vulnerabile, e mi piace potermi sentire così, perché la danza è anche una porta verso gli altri, e mi permette di mostrarmi anche fragile e “nudo”, perché in quei momenti sono completamente me stesso e senza impalcature e strutture esterne so che posso guardare negli occhi gli altri e stabilire una connessione profonda e vera.
Come ti poni di fronte ai limiti? Quali sono i limiti che hai dovuto affrontare con te stesso e con le altre persone?
Ciò che amo della danza è proprio che essa è senza limiti, e questa è anche un po’ la mia filosofia di vita: spingere sempre oltre il limite. Il corpo è molto intelligente, e se gli viene chiesto di andare oltre e fare di più, lui farà di più. Andando oltre i miei limiti e spingendomi all’estremo mi sento come un funambolo, che impara a stare in equilibrio e sfida le leggi della fisica per riuscire a restare in piedi e non cadere giù.
Per quanto riguarda il confronto con gli altri, sono una persona molto empatica e quando qualcuno sta affrontando un momento di difficoltà io mi sento molto vicino a lui e credo che questo mi renda ancora più vulnerabile, ma è importante essere aperti sia a dare che a ricevere emozioni, e quando ricevo emozioni da altre persone le sento profondamente in tutto il mio corpo, e questo mi permette di incorporare e interpretare il momento.
È molto importante avere anche un grande rispetto dei limiti degli altri, e alle volte mi piace sperimentare per capire fino a dove posso spingermi.
"In my opinion this experience helps you to connect to other people and to communicate with them even without having to talk, because that’s what we’re talking about, the body language. During these meetings we learnt how to use our body to communicate, to express our feelings and emotions.
What we’re doing may seem weird or a nonsense but once you finish the meeting, even if you have more questions than the ones you had before, you got to know many people and maybe by meeting them like this, you got to understand some of their emotions that they otherwise wouldn’t have said out loud."
di Sofia Pernechele
QUESTION 1 : IL LIMITE COME POSSIBILITÀ:
cos'e? come si presenta?
cosa comporta l'interazione con il diverso?
Ho imparato a non imbarazzarmi davanti agli altri ... ho imparato a sentirmi felice ...
Sto cercando di prendere qualcosa da tutto ciò che sto vedendo in questi giorni, scattando foto o fissando discorsi e parole sulla carta e ponendo nel cuore tutti quegli attimi spettacolari di connessione, relazione e confronto tra le persone, che siano tra artisti, professionisti ma anche persone comuni.
sto imparando ad attraversare alcuni dei miei limiti grazie a perfetti sconosciuti che mi hanno guardata negli occhi e portata a staccare la mente anche solo per qualche minuto e che mi hanno aiutata a lasciar perdere l'imbarazzo e la paura di essere giudicata.
grazie a queste esperienze che non avevo mai fatto sto riuscendo a liberarmi da qualcosa dentro di me e sto riuscendo a lasciarmi andare, scoprendo nuovi movimenti, suoni e sensazioni.
grazie alle esperienze altrui ho capito, ancora di più, che si può esprimere qualsiasi cosa senza aprire la bocca, far venire la pelle d'oca alle persone solo tramite movimenti e che grazie a questi molte persone si sentono meglio, un metodo per evadere dalle difficili realtà.
incontrando volti di persone sofferenti ho capito quanto il linguaggio del corpo e in generale il movimento abbia salvato molte persone, ce chi ritiene ciò una cura, mi è rimasta impressa una signora in particolare che ha definito il linguaggio del corpo una cosa GENIALE e PER TUTTI.
Eleonora Maffeis
Ho imparato l'importanza di uno sguardo che spesso parla più di mille parole.
I gesti, i movimenti, le espressioni trasmettono emozioni, comunicano stati d'animo…
Con la visione degli spettacoli di Dance Well mi sono resa conto dell'aiuto che una pratica artistica come la danza può dare alle persone affette da malattie come il Parkinson. I ballerini, nella loro semplicità e allo stesso tempo ricercatezza, sono riusciti a trasmettermi un sentimento positivo che non avevo mai provato; mi hanno fatto capire che la vita può essere bella anche se si ha una malattia o se si sta passando un brutto periodo. Ciò che conta è che a renderla migliore è sicuramente la gioia di stare insieme senza essere giudicati, ma accettati per quello che si è. Io in questi giorni mi sento così.
POSSIAMO ESSERE FELICI ANCHE SE ABBIAMO DEI LIMITI?
Irene Bellon
Spesso parlare dei propri sentimenti è difficile perché si ha paura di non essere compresi, si ha paura che quello che siamo davvero non piaccia agli altri e quindi si rimane in silenzio, anche se questo ci fa stare peggio.
In questi giorni però ho scoperto che gli occhi parlano ed è impossibile fraintenderli.
Parlano una lingua universale che tutti conoscono, anche se molti non lo sanno.
Se non si riesce a parlare con la bocca si può parlare con gli occhi.
Spesso ascoltare i problemi degli altri è difficile perché si ha paura di non riuscire a consolare e si pensa di poter solo peggiorare la situazione è quindi non si ascolta, anche se questo ci fa sentire in colpa e fa stare male le persone che volevano parlare con noi.
In questi giorni però ho capito che gli abbracci ascoltano e riescono a consolare anche senza aver bisogno di parlare con la bocca.
In questi giorni ho scoperto che questo è un linguaggio strano che inizialmente è difficile da utilizzare perché per parlare ed ascoltare in questo modo bisogna lasciarsi andare ma, quando si capisce come usarlo, ti può rendere felice .
Anna Predebon
19 agosto 2022
In my opinion this is an exciting experience because you meet a lot of people different from yourself and every time it's a new finding, far more interesting than staying at home, cut out of the world. The experiences than you can do while staying outside are fantastic, there are a lot of colors, voices and smells you can discover and you can meet new people that can give you new emotions. So, why would we stay in our limits when we can surpass them?
di Riccardo Nicolò Caberlin
QUESTION 2 : LIBERARE LA TUA VERA NATURA:
cosa ti spinge a tirar fuori ciò che sei?
cosa diventeresti se mutassi nella tua vera essenza?
20 agosto 2022
Chiara Frigo
sintesi di Eleonora Maffeis
chiara frigo, una coreografa, una performer ma soprattutto un artista, una persona che nella vita si dedica all'arte bensì venga da quello che è il mondo delle scienze, infatti laureata in biologia molecolare.
sostiene di essersi ribellata al modello
di "donna" che la società prevedeva fino a quelche anno fa e purtroppo ancora visto come giusto in diverse realtà.
la società ti dice, ti chiede di sposarti e avere famiglia e lavorare, avere un buon impiego e basta, solo questo doveva essere ciò che avrebbe impegnato le tue giornate, dice chiara.
ma lei non è mai stata A QUESTO GIOCO!
incita infatti ad andare contro con forza ma pur sempre nel rispetto e nell'ascolto, a chi ci priva di fare ciò che ci piace senza seguire lo schema che qualcuno ti impone di seguire se vuoi appunto brillare come una Stella, di luce propria e non di luce riflessa.
parla molto di quello che è il processo creativo, della creatività e dice che questa sia una vera e propria pratica, una cosa che va allenata ma di base è alla portata di tutti; dice inoltre che la creatività nasca da un sentimento non risolto, un inquietudine.
durante la difficile situazione di pandemia, dove si vedeva solo nero, buio, negatività, e dove molti artisti non hanno concluso nulla per mancanza di idee ed ispirazione, chiara ha tirarato fuori molta creatività infatti sostiene che la noia sia un fattore importante, un indice di confronto con i tuoi limiti, un momento intimo.
un consiglio che vuole darci è quello di praticare il silenzio e ascoltarsi oltre che per conoscersi ma soprattutto per andare contro a quel'iperproduttività che il mondo capitalista vuole perché è giusto vivere la libertà del tempo.
un altra cosa non da poco di qui ha partato e la sfera del GIUDIZIO, dice infatti di non sempre avere belle idee che magari non piacciono o semplicemente non ti soddisfano perché sai cosa puoi fare e vuoi invitarti a fare meglio.
dice che capita a volte fare errori, anzi a lei non piace questa parola preferisce usare esperienze, infatti crede sia bello sbagliare facendo anziche non fare.
la sua filosofia per questo è di lasciare il freno, spegnere la mente per un po, liberarti e salire in groppa al cavallo della creatività, un buon cavallo che ti porta in praterie sconosciute.
•riguardo la sua opera, la cosa fondamentale è incentrare l'attenzione sul suo soggetto, il merlo.
il merlo fin dallantica grecia è un portatore di cambiamento, la possibilità che ci diamo di andare oltre, di cambiare e di evolvere.
Si dice che quando Circe lanciava i suoi incantesimi le persone si tramutassero nella loro vera essenza.
subentrando quindi altri termini i quali: Mutazioni e metamorfosi ma a anche temi come le maschere e il fatto di calare per lasciare libera la propria natura e seguire il proprio istinto.
emozionata e tremante conclude l'intervista dicendo che ogni incontro artistico ha un significato e che è estremamente grata di essere in questo luogo (il festival a bassano) di incontri, "QUESTA È LA CELEBRAZIONE DELLA BELLEZZA"
Solo così potremo realizzare ciò che ci rende felici,
solo così riusciremo ad essere soddisfatti delle scelte che facciamo...
Chiara Frigo, l'ideatrice dello spettacolo Blackbird, mi ha insegnato che essere sé stessi è importante, ci fa sentire felici, ci rende liberi di dire le proprie opinioni e di vivere al meglio la nostra vita.
Il suo spettacolo mi ha fatto capire che per superare i limiti e i difetti bisogna saper togliere le proprie maschere e seguire noi stessi senza aver paura di essere giudicati perché, se le persone che ci stanno attorno ci vogliono veramente bene, allora ci accetteranno comunque. Solo così potremo realizzare ciò che ci rende felici ed essere soddisfatti delle scelte che facciamo.
Irene Bellon
QUESTION 3 : DIVENTARE ATTIVISTI:
Quali sono le cose importanti per diventare attivisti?
Che tipo di azioni siamo disposti a fare?
21 agosto 2022
Agniete LisicKinaite
intervista a cura di Anna Predebon
Domande per AGNIETE LISICKINAITE:
What was the inspiration behind your project?
Why did you decided to make people partecipate in your performance?
Why did you choose dance (BODY?) as tool of protest?
Bianca
I think that for do this performance you have to use a lot of courage, have you ever lost that? Have you ever have any second thoughts?
Anna
Secondo te per quali motivi/tematiche i giovani dovrebbero battersi? attraverso quali modalità?
Agata
PROGETTI EUROPEI & PARTNERS