Se l'acqua ride
Paolo Malaguti
I BBIO, II BBIO e II BMEC
I BBIO, II BBIO e II BMEC
Il 9 marzo 2022, gli alunni delle classi 1BBIO, 2BBIO e 2BMEC hanno partecipato all’incontro con Paolo Malaguti, autore del libro “Se l’acqua ride”. Gli studenti si sono preparati per mesi a questo evento, leggendo in classe il romanzo dello scrittore e cercando di cogliere le varie sfumature della narrazione. Durante l’incontro, i ragazzi hanno avuto la possibilità di sciogliere ogni dubbio e di soddisfare le proprie curiosità. Molte domande infatti sono state rivolte a Malaguti: dall'importanza del titolo al significato della copertina, dalla pratica del commercio fluviale al ruolo della Teresina, dalla scelta di scrivere dialoghi nel dialetto locale ai segreti dell’adolescente Ganbeto, protagonista del romanzo. E ancora, non sono mancati i riferimenti al Caronte di Dante, alla mitologia e al romanzo di formazione. Quindi, in un primo momento, il piacere della lettura ha messo in relazione lo studente con il testo, successivamente, anche con l’autore.
«A scuola abbiamo organizzato un incontro con Paolo Malaguti, scrittore del libro “Se l’acqua ride”, dice Fabrizio Tomasini, alunno della 2BMEC. Abbiamo conversato con lui a proposito di molte curiosità. In questo romanzo viene raccontata la storia di un ragazzo in età adolescenziale che inizia a provare emozioni e sensazioni diverse. È il 1966, l’anno della grande alluvione. Ganbeto conquista i canali sul burchio del nonno Caronte, imparando a vivere a colpi di remo. Poche cose restavano chiare nella sua mente: che Pellestrina è un’isola magnifica. Che il mare ti entra dentro più dei fiumi.
Che, soprattutto, non avrebbe mai fatto altro nella vita: il barcaro era l’arte per la quale sentiva di essere nato».
A seguito delle domande degli altri studenti, Elisa Bizzotto, alunna della 1BBIO, ha intervistato Paolo Malaguti in un modo più personale. Ecco cosa scrive l’alunna a tal proposito: «Quando abbiamo fatto l’incontro con lo scrittore, ammetto che all’inizio ero abbastanza tesa, ma per il semplice fatto che non mi era mai capitato di intervistare l’autore di un romanzo. Pertanto mi sentivo molto emozionata.
Nel momento in cui ho iniziato a rivolgergli le domande, mi sono subito rilassata. Il cambiamento dell’emozione che percepivo in quel momento è stato favorito dalla personalità calma e rassicurante di Malaguti, ma è stato possibile anche perché, l’interesse che provavo mentre ascoltavo le sue risposte, era molto grande. A mio avviso, l’intervista è stata più avvincente rispetto alla chiacchierata sul romanzo, perché conoscere elementi diversi della persona che scrive una storia, come le ispirazioni o le sensazioni che prova durante la stesura di un libro, aiuta il lettore a capire meglio le scelte linguistiche e il messaggio che questi vuole dare attraverso la propria opera. Inoltre, ascoltare alcuni fatti realmente accaduti, dalla voce di Malaguti, è stato per me motivo di scoperta e di sorpresa.
Sicuramente, questa conversazione è stata interessante sia per me, sia per i miei colleghi studenti. Ma non solo, è stata anche un’esperienza educativa, perché partecipare a un evento così importante ha permesso a noi giovani di aggiungere un tassello in più alla nostra crescita personale».
Giacomo Gandini, alunno della 2BBIO, ricorda invece gli ultimi attimi dell’incontro con Malaguti. «Il momento in cui ho apprezzato maggiormente questo evento è stato quello dell’autografo. A parer mio, chiedere all'autore di mettere la propria firma sul libro che ha scritto e che noi abbiamo letto, è sicuramente un modo per esprimere rispetto e attenzione nei confronti del suo lavoro.