Il termine 'Nomofobia' (acronimo derivante dall'espressione 'NO MObile phone phoBIA' ) viene usato per descrivere una condizione psicologica che può svilupparsi in tutti i soggetti che manifestano uno stato di ansia derivante dall'irrazionale paura di non avere il proprio smartphone a disposizione o di rimanere disconnessi dalla rete.
Una paura che si va sempre più diffondendo, visto che ormai quasi tutti:
- Siamo iperconnessi.
- Abbiamo spostato sul telefonino tante cose che prima facevamo con altri mezzi e strumenti: lo usiamo per fare ricerche, fotografare, realizzare video, fare selfie e video-selfie, ascoltare musica, comunicare, fare acquisti e investimenti, svolgere compiti scolastici, disegnare, cercare partner, consultare dizionari online, vedere video e film, leggere libri, monitorare la nostro salute, consultare il meteo, organizzare il nostro tempo, prendere appunti, fare calcoli, vedere che ora è, informarci e formarci, geolocalizzarci e cercare informazioni stradali, chiedere aiuto in caso di emergenza.
- Abbiamo inserito in questo piccolo apparecchio la maggioranza dei nostri dati (o almeno questa è la nostra percezione, essendo poco consapevoli che in realtà molto probabilmente sono salvati in cloud).
Disegno di Justin Angelino, 3H
Meme di Denise Giordano, 4F
Dopo aver riflettuto su questa realtà dei nostri tempi, un gruppo di ragazzi dell'Isis Filangieri di Frattamaggiore ha scritto una sceneggiatura e realizzato un cortometraggio con l'aiuto del regista Rosario D'Angelo.
Ve lo proponiamo qui sotto come spunto di riflessione critica.
Cortometraggio realizzato nell’anno scolastico 2021-22 dai ragazzi dell’ISIS "Gaetano Filangieri" di Frattamaggiore coordinati dal regista Rosario D’Angelo e dal prof. Gaetano Vergara, nell’ambito del progetto PNSD (Piano Nazionale per la Scuola Digitale) “Cloud e Cittadinanza Digitale” - Reti nazionali di scuole per la diffusione delle metodologie didattiche innovative.
Se avete difficoltà a vedere il video da questa pagina, cliccate qui, per vederlo sul nostro canale YouTube.