(Joseph Göbbels, ministro della propaganda del III Reich, 1897 – 1945)
Non a caso si dice e si ripete da millenni che...
Con un termine di moda si definisce post-verità la distorsione della realtà operata in modo deliberato per condizionare la percezione e l'opinione della gente. Le bufale diffuse in internet e le fake-news sono i principali strumenti utilizzati dai diffusori di post-verità per manipolare l'opinione pubblica o condizionarne le scelte (sia economiche che politiche).
Si tratta di un'evoluzione del concetto di propaganda attraverso cui già molti secoli prima della nascita di internet si creavano verità non corrispondenti ai fatti, che finivano per essere validate in funzione della loro diffusione e ripetizione incessante.
Fonte: Wikipedia, Censura delle immagini in Unione Sovietica
Una sequenza del film "Wag the Dog" Titolo italiano "Sesso e potere".
Regia di Barry Levinson. Un film del 1997 con un cast stellare (Dustin Hoffman, Robert De Niro, Anne Heche, Denis Leary, Willie Nelson, Andrea Martin).
Il film è una commedia nera che affronta il tema della manipolazione dell'opinione pubblica attraverso il controllo e la falsificazione dell'informazione.
Per distogliere l'attenzione da uno scandalo sessuale che vede coinvolto il presidente, lo staff dell'informazione del Presidente organizza la messa in scena di una finta guerra contro l'Albania, toccando le corde più sensibili degli spettatori/elettori.
Il titolo originale, reso piuttosto male in italiano, "deriva da un gioco di parole spiegato in una didascalia all'inizio del film: «Why does a dog wag its tail? Because the dog is smarter than the tail. If the tail was smarter, it would wag the dog» («Perché un cane agita la coda? Perché il cane è più intelligente della sua coda. Se invece fosse la coda più intelligente, agiterebbe lei il cane»)".
Questa l'abbiamo realizzata con Fodey,
generatore di prime pagine di giornali.
Quest'altra, basata sullo stesso tema dell'invasione di una mandria di bufale, l'abbiamo realizzata con Breakyourownnews, specializzato nel creare false breaking news (ultim'ora)
Insomma, impariamo ad approcciare le informazioni (ed anche i dati quantitativi) con senso critico; impariamo a dubitare di tutto, anche dei nostri preconcetti, e poi cominciamo ad analizzare le fonti, l’autorità degli emittenti dei dati e delle informazioni, i loro fini, lo stile comunicativo, i mezzi e il linguaggio che usano; senza partire neanche dal preconcetto che la controinformazione sia sempre più vera, giusta e onesta dell’informazione.
Il nostro senso critico è l'arma più potente che abbiamo contro la diffusione virale delle bufale e delle fandonie sia dentro che fuori dalla rete.