istituto Tecnico Chimico Biotecnologie Ambientali

L’Indirizzo è finalizzato all’acquisizione di un complesso di conoscenze e competenze riguardanti le analisi strumentali chimico-biologiche e ambientali in relazione alle esigenze delle realtà territoriali.

Il percorso di studi prevede una formazione, a partire da solide basi di Chimica, Fisica, Biologia e Matematica, che pone il diplomato in grado di utilizzare le tecnologie più recenti per l’interpretazione, la pianificazione e la gestione dei problemi ambientali. 

Il Piano di Studi vede potenziato l’ambito delle competenze teoriche e laboratoriali relative alle discipline chimiche, biologiche e fisiche, integrato da una buona formazione culturale, indispensabile per acquisire nel corso dei cinque anni 

Il percorso viene sviluppato anche con la preziosa collaborazione degli esperti che sono impegnati nei laboratori dell’ARPA.

Questo percorso di studi, dato l’elevato numero delle ore di laboratorio, permette di raggiungere una formazione che consente di adattarsi rapidamente ad ambienti di ricerca e di lavoro dove si richiedono la collaborazione e l’interazione di più figure professionali.

Il titolo di studio consente di accedere a qualsiasi Facoltà Universitaria e/o agli Istituti Tecnici Superiori, e la formazione acquisita, in particolare, permette di affrontare con profitto Corsi universitari come Chimica, Biotecnologie, Biologia, Ingegneria per l’ambiente e il territorio, o di accedere direttamente al mondo del lavoro, grazie al Diploma professionalizzante. 

Titolo conseguito:

DIPLOMA DI PERITO IN CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI 

Settore Tecnologico_ Indirizzo Chimica e Biotecnologie ULTIMO DEF.docx

SFOGLIA L'organizzazione oraria E IL Piano  DI STUDI

Nell’Indirizzo gli studenti sono guidati, fin dal primo biennio, nell’apprendimento di saperi-chiave degli aspetti tecnologici e tecnici delle discipline caratterizzanti il corso di studi. Questi vengono acquisiti con lo studio teorico affiancato dall’attività di laboratorio; entrambi esplicano anche una funzione orientativa per la scelta dell’articolazione del triennio.

Attività al Parco Lame del Sesia

Nel triennio le materie di Indirizzo assumono un ruolo rilevante e connotazioni specifiche relative al settore di riferimento, e grazie all’interazione tra le rispettive peculiarità promuovono l’acquisizione progressiva di approfondite conoscenze teoriche e il raggiungimento di abilità e competenze professionalizzanti attraverso un cospicuo numero di ore di attività di laboratorio.

Il “sapere” e il “saper fare” diventano quindi un bagaglio imprescindibile degli allievi e consentono loro di sviluppare le proprie potenzialità rispetto alle discipline di Indirizzo.

La classe 2H dell’Indirizzo Chimico ha partecipato al Progetto ARPA “QUANDO IL CLIMA CAMBIA COSA SUCCEDE ALLA BIODIVERSITA'”, producendo un  interessante lavoro di approfondimento sulle cause dell’aumento dei gas serra, sulle principali emergenze e sulle possibili strategie da utilizzare per ridurre l’evoluzione di conseguenze già in atto..

Per lo  studio del territorio  è stata effettuata un’attività sul campo, al Parco Lame del Sesia, atta a rilevare gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità di un ecosistema fluviale. L’IBE (Indice Biotico Esteso, misura utilizzata in Italia per verificare la qualità di ecosistemi in acque correnti) del fiume documenta una lieve riduzione delle specie più sensibili di macroinvertebrati.

Forse abbiamo raggiunto il famoso  punto di non ritorno, il cosiddetto “Before the flood”, oppure siamo ancora in tempo a salvare il nostro Pianeta?




Le principali emergenze ambientali (2) (1).pdf
cause aumento gas serra .pdf
Climate Change.pdf

IN PARTICOLARE: 

La Biologia, Microbiologia e Tecnologie di controllo ambientale studia le caratteristiche strutturali e fisiologiche dei microorganismi e la loro presenza in tutti gli ambienti: si stima che ce ne siano 1000 miliardi e i più sono ancora da indagare.

Alcune specie microbiche sono nel nostro organismo e ci aiutano a vivere, altre producono tossine letali. Alcuni comportamenti naturali dei microbi sono alla base delle biotecnologie: batteri quasi invincibili, alghe curative, funghi biodegradatori e bioproduttori, e ancora virus trasformisti. L’inquinamento di aria, acqua e suolo può essere controllato e contrastato grazie a tecniche innovative che sfruttano proprio i risultati della ricerca microbiologica appresi in questo corso di studi.

La Chimica analitica e strumentale si occupa della ricerca della presenza di composti e di inquinanti pericolosi per l’ecosistema, attraverso analisi volumetriche e strumentali.

Le matrici aria, acqua e suolo vengono così studiate nella loro composizione chimica, a partire dalle tecniche di prelievo, attraverso tutte le fasi di lavorazione, fino all’elaborazione dei dati.

La determinazione quantitativa dei diversi composti permette di risalire alla fonte dell’inquinamento per neutralizzarla o per studiare le modalità di recupero dell’ecosistema, qualora il danno fosse ormai presente.

La Chimica organica e Biochimica consiste nello studio delle molecole organiche e delle basi molecolari dei sistemi biologici che regolano le attività metaboliche degli organismi viventi, fornendo anche le competenze per la comprensione degli effetti ambientali (positivi o negativi) a carico del genoma, del metabolismo e dei sistemi cellulari.

Il percorso di Chimica organica passa attraverso la conoscenza degli idrocarburi derivati dal petrolio, dei biocombustibili e di varie classi di composti, come i derivati clorurati, importanti inquinanti delle acque, fino ad arrivare ai polimeri e alle bioplastiche.

La Biochimica cerca di spiegare come le eccezionali caratteristiche degli esseri viventi derivino dalle migliaia di differenti biomolecole che interagiscono tra loro in un delicato e complesso equilibrio: molecole come custodi delle informazioni (DNA), controllori e regolatori delle attività (enzimi), trasportatori attraverso barriere, “veicoli” per spostare molecole, molecole come moneta energetica e “fabbriche” specializzate di composti.

Il corso di Fisica Ambientale tiene conto delle tecnologie disponibili e delle normative più recenti con l’obiettivo di formare il Tecnico Ambientale. Vengono utilizzati i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. Si impara a individuare e gestire le informazioni e i dati sperimentali, reperiti attraverso le attività, utilizzando le reti e gli strumenti informatici. Sono realizzati numerosi progetti, mirati a costruire piccoli impianti a energia solare e a energia eolica, effettuare ricerche e stime di elementi pericolosi (quali il Radon) in materiali da costruzione, individuare gli impianti mini-hydro con ricerche su centrali idroelettriche del territorio, approfondire i vantaggi e i limiti dell’utilizzo delle celle ad idrogeno, e ancora studiare l'inquinamento acustico e l'inquinamento da radiazioni non ionizzanti e ionizzanti.

COLLABORAZIONI CON L’ESTERNO

Nel corso degli ultimi anni si sono sviluppati importanti rapporti di collaborazione con il territorio, in particolare con aziende che si occupano di analisi e controlli su matrici ambientali, enti come ARPA Piemonte, Parchi Naturali, aziende di gestione dei rifiuti e l'Università degli Studi di Torino. Gli studenti hanno così svolto interessanti percorsi di alternanza scuola lavoro, ora denominati PCTO; tali attività si sono rivelate importanti anche per il post-diploma, sia nella scelta del percorso universitario e degli ITS sia per l’immediato ingresso nel mondo del lavoro.

Altre aziende ed Enti territoriali hanno accolto gli allievi per visite guidate, che hanno consentito agli studenti di avvicinarsi alle realtà lavorative o di ricerca correlate con il proprio corso di studi.

Turbina Pelton Centrale Idroelettrica di Valpelline 

Cunicolo all’interno della diga di Place Moulin

CERN Ginevra 

Reattore nucleare L.E.N.A. 

Centrale geotermica di Larderello: soffione dimostrativo

Azienda Agricola Regali Rurali - Isola d’Elba 

ATTIVITA' DI ANALISI microbiologiche

e altro ancora...

  ESPERIENZE 

DI 

FISICA

Conoscere il proprio territorio

la partecipazione della 1B al progetto MAB

La metodologia Challenge Based Learning

Presentazione progetti MAB MASTERCLASS

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