Rosa Parks

INTERVISTE IMPOSSIBILI

INTERVISTA A ROSA PARKS

Immaginiamo di intervistare Rosa Parks.


Buongiorno signora Parks, vorremmo farle qualche domanda per conoscere meglio la sua

storia e farla conoscere ai nostri lettori. Noi l’abbiamo studiata e ne siamo rimasti veramente colpiti!

Quando sei nata? 

     Sono nata il 4 Febbraio 1913.

Che lavoro facevi?

    Lavoravo come sarta ed ero un’attivista per i diritti civili degli afroamericani.

Dove hai vissuto?

    Ho vissuto nella piccola cittadina di Montgomery, in Alabama, negli Stati Uniti d’America.

C’erano leggi ingiuste dove vivevi?

    Sì, c’erano leggi di segregazione razziale, cioè leggi che imponevano di separare le persone dalla pelle bianca da   quelle dalla pelle nera in tutti gli ambienti e le attività quotidiane della città.

Hai fatto qualcosa per cambiare quelle leggi ingiuste?

    Sì, mi sono rifiutata di lasciare il mio posto a sedere sull’autobus a una persona dalla pelle bianca.

Perché?

    Perché era un’ingiustizia, anche io ero stanca dopo una lunga giornata di lavoro e avevo il diritto di stare seduta per tutta la durata del viaggio. Quindi ho deciso di attuare una protesta pacifica.

Quali conseguenze ha avuto questo tuo gesto?

Per questa mia protestarono stata arrestata e sono stata trattenuta in carcere fino a quando un avvocato, dalla pelle bianca che credeva nella lotta per i diritti degli afroamericani, ha pagato la mia cauzione e ha sostenuto la mia causa.

Dopo cos’è successo?

    C’è stato un processo durato più di un anno che ha segnato l’abrogazione della legge sulla segregazione sugli autobus nell’Alabama.

Nel frattempo cosa ha fatto la comunità degli afroamericani?

    Nel frattempo la mia comunità ha attuato una protesta pacifica, cioè il boicottaggio della società degli autobus, che rimasero vuoti per più di un anno, facendogli rischiare la bancarotta.

Come ti sei sentita quando hanno abrogato la legge sulla segregazione razziale?

      Mi sono sentita felice, orgogliosa e ho provato un senso di liberazione sia per me che per tutti gli afroamericani.


L’intervista è conclusa, grazie per averci spiegato meglio la sua storia. La volevamo anche

ringraziare perché senza il suo gesto di protesta silenziosa noi oggi non potremmo essere

tutti nella stessa classe e buoni amici. Quindi grazie per il suo coraggio e le scelte che ha

compiuto e portato avanti! GRAZIE DA TUTTI NOI!

Classe 3^B

Scuola Primaria