UN MESE DI DIRITTI

a cura della classe I A

Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell'Adolescenza

disegni a cura degli alunni delle classi II A e II B

I diritti dei bambini 

a cura di Aprea Julia, classe I A

disegno realizzato da Gionti Sara, classe II A

In diverse parti del mondo molti bambini vengono ancora sfruttati, soprattutto nei Paesi orientali; si tratta di bambini che lavorano per ore, stancandosi moltissimo e questo non è giusto. Molti bambini hanno donato o rischiato la vita per i loro diritti, come Iqbal e Malala. Malala ha lottato, e lo fa ancora, per il diritto all’istruzione. Iqbal ha denunciato lo sfruttamento dei bambini pakistani da parte della mafia dei tappeti; purtroppo, fu ucciso. I bambini non devono essere sfruttati; devono invece andare a scuola e studiare. I bambini hanno anche il diritto al gioco e a divertirsi; devono crescere giocando con i loro amici. Sapere che dei bambini vengono ancora sfruttati mi riempie di tristezza. Nessuno deve essere sfruttato.

NO-ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

a cura di Fusco Martina e Criscuolo Anna, classe II D

disegno di Gionti Sara, classe II A

Per violenza sulle DONNE si intende un continuo maltrattamento, sia fisico che psicologico, perpetrato anche attraverso minacce e persecuzioni; in questi casi, la vittima prova ansia e paura sia per la propria che per la sicurezza dei familiari.

Purtroppo, in alcuni casi, la violenza si spinge fino al femminicidio, a deturpazioni o ad abusi sessuali. In Italia, il 31,5% delle donne ha subito violenze fisiche e/o sessuali; generalmente, le forme più gravi di violenza sono messe in atto da parenti, amici, partner o ex partner. La violenza sulle donne ha origini antiche; nasce da rapporti di potere tra generi, di stampo patriarcale. Il simbolo della violenza sulle donne è il tacco rosso, ideato dall’artista messicana ELINA CHAUVET nel 2009.

lo striscione della 2D "E Mo' Basta!"

la panchina antiviolenza a cura della prof.ssa Carmen Langella e dei ragazzi di classe terza

a cura di Iovieno Giulia, Acampora Mariagata, Cuomo Paolina, Cuomo Anna, classe II A

a cura della 2D

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I femminicidi, ed in generale la violenza sulle donne, sono un fenomeno tanto orribile quanto frequente; solo nel 2023 ci sono stati circa 110 femminicidi. Uno dei più recenti è stato quello ai danni di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ ex fidanzato Filippo Turetta. In moltissime scuole (compreso il nostro istituto) il giorno dopo la notizia c’è stato un minuto di silenzio in ricordo della povera Giulia; 

In alcune scuole e a delle manifestazioni si è invece fatto un minuto di rumore. Infatti la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, in un’ intervista, ha detto che su quest’ argomento, non bisogna rimanere in silenzio, ma FARSI SENTIRE, o questo fenomeno non si fermerà mai. Nella nostra scuola abbiamo parlato molto di questo argomento ed il 25 novembre (giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in ricordo delle sorelle Mirabal) abbiamo preparato vari cartelloni e due striscioni: alcune di noi della IIA, abbiamo realizzato uno striscione con su scritto “SE DOMANI TOCCA A ME VOGLIO ESSERE L’ULTIMA”, evidenziando il desiderio di fermare questo fenomeno. Un’ altra classe ne ha preparato uno con scritti i nomi di tutte le donne vittime di femminicidio e al centro la scritta più grande “E MO' BASTA”. Ma finché esisteranno uomini che considerano le donne esseri inferiori e di loro  possesso, questo fenomeno non finirà mai. Le classi terze, invece, hanno realizzato un flash mob: sono state lette delle riflessioni che poi hanno formato la frase CHIAMARLO AMORE NON SI PUO’ ”. 

STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE👠🎗️

Video da parte di Angela Avitabile