IL VELO SUGLI OCCHI

Dopo aver letto il passo dedicato alla monaca di Monza, Gertrude abbiamo riflettuto sulla figura della monaca di Monza. Sappiamo che prendere il velo significa monacarsi, raccontando la storia di Gertrude, al secolo Virginia, abbiamo scoperto come la scelta di vita di questa donna non fu affatto una scelta volontaria; il velo sarà poi quello delle spose bambine, il velo di matrimonio delle donne costrette a sposare uomini che non conoscono scelti per loro, il velo delle donne islamiche e infine un triste velo: il velo sugli occhi di chi non vuol vedere o fa finta di non vedere la violenza sulle donne, che siano bambine o donne, che sia violenza fisica o morale, che sia limitazione della libertà di scelta come di azione, pensiero.

I promessi sposi

e

"La monaca di Monza"

Gertrude proviene da una famiglia nobile, sin da bambina suo padre l'ha destinata alla vita di clausura, anche se lei non voleva questo destino doveva accettarlo per forza perché non poteva opporsi all'autorità del padre .

La Monaca di Monza diventa il simbolo della condizione femminile nei secoli passati: una donna privata della libertà di scegliere il proprio destino, obbligata a farsi monaca per volere del padre.

Il velo sarà poi quello delle spose bambine obbligate a sposare uomini che non conoscono, il velo delle donne islamiche e infine un triste velo: il velo sugli occhi di chi non vuol vedere o fa finta di non vedere la violenza sulle donne, che siano bambine o donne, che sia violenza fisica o morale, che sia limitazione della libertà di scelta come di azione, pensiero.

Donna significa esprimersi nella piena totalità del proprio essere, significa prima di tutto essere delle persone libere di creare in piena autonomia la propria dimensione, lo spazio ideale in cui riconoscersi, quello che più di tutti ci consente di sentirci parte del mondo, un ritaglio, un frammento di cielo.

"Una donna dovrebbe essere due cose:

chi e cosa vuole"

Le spose bambine

Nel mondo milioni di bambine sono state costrette a sposarsi sotto i 16 anni, alle quali è stato negato diventare le donne che desideravano essere. Sono state costrette a sposare uomini molto più grandi di loro,rinunciare a tutta la loro infazia per colpa dei matrimoni combinati dai genitori e sono state costrette ad essere sottoposte ai voleri dei loro mariti.

I matrimoni precoci hanno conseguenze gravissime su milioni di bambine e giovani donne per diversi motivi. Questi matrimoni causano abbandono scolastico, favoriscono casi di violenza e abusi domestici, isolamento sociale e mancanza di indipendenza ed emancipazione.

LA STORIA DI AISHA

Aisha era ancora una bambina, quando il padre, in cambio di denaro, l'ha obbligata a sposare un uomo più grande di lei.

"A 13 anni, quando frequentavo la scuola primaria mi hanno obbligata a sposare un uomo molto più grande di me, di 30 anni. Ho vissuto con quest’uomo per un po’ ma non andavamo d’accordo per la differenza di età. Ho provato a scappare molte volte, ma ogni volta, mio padre mi riportava da lui. Non avevo scelta se non accettare tutto questo. Dopo un po’ sono rimasta incinta, e lui, ha cercato di picchiarmi. Ho provato a scappare due volte ma mi hanno sempre riportata da lui. Poi l’ho lasciato per sempre. Non si può vivere una vita con un uomo tanto più grande di te, un uomo che non hai mai incontrato prima, uno che ti obbligano a sposare."

Dobbiamo costruire un mondo dove nessuna di loro rischi la vita perché è donna. Dove nessuna bambina sia costretta a sposarsi e rimanga incinta quando ancora non è pronta, né fisicamente né emotivamente, e dove nessuna subisca violenze o rischi la morte solo perché nata donna.

"Una ragazza deve andare a scuola e imparare e non esser forzata e obbligata a sposarsi da bambina."

Le donne islamiche

Nel paese dei talebani, le donne sono considerate e trattate come feccia, usate per tramandare la specie, soddisfare i bisogni sessuali degli uomini e occuparsi delle pulizie domestiche; in base ad alcuni "illuminanti" versetti del corano o a interpretazioni delle scritture di altri islamici, gli uomini hanno potere assoluto sulle donne e queste sono private di ogni diritto: dietro ai loro burqa, i soffocanti veli integrali che le ricoprono da capo a piedi, non possono neanche vedere, respirare, parlare, ridere, liberamente. Private di un volto, di una voce, di libertà di movimento, della stessa dignità di essere umano, non paghi i talebani vorrebbero privarle anche del pensiero e della volontà.

ALCUNI DEI NOSTRI LAVORI CLICCATE SULLA SCRITTA

IL VELO SUGLI OCCHI

La vita delle donne negata

Molte donne, tutt'oggi, sono costrette ad obbedire ai voleri dei propri mariti,subendo violenze fisiche e sopratutto psicologiche,tollerando discriminazioni e perdendo la libertà di pensiero,di parola e d'azione.Le donne che subiscono violenze, rischiano la morte, non hanno il coraggio di scappare e denunciare i propri mariti,si chiudono in se stesse,si limitano a prendersi cura di sé, vivendo quotidianamente momenti di paura e di frustazioni.

Nessun uomo ha il diritto di umiliare una donna. Commettere violenze fisiche e psicologiche, danneggiare il suo stato d'animo facendola sentire sbagliata e privandole la libertà di pensiero e di parola. Ogni donna ha il diritto di fare e decidere ciò che vuole, senza essere sottoposta al proprio uomo.

Abbiamo realizzato un wordcloud con parole chiavi tematiche e immagini che sono venute fuori dalla lettura dei testi e dalle nostre riflessioni personali...

DONNE IN RINASCITA....