Emergency è una ONG, associazione non governativa, indipendente, e che non ha scopo di lucro, che nasce in Italia. Si occupa di offrire cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà.
Sabato 4 Marzo noi ragazzi di terza abbiamo fatto un incontro con due volontarie che ci hanno parlato di Gino Strada, di guerra, di povertà, di utopie.
Gino Strada era convinto che essere medico non fosse una semplice professione, ma una missione, così nel 1994 fondò Emergency insieme alla moglie e alcuni amici. Dopo essersi laureato in medicina d'urgenza andò per quattro anni in America, dove ricevette un'offerta di lavoro molto vantaggiosa, che rifiutò perché negli USA la sanità è a pagamento. Lavorò con la croce rossa internazionale di Ginevra e nel 1988, andò in missione umanitaria a Quetta, un territorio vicino una zona di guerra, dove ha raccolto dati sconcertanti.
Un popolo senza bambini è un popolo morto, senza speranza, dove sono diffusi terrore e paura. I bambini sono il futuro, un futuro che viene amputato dalla crudeltà umana. Crudeltà di chi sa benissimo che col suo lavoro contribuirà a stroncare delle vite, ma se ne frega, perché non gli riguarda.
Emergency costruisce ospedali nelle zone di guerra, irraggiungibili, o dove la sanità è a pagamento. Ogni ospedale fornisce 100 000 pasti al mese, ai ricoverati e le loro famiglie. Secondo la filosofia dell'associazione, un paziente è guarito quando avviene la reintegrazione sociale, quindi vengono messi a disposizione corsi di formazione, affinché, anche dopo aver perso un braccio o una gamba, il paziente possa mantenere se stesso e i familiari. Ogni ospedale è dotato di un giardino, una forma di rispetto verso la salute mentale.
Nel 2017 in Sudan è stato costruito il cento Salam, con pannelli solari e totalmente eco sostenibile, progettato da Renzo Piano. Gino Strada disse che voleva un ospedale scandalosamente bello, rispettoso nei confronti del paziente.
Ogni essere umano ha diritto a essere curato a prescindere dalla condizione economica e sociale, dal sesso, dall’etnia, dalla lingua, dalla religione e dalle opinioni. Le migliori cure rese possibili dal progresso e dalla scienza medica devono essere fornite equamente e senza discriminazioni a tutti i pazienti.
Sistemi sanitari di alta qualità devono essere basati sui bisogni di tutti ed essere adeguati ai progressi della scienza medica. Non possono essere orientati, strutturati o determinati dai gruppi di potere né dalle aziende coinvolte nell’industria della salute.
I governi devono considerare come prioritari la salute e il benessere dei propri cittadini, e destinare a questo fine le risorse umane ed economiche necessarie. I servizi forniti dai sistemi sanitari nazionali e i progetti umanitari in campo sanitario devono essere gratuiti e accessibili a tutti.
In Italia Emergency ha molti progetti, tra cui molte cliniche per i senzatetto e per i poveri, ma la cosa di cui si occupa di più sono gli sbarchi di migranti provenienti soprattutto dall'Africa. Lo stato da cui provengono più speso è la Libia, con cui l'Italia firma ogni anno accordi per partenze in regola e controllate. Oltre a tutti i centri per profughi che ci sono nel sud-Italia, ce ne sono molti anche al nord, come per esempio a Milano, a Marghera e a Trieste. Quel'ultima è la tappa principale della meta balcanica: un viaggio che spesso intraprendono a piedi i migranti sbarcati in Grecia e che proseguono verso il nord e arrivando a Trieste, dove poi cercano di muoversi in tutta Europa. La maggior parte di queste persone, se non tutte, sono povere e senza documenti, qui vengono curate lo stesso e cercano di dare loro anche un lavoro con il fenomeno del caporalato. In passato Emergency ha lavorato in collaborazione con l'ASP, cioè le associazioni provinciali che si occupano degli sbarchi. Inoltre nel passato a Castelvolturno era presente il fenomeno della tratta delle ragazze sbarcate, ora invece anche qui è presente uno di questi centri, che si occupa principalmente di donne.
Sabato 4 Marzo presso la scuola secondaria di Loro Piceno sono arrivate due rappresentanti dell'associazione Emergency. Queste signore sono andate in classe terza e hanno spiegato come funziona questo progetto, di cosa si tratta e chi ne fa parte. Questa organizzazione si occupa di curare e di aiutare gratuitamente le persone ferite dalla guerra. Le signore dell'associazione ci hanno esposto una presentazione e spiegato che chi governa pensa che la guerra sia l’unica soluzione e ci dicono anche che la guerra può essere “giusta”, “necessaria” e “inevitabile”, questo non è vero: non esistono guerre giuste, la guerra appare inevitabile solo a chi non ha fatto nulla per evitarla con i negoziati e la diplomazia. Ci dicono che le spese militari sono necessarie per la sicurezza: non è vero, negli ultimi 20 anni sono raddoppiate ma non viviamo più in un mondo sicuro. Quei soldi andrebbero investiti in ospedali, scuole, lavoro e pensioni. Ci dicono che la guerra serve a costruire la pace: non è vero, solo i diritti umani possono costruirla. Non ci dice mai, invece, che i civili sono le prime vittime di qualsiasi guerra. I cittadini sanno benissimo che la guerra è il problema, e non la soluzione, ma spesso non hanno voce.
Questo incontro è stato molto importante e significativo per noi ragazzi perché abbiamo scoperto cose che non sapevamo ed è stata una nuova esperienza per noi da rifare sicuramente.
Giorgia Moretti e Angelica Re