AULA DI TERRA

A ottobre 2021 noi ragazzi di Loro Piceno abbiamo iniziato il progetto “AULA DI TERRA”, guidati dal professor Andrea Migliorelli e con la collaborazione con l’azienda agricola “TERRA PROSPERA.” La scuola media di Loro Piceno dispone di un campo di 6267m2 che è stato diviso in quattro fasce: sulla prima è stato piantato un tipo di grano moderno ” il Giorgione”, sulla seconda un miscuglio di grani antichi, sulla terza il farro Monococco e sull’ultima fascia il Favino bianco. Per la cura del campo è stato utilizzato un metodo biologico, quindi senza l’uso di prodotti chimici come fertilizzanti o diserbanti. Prima della semina i collaboratori di “TERRA PROSPERA” hanno preparato il terreno con un erpice a cinque punte e poi sono ripassati con un altro erpice per frammentare il suolo e, infine, siccome non aveva mai piovuto, sono ripassati con dei rulli per sminuzzare la terra secca. Qualche giorno dopo sono tornati con una seminatrice ed un trattore cingolato e hanno seminato. 

Per la disinfestazione, infatti, abbiamo lavorato manualmente zappando.

Abbiamo fatto un'intervista al professor Migliorelli che, insieme al professor Spada e ai ragazzi dell’azienda agricola “TERRA PROSPERA”, ha portato avanti l’idea dell’AULA DI TERRA e ci ha guidato nello sviluppo del progetto. Queste sono le domande che gli abbiamo fatto:

INTERVISTA AL PROFESSOR MIGLIORELLI

-Perché il progetto si chiama AULA DI TERRA?

Si chiama così perché il campo dove lavoriamo è un luogo della scuola dove imparare facendo esperienza diretta e perché tutti gli argomenti didattici passano attraverso la scoperta e la possibilità di poter toccare con mano quello che dobbiamo studiare. In questo progetto, che può sembrare riguardante solo l’agricoltura e l’ecologia, abbiamo potuto applicare e sviluppare argomenti di quasi tutte le materie scolastiche.

-Com’è nato il progetto?

Il progetto è nato da un’idea del professor Paolo Spada, appassionato di agricoltura in natura, e Raffaele e Ilaria di TERRA PROSPERA, che volevano proporre agli studenti un modo diverso di imparare a conoscere il mondo che ci circonda. Io sono stato coinvolto a pieno perché per molti anni ho lavorato come agronomo e quindi sono stato molto felice di poter trasmettere agli studenti qualcosa che ho sempre considerato importantissimo, cioè fare agricoltura in modo ecologico e sostenibile.

-Cosa ne pensa lei del progetto?

Penso che questo sia l’unico modo per preservare il nostro territorio con la sua storia e tradizione fatta di colture, persone, animali e tradizioni, e quindi cultura. Trasmettere queste conoscenze ai ragazzi è una buona base per aiutare a renderli più consapevoli dell’importante ruolo che può avere ognuno di loro per migliorare il mondo.  


Nicola Liverotti