COP 26 La rabbia dei giovani per un’opportunità persa
COP 26 La rabbia dei giovani per un’opportunità persa
Noi ragazzi siamo stati molto delusi dalla COP 26, la 26a Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, che si è tenuta a Glasgow dal 1 al 12 novembre 2021!
Molti di noi avevano grandi speranze, altri invece non vi avevano riposto molta fiducia. Come però ha detto Greta Thunberg i Bla Bla Bla non sono di certo mancati.
Prima della COP26, si è svolta a Milano la “Youth4Climate: Driving Ambition”, una specie di opportunità per i giovani per dire la propria.
Quattrocento giovani attivisti si sono ritrovati per discutere di ambiente e riscaldamento globale, per proporre le proprie idee e far sentire la propria voce.
Le loro richieste sono state:
essere coinvolti nelle decisioni che si prenderanno alla COP26;
non dimenticarsi dell’ambiente e del clima dopo la recente crisi sanitaria causata dal Coronavirus;
ridurre a zero l’uso di energie e combustibili fossili;
costruire una società che sia più consapevole della crisi climatica in svolgimento.
Purtroppo, nessuna delle richieste dei giovani è stata davvero ascoltata.
Nonostante la COP 26 sia stata nel complesso un'occasione persa, a Glasgow alcuni accordi positivi sono stati raggiunti, anche se pochi rispetto a quello che molti di noi avevano immaginato leggendo gli obiettivi che si erano prefissati. Facciamo alcuni esempi:
accordo tra Cina e Usa: entrambe le Parti (i due Paesi che emettono più gas serra al mondo) riconoscono che c’è un divario tra fatti e parole per tenere sotto controllo il riscaldamento globale. Cina e Usa intendono cooperare nei prossimi mesi attraverso l’istituzione di un tavolo congiunto per il rispetto dell’Accordo di Parigi;
Global Methane Piedge firmato da oltre 100 Paesi tra cui l’Italia, che si impegnano a ridurre le emissioni di metano almeno del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020;
accordo di Glasgow sulle foreste firmato da oltre 140 Paesi tra cui anche il Brasile che si impegnano a ridurre drasticamente la deforestazione entro il 2030. Sono stati messi a disposizione 16,5 mld di euro per raggiungere l'obiettivo.
Boga: la costituzione della Boga, Beyond oil and gas aliance è stata uno degli annunci più significativi. L’iniziativa, presieduta da Danimarca e Costa Rica, è stata sottoscritta al momento solo da 11 Paesi. È possibile prendervi parte come “Core member”, cioè impegnandosi a non concedere più concessioni per le attività di produzione ed esplorazione di petrolio e gas; “Associate member”, per impegnarsi a tagliare i sussidi rivolti a gas e petrolio (sia all’estero sia sul territorio nazionale); “Friend”, al fine di allineare l’uso di gas e petrolio per rispettare l’Accordo di Parigi. L’Italia è presente nella lista dei firmatari, ma è al momento l’unica Nazione ad aver aderito alla modalità “Friend”, quella con il livello di ambizione più basso.
Secondo Greta Thunberg e gli altri giovani attivisti la Cop 26 è stata una delusione, infatti dicono che invece che di una Cop 26 si è trattato di una flop 26, perché siamo catastroficamente lontani dall'obiettivo cruciale di limitare l'aumento della temperatura a un grado e mezzo, mentre i governi continuano a spendere miliardi sui combustibili fossili.
Come al solito le decisioni più drastiche sono state rimandate all’anno prossimo (Cop 27), ma questo è molto grave perché il nostro pianeta non ha più tempo e ogni ritardo può causare danni gravissimi. Alla fine dell’incontro Greta ha dichiarato che è stato tutto un bla bla bla e che i leader mondiali non hanno fatto niente e non faranno niente. Noi la pensiamo come lei e anche noi crediamo che i veri leader siamo noi e che possiamo e dobbiamo agire noi sul clima, perché il pianeta è di tutti, ma soprattutto dei giovani che hanno diritto di difendere il loro futuro.
I ragazzi della 2A Urbisaglia