Abramino da Casale, detto anche Abramino di Peppo o Pupi è un commerciante di stoffe e stracci, ma esercita anche la professione di prestatore nella cappella di San Paolo, che si trovava tra le attuali via XX Settembre e PIazza Gramsci, come emerge da una controversia insorta nel 1545, in cui mastro Achille e Tiberio, fratelli e figli Antonio Belligambi da Imola, si dichiarano debitori del fu Leone Lazzaro da Casale, ebreo abitante in Imola.
Abramino possiede una casa in cappella di Santa Maria di Valverde e con affaccio sulla strada regale, ma per motivi economici preferisce liberarsi di questa e non dell’altra proprietà, posta in un angolo fra la via di San Pietro e la strada che porta alla piazza delle Beccherie.
Nella cappella di San Paolo dimorava anche Aronne, fratello di Cressino, che vi svolgeva la sua attività commerciale.