SCHERMI DI CONDIVISIONE

Le famose LIM ( Lavagna interattiva Multimediale) oggi , con il calo dei prezzi degli schermi touch e dei proiettori interattivi, non sono più le uniche protagoniste nelle nostre aule. Per questa ragione più correttamente si parla di SCHERMI DI CONDIVISIONE.

Cosa "aggiungono" alla didattica questi schermi?

Lo schermo grande è la duplicazione dello schermo piccolo del computer, la penna è la duplicazione del mouse. Il primo vantaggio è la condivisione di un PC ( e della rete) con tutta la classe. Modalità sempre frontale, sotto la regia diretta del docente, in una triangolazione alunno/contenuto/docente funzionale e pratica.

La digitalizzazione della "lavagna" porta con sé la possibilità di "salvare" e riprendere una "lavagnata", di modificarla e manipolarla in ogni momento. Di inviarla e condividerla come materiale didattico e di studio agli alunni e alle famiglie. Di strutturare lezioni interattive e multimediali ( sfruttando cioè tutti i canali comunicativi: testo, video, audio, immagine) più inclusive e coinvolgenti. Di annotare e registrare l'annotazione ( come prodotto finale o con il video del processo, per esempio nella risoluzione di una espressione).

Dal punto di vista del miglioramento della didattica lo schermo condiviso dà sicuramente vantaggi in termini di efficacia ma non modifica l'assetto della classe e la metodologia didattica.

La LIM "tradizionale" ha i costi di manutenzione del proiettore (lampadina etc.) e quindi un costo iniziale più basso ma un costo di mantenimento più elevato. Lo stesso vale per il proiettore interattivo. Esistono e sono ormai accessibili alle scuole anche i proiettori al laser che hanno un costo iniziale più elevato ma un costo di manutenzione molto meno oneroso. Analogo discorso è per gli schermi touch.

Presso il nostro Istituto si è completata la copertura di tutte le classi della secondaria di 1 grado Pepoli e si sta gradualmente effettuando la copertura delle due primarie.