L’ANGOLO VERDE
Piantare più alberi nel cortile.
DIFFERENZIATA
Fare la raccolta differenziata con attenzione e precisione.
MENO SMOG
Venire a scuola in bici o a piedi evitando la macchina.
DIGITALIZZIAMOCI
Cercare di utilizzare più spesso l’aula computer e usare così da diminuire i fogli.
E, quando la usiamo, che sia carta biodegradabile e/o riciclata.
MENO SPRECHI!
Ridurre al minimo lo spreco di acqua e CIBO.
Ridurre al minimo lo spreco di energia elettrica (non lasciare le luci accese negli ambienti che non utilizziamo) ; evitare di accendere il riscaldamento quando non è necessario, ma vestirsi più pesanti e viceversa per quando fa caldo.
PENSIAMO AI MARI
Non buttare sostanze nocive negli scarichi così da non inquinare il mare
USA E RIUSA
Acquistare cose riutilizzabili e non usa e getta (ANCHE I LIBRI, MEGLIO SE USATI)
KM0
Cercare di comprare cose a km0 così il trasporto non inquina
RINNOVABILE
Migliorare gli impianti elettrici che devono essere rinnovabili (cercare di andare verso il rinnovabile)
FRUTTA E VERDURA
Posiamo proporre un giorno a settimana di merenda sana.
PIANTIAMOLA!
Un progetto in cui ognuno a turno porta una piantina da casa e poi in classe la curiamo insieme.
BULLIZIOTTI
Poliziotti pronti ad eliminare il bullismo
ZERO PLASTICA
No agli imballaggi delle merendine!
MAGGIORE TOLLERANZA!
Ridurre le differenze.
Dopo il monitoraggio effettuato lo scorso anno dalla redazione del Marcolino, aver eliminato le macchinette per la distribuzione di bottiglie di plastica, prosegue il percorso di attenzione verso l'ambiente fatto di piccoli e importanti gesti quotidiani
Intervista a cura di Gabriele Lavista I A
Ero nervoso, ma anche emozionato. L’unica cosa che mi spinse ad andare verso quell’impermeabile giallo furono le immagini drammatiche delle conseguenze del riscaldamento globale.
GABRIELE: Scusa Greta, hai un attimo?
Mi chiamo Gabriele, sono uno studente italiano e vorrei scrivere un articolo sul giornalino scolastico su di te e sulla causa per cui lotti. La mia Prof. di geografia mi ha dato la possibilità di venire qui.
Posso?
GRETA THUNBERG: Certo, è sempre un piacere parlare di queste cose. Inizia pure.
G: Allora, cominciamo; come è iniziato tutto?
G: Tutto ha avuto inizio quando, a scuola, ci fecero vedere un documentario sul riscaldamento globale: solitamente i miei genitori non me ne facevano guardare, e, appena ho visto quelle immagini terribili, mi sono sentita responsabile, turbata e arrabbiata. Ho pianto e nei giorni successivi continuavo a pensarci, mi sembrava strano che i miei compagni fossero rimasti indifferenti. Ho iniziato a parlarne.
G: A proposito dei tuoi genitori, quando hai detto alla tua famiglia che volevi sensibilizzare la gente al tema, come hanno reagito?
G: Sai, essendo mia madre una cantante e mio padre un attore, si dovevano continuamente spostare in aereo, o in macchina. E questo inquina molto. All’inizio lasciavano correre, ma quando le cose sono diventate di colpo serie, e io ho iniziato a voler fare qualcosa di VERAMENTE CONCRETO E UTILE, loro erano perplessi: dicevano che potevano farlo tutti gli altri, perché proprio io? Ma poi ho iniziato a mostrargli quello che stava realmente accadendo. Da allora hanno iniziato ad ascoltarmi. Più il tempo passava più loro diventavano “Green”, fino ad adesso: ci spostiamo in bici, siamo vegani e usiamo meno plastica. Inoltre ho convinto i miei genitori a spostarsi in treno anziché in aereo per i loro tour.
G: Wow!! Ma scusa Greta, chi non può fare queste cose ma ha a cuore l’ambiente cosa deve fare?
G: Ci sono talmente tante azioni ecosostenibili: chiudere il rubinetto della vasca quando ti insaponi, stampare i fogli fronte-retro,... Hai idea di quanta anidride carbonica si usa per produrre una bottiglietta d’acqua? Ben 80 g. Se usassi una borraccia risparmieresti questi ultimi ogni volta che la riempi! Ma una cosa è certa: tutti possiamo fare qualcosa. Sono piccoli gesti che possono salvare il mondo. Pensa ai politici, cosa potrebbero fare, ma non lo fanno! Parlano, parlano, parlano e non agiscono…
G: Un’ultima domanda: come ci si sente a parlare davanti a molti adulti, persone importanti, alla telecamera…
G: Eh, all’inizio è stata dura, anche perchè soffro di un problema chiamato Sindrome di Asperger. Ma la causa è così importante che non mi potevo tirare indietro.
O le cose si fanno bene o non si fanno proprio. Per me non esiste una via di mezzo.
G: Lo sai, hai proprio ragione! A scuola saranno entusiasti!! Grazie mille Greta.
Se un giorno il mondo sarà salvo, sarà soprattutto merito tuo.
G: Sì, forse, ma sarà merito di tutti. Il mondo è di tutti!!
G: Grazie, Ciao!
G: Ciao, o come diciamo qui, adjö
Dando uno sguardo alle diverse risposte arrivate in redazione abbiamo colto che, a parte qualche piccola eccezione, da parte di alunni e docenti dell'IC 10 c'è una buona attenzione rispetto alle tematiche ambientali. Greta Thunberg ha fatto centro anche nella nostra scuola. Ora sarebbe interessante coinvolgere tutti per far partire, già dal prossimo anno, proposte significative che mettano in risalto la cura che la nostra scuola ha rispetto alla cura dell'AMBIENTE.
Il suolo è una risorsa importantissima per qualsiasi forma di vita nel mondo. Basti pensare che è grazie ad esso che le piante crescono e gli animali (ed umani) si nutrono grazie ai frutti.
l suolo per la maggior parte in Italia, è stato coperto dall'urbanizzazione, cioè la crescita delle città e della popolazione urbana. L’urbanizzazione in italia ha sottratto all'agricoltura e all'ambiente una quantità di 33 ettari al giorno. L’incremento del suolo urbano è stato notevole anche nei Comuni caratterizzati dal fenomeno dell’emigrazione. Dal 1951 al 2011, tali comuni sono cresciuti di oltre 800 mq per ogni abitante perso. La mancanza di un piano regolatore efficace si sente.
I laghi più importanti dell’Appennino Modenese sono : il lago Santo, il lago Baccio, il lago della Ninfa e il lago Scaffaiolo. Al giorno d’oggi i fiumi più importanti sono : il Secchia e il Panaro.
Corso Canalchiaro, Corso Canalino e corso Canalgrande sono solo alcune delle vie che hanno mantenuto il medesimo nome che avevano quando non erano d’asfalto ma di acqua. infatti, la storia urbana di Modena è quella di una città d’acqua, percorsa da canali via via coperti nei secoli, ma tuttora presenti nel sottosuolo, la cui memoria “in superficie” rimane nel nome delle strade.
In Emilia Romagna sono 8 i capoluoghi di provincia, con più di 35 giorni di sforamento. Il primo posto va a Modena. La Pianura Padana è un’area particolarmente esposta all’inquinamento, per questo motivo sono iniziate delle analisi sul territorio.Si è scoperto che Modena è la città più inquinata dell’Emilia-Romagna. Da queste analisi e da questi studi il rapporto propone poi un decalogo di regole per ridurre lo smog, in primis la necessità della riduzione delle auto private, investimenti sul trasporto pubblico urbano e aumento dei mezzi elettrici ed ibridi oltre che il rinnovo di impianti di riscaldamento ed una migliore gestione delle biomasse.