PROGETTI 

TEEN STAR: per amare ed essere amato

Percorso di educazione all’affettività

Il giorno 26 febbraio 2022 è stato avviato il percorso sulla sessualità e sull’affettività in seguito ad un sorteggio nel quale sono state estratte due classi terze: 3^F per il plesso Gesmundo e 3^M per il plesso  Moro-Fiore. Queste lezioni sono state tenute dal dottore anestesista Ignazio Floriano e da due psicologhe e psicoterapeute le dott. Sse Maria Pagano e Silvia Gargano, durante l’orario scolastico. Un grande ringraziamento va alla Prof.ssa Mercuri e al Prof. Vino che hanno gentilmente messo a disposizione le loro ore per farci  partecipare a questo stimolante progetto.

Abbiamo avviato questo percorso partendo proprio dal titolo: Teen STAR, nel quale l’ultima parola è l’acronimo di Sexuality Teaching in the context of Adult Responsibility.

Il simbolo di questo programma è una stella con cinque punte, che indicano gli aspetti inscindibili di una persona: fisico, emozionale, spirituale, sociale e intellettuale. 

Partendo da questa immagine, ci hanno subito spiegato che, negli incontri, non si sarebbe parlato solo dell’aspetto fisico ma anche di quello sentimentale e psicologico, in quanto, trovandoci nella fase adolescenziale, è importante scoprire il valore prezioso della nostra persona. Nei sabati seguenti gli esperti hanno voluto testare la nostra conoscenza con alcune schede in seguito corrette e spiegate sia dal punto di vista scientifico, grazie al dottore, sia da quello emotivo, grazie alle psicologhe, e con l’ausilio di power point e video.

Negli incontri successivi,  ci sono state consegnate diverse schede, riferite agli incontri avvenuti precedentemente, come quelle sugli organi genitali, sui caratteri sessuali secondari, al fine di testare l’efficacia delle lezioni. Durante gli ultimi incontri gli esperti, ci hanno diviso in due gruppi per poter parlare in modo più approfondito dei nostri organi genitali:  noi ragazze con le psicologhe abbiamo discusso del ciclo mestruale, mentre i ragazzi col dottore hanno parlato della produzione di spermatozoi e di testosterone. Dopo aver compreso le informazioni spiegate, ci siamo riuniti in classe per esporre ciò che avevamo appreso, dividendo la spiegazione in gruppi di due o tre persone.

Riteniamo di essere fortunati a seguire questo progetto che ci sta dando la possibilità di imparare a conoscere meglio la nostra identità e il nostro modo di essere, accettandoci per quello che siamo, e di affrontare la nostra adolescenza con maggiore consapevolezza e serenità.


 

 

Lucia Altamura, Sharon De Nicolo 3 ^ F

Giorgia Gesmundo, Giulia Montaruli,

Angelica Sciancalepore 3^M

IL VALORE DELLE PAROLE E

DEL LINGUAGGIO NON  VERBALE


I gesti posso sostituire le parole, rafforzarle o anticiparle.

Aristotele diceva che le mani sono la diramazione del cervello, quindi con il nostro corpo esprimiamo ciò che il nostro cervello non riesce ad esprimere .Degli studi americani hanno scoperto che in un dialogo tra due persone  il messaggio viene trasmesso solo per il 7% dalle parole, per il 38% dal tono della voce e per il 55% con espressioni non verbali (corpo).

Così accade che, come diceva Mirabeau, ”la parola è stata data all’uomo per nascondere il suo pensiero”.

Il corpo comunica l’invisibile, l’inconscio e il dimenticato.

Per la psicologia il corpo è un’immagine.

C.G. Jung diceva che le persone che non sono consapevoli del proprio corpo risultano affette in misura variabile da un’irrealtà esistenziale.

Emerson affermava che, quando gli occhi dicono una cosa e le parole un’altra, la persona saggia si basa sul linguaggio degli occhi.

 

Giulia Cataldi3^D

IL LATINO? ALTRO CHE LINGUA MORTA

Nella nostra scuola, nel corso di quest’anno scolastico, si sono tenuti due corsi  di potenziamento di latino tenuti dalla prof.ssa Rosangela Mercuri e dal prof. Francesco Vino. In questo articolo, vi riportiamo le impressioni degli alunni che li hanno frequentati.

Siamo alcuni alunni delle classi terze I ed M che abbiamo scelto di intraprendere questo corso di avviamento allo studio della  lingua latina, poiché frequenteremo un corso di studi che prevede lo studio della lingua latina dal primo al quinto anno. Questo corso, tenuto dal nostro docente  di lettere, il prof. Vino,  si è proposto di sostenerci nella scoperta di questa nuova lingua a noi sconosciuta.

Da questo corso abbiamo appreso che il latino inizialmente era la lingua di alcune tribù indoeuropee originarie dell'Europa centro-orientale, una volta sviluppatosi in Lazio, divenne la lingua ufficiale prima della Repubblica di Roma poi dell’impero e si diffuse nei territori del bacino del Mar Mediterraneo, dando vita poi a molte lingue attuali.

Il latino, ad oggi, è considerato da gran parte degli studenti una lingua morta e priva di significato, in realtà il latino è molto di più di un’antica lingua; infatti offre molti vantaggi agli studenti: potenzia e sviluppa le capacità logiche, migliora consistentemente la conoscenza di molti termini italiani ed è la chiave per poter comprendere la modernità attraverso lo studio delle civiltà antiche, che sono le nostre radici.

 

Martina De Vanna 3 ^ M

Martina Maria Gigli 3^ M

Isabel Mariano 3^M

Il giorno 25 gennaio 2022, alcuni degli alunni delle classi terze hanno avuto l’occasione di partecipare al primo incontro online del Corso di Latino “Ad Maiora”, tenutosi dalla Prof.ssa Rosangela Mercuri.

È stata un’occasione unica per noi ragazzi entrare in contatto con questa nuova lingua, a noi sconosciuta, il LATINO!

Durante quest’esperienza, ciascuno di noi ha appreso quanto sia importante conoscere a fondo le radici vere e proprie della nostra lingua madre, l’italiano. Il corso, inoltre, ha avuto la funzione di orientarci nella scelta dell’indirizzo di studi da intraprendere a partire dal prossimo anno.

Con soli sei incontri, numerose attività (sia individuali, sia in gruppo) e alcune simulazioni per vericare il nostro livello di apprendimento, la nostra conoscenza di questa lingua antica si è ampliata.

Grazie a questo Corso e, soprattutto, grazie all’aiuto della Prof.ssa Mercuri, abbiamo scoperto che numerosi vocaboli che utilizziamo nel quotidiano, in realtà, provengono dal latino, come: alibi, aula magna, virus, curriculum, album, eccetera ...

La Prima Declinazione è stato l’argomento principale sul quale ci siamo concentrati maggiormente. Possiamo affermare, in quanto membri, che è stato un argomento alquanto affascinante ed interessante, per quanto complesso!

Come nella lingua italiana, anche in quella latina, il verbo essere possiede una valenza importante: quello che noi in italiano chiamiamo essere, in latino diviene sum; degli otto modi verbali del latino, ci siamo soffermati in maniera particolare sul modo Indicativo, più precisamente sui tempi Presente, Imperfetto e Futuro Semplice, i quali corrispondono ai rispettivi tempi verbali nella grammatica italiana. 

Una differenza tra le due lingue è la presenza di una quarta coniugazione in quella latina; inoltre, in latino, come in italiano, il verbo nei modi finiti è costituito da tre persone, la prima, la seconda e la terza, e da due numeri, il singolare ed il plurale.

Un’ulteriore differenza tra la nostra lingua madre e quella dalla quale deriva, è l’appartenenza di nomi ed aggettivi ad un altro genere nella lingua latina, non presente in quella italiana, il genere neutro. La lingua utilizzata ancora oggi negli atti ufficiali della Santa Sede, presenta, inoltre, sei casi, i quali rappresentano l’aspetto assunto da una parola in relazione agli elementi propri dell’analisi logica, ossia il soggetto, il nome del predicato, l’attributo, l’apposizione ed i vari complementi.

Durante questo breve percorso guidato dalla Prof.ssa Rosangela Mercuri, i ragazzi delle Classi Terze che hanno aderito a questa iniziativa promossa dalla Scuola Secondaria di Primo Grado Gesmundo-Moro-Fiore, porgono i loro ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa magnifica esperienza, in particolare alla docente Mercuri Rosangela ed alla Dirigente Scolastica Lucia Tatulli.


Troiano Francesco 3^F

Carnicella Martina 3^F

de Leo Maria Antonietta 3^F


UN PROJECT PLUS UNIQUE QUE RARE


Cette année, heureusement, ont été réintégré des PON de renforcement: une fantastique expérience que l'école a offert. Parmi les projets proposés il y a le projet des professeurs Giangaspero et Cervone, qui est fini à la fin de Mars.

C' est un projet pour les camarades de cinquième et son objectif est d'amplifier nos connaissances en français.

En particulier, les thèmes traités sont la cuisine et l'étiquette qu’on doit respecter à table.

Nous avons parlé en français pour ordonner au restaurant.

Après, nous avons parlé des recettes typiquement françaises: la  tarte tatin, les crêpes, la quiche-lorraine, le croque-monsieur, la charlotte aux fraises. Enfin, nous avons appris les verbes principaux qu’on utilise pour décrire des recettes françaises.  Pendant la durée du projet, tous les élèves qui ont participé, ont réalisé un cahier de recette, avec tous les arguments qui ont été traités.


Nous voulons donner au proviseur le cahier à la fin de l'année scolaire en occasion d'un goûter tous ensemble, dansl le quel nous essayerons toutes les recettes étudiées.

Les professeurs ont utilisé beaucoup de méthodes, très originales, pour nous faire apprécier la langue et la culture française: nous avons réalisé des quiz pour apprendre le lexique spécifique, nous avons vu des vidéos de recettes que nous avons ajoutées aux cahiers.

C'est-à -dire, elles nous ont donné les bases pour un voyage en France.

Il a été un projet plus unique que rare, spécialement pour tous les amoureux des langues étrangères! 


Giulia Giangregorio 2^D

Mattia Berardi 2^D

UN PONTE CON LA LETTONIA

OLTRE I CONFINI  TRA LETTONIA E ITALIA    

Una nuova iniziativa è stata avviata  nella classe 2^E, della scuola “Gesmundo-Moro-Fiore”, su proposta della nostra docente di Inglese, De Leo Simona.

Nella mattinata del 29 marzo 2022 presso l’aula LIM, del plesso Gesmundo, si è tenuto il primo, di tre collegamenti, del progetto tra gli alunni italiani e quelli lettoni. Nel primo  incontro,  abbiamo preparato un discorso di benvenuto con un PowerPoint in cui abbiamo mostrato entrambi i nostri plessi e delle canzoni  italiane che abbiamo cantato sventolando le bandierine dell’Italia realizzate da noi.  Anche loro ci hanno spiegato le regole della loro scuola e hanno risposto alle nostre domande sulla loro Nazione. 

Il sistema scolastico lettone è ben diverso dal nostro: oltre alle lezioni, che iniziano alle 8.00 e finiscono alle 16.00, in classe gli alunni presenti sono notevolmente di meno rispetto alle nostre classi. Infatti gli scolari sono 98 (complessivamente) e le docenti sono 16.

Per collegarci con i ragazzi lettoni, ci siamo divisi in due gruppi, per evitare assembramenti inutili e caos. Ogni gruppo avrebbe effettuato un collegamento, mentre durante  l’ultimo collegamento i gruppi si sono uniti.

Il 12 aprile 2022 si è svolto il secondo incontro con i ragazzi lettoni, in cui erano presenti due classi, una scuola secondaria di primo grado e una scuola secondaria di secondo grado.

Abbiamo parlato delle tradizioni pasquali e dei cibi tipici; la loro merenda tipica sono i pancakes. 

Da loro la Pasqua si festeggia decorando le uova e facendo una caccia al tesoro, e di solito nei giorni di Pasqua si recano in montagna o al lago con i loro familiari. 

La classe frequentante la scuola media ci ha detto che poiché le giornate sono più calde, iniziano a sbocciare i primi fiori:  ci hanno mostrato un mazzo di quelli più diffusi nel loro Paese. Entrambe le classi hanno cantato due canzoni lettoni molto famose da loro. 

Per quell’incontro, abbiamo preparato alcuni video: in uno preparavamo delle merende salutari tipiche della nostra nazione, mentre nell’altro abbiamo inserito delle foto del nostro paese con una breve descrizione dei diversi luoghi. 

Nel terzo e ultimo incontro, la nostra classe aveva il compito di girare dei video in cui spiegavamo e mettevamo in pratica alcuni dei giochi più famosi italiani.

La classe della scuola superiore ci ha mostrato una loro tipica partita a basket, poiché è uno degli sport più praticati da loro. Anche l’altra classe ci ha mostrato alcuni loro giochi tipici e  ci hanno anche  lanciato una sfida: ci hanno detto di provare a ricreare quei loro stessi giochi, come loro hanno fatto con i nostri. 

Crediamo che questa esperienza sia stata molto formativa, poiché ci ha permesso di relazionarci  con altre persone parlando in inglese, ma è stata anche molto interessante perché ci ha permesso di svolgere in gruppo attività differenti da quelle che di solito svolgiamo.         


Rupa Sarah 2^E

De Noia Chiara 2^E

Cataldi Francesco 2^E

CONFABULARE: leggiAMO

Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, è ripartito nelle nostre scuole, rinnovano nelle sue vesti, il viaggio del progetto di lettura “Confabulare”.

Abbiamo detto “rinnovato” perché si è dovuto adeguare alla nuova situazione. Anche se diverso rispetto alle precedenti edizioni, lo abbiamo trovato comunque interessante e avvincente. Nella nostra scuola hanno partecipato cinque classi: 1^C, 1^ F, 3^ F, 3^L, 3^N. Le classi prime si sono cimentate nella lettura del libro “Un’estate mostruosa” di N. Brunialti, mentre le classi terze nella lettura del libro “Fai qualcosa” di F. Geda. Per noi alunni della classe 3^ L, è stata una bellissima esperienza, un progetto coinvolgente soprattutto per coloro che non amano molto leggere. Il percorso ha previsto diversi momenti: oltre alla lettura in classe, c’è stato quello relativo alla compilazione dei “diari digitali” relativi ai vari capitoli, in cui ciascuno di noi ha potuto inserire un proprio  contributo (un video, una riflessione personale, un brano musicale) ispirato dai capitoli letti. Tradizione e innovazione si sono perfettamente coniugati. Nei diari digitali abbiamo potuto visionare i contribuiti di tutte le scuole partecipanti: è stata questa un’importante occasione di confronto. A conclusione della lettura del libro, ci aspetta una nuova fase: quella degli esperimenti della creatività di Confabulare.

Ciascuna classe, entro il 20 maggio, potrà presentare uno dei seguenti prodotti: un finale alternativo del libro, l’incipit di un suo sequel, un breve fumetto, un cortometraggio, un murale o un brano musicale. Il tutto sarà presentato durante la manifestazione conclusiva che si terrà a Ruvo di Puglia dal 27 giugno al 3 luglio, durante la quale gli alunni potranno incontrare gli autori.

Ci è piaciuto perché….

“...è un modo diverso di allenarsi alla lettura” - Francesco M.; “Il tema del libro è molto attuale perché parla di ambiente e di sostenibilità e di come anche noi ragazzi possiamo dare il nostro contributo in quanto, com’è scritto nel libro ‘non è mai troppo presto

per far sentire la propria voce’”- Alessandro; “il libro ci ha coinvolti perché parla di ragazzi; è stata un’ ‘esperienza collettiva’ in grado di coinvolgere tutta la classe” - Antonio; “è stata un’esperienza divertente e interessante: il messaggio che ne abbiamo ricavato è che anche noi ragazzi possiamo affrontare e trovare soluzioni a situazioni problematiche” - Carlo; “Il progetto ci ha dato la possibilità di metterci in gioco” - Angelica e Sara.

Cos’altro dirvi? Vi aspettiamo alla grande festa di Confabulare.

 

 

Gli alunni della classe 3^L

DIARIO DI UNO SCAVO

Il corso di potenziamento di  arte dal titolo  “ArcheoLab” tenuto dalla  prof.ssa Valentina Chiapperini, è stato oggetto delle nostra attenzione perché simula  il lavoro dell’archeologo che, ricordiamolo, è la figura professionale che si occupa degli scavi, della catalogazione, della tutela e della valorizzazione di aree e oggetti che hanno valore storico - artistico.

Il giorno 26 aprile, come inviati del giornalino scolastico,  abbiamo potuto assistere alle attività svolte. Alcuni alunni di prima media stavano simulando il lavoro  quotidiano degli archeologi.

La professoressa  ha iniziato spiegando quello che andava fatto; subito dopo, ha distribuito il numero delle unità stratigrafiche, cioè delle zolle di terra appartenenti ad una città che indicano il luogo in cui è stato ritrovato il reperto. In seguito, i ragazzi hanno iniziato a scavare, secondo delle indicazioni ben precise: hanno  spostato la terra in orizzontale per tutelare i possibili reperti e, in caso di ritrovamento di un reperto, hanno utilizzato il pennello per ripulirlo. La fase successiva al ritrovamento dei reperti consiste nel loro lavaggio. I piccoli archeologi hanno appreso che i reperti non devono essere immersi nell’acqua, perché questi  possono perdere colore e rovinarsi, ma devono essere ripuliti con una spugnetta apposita e dell’acqua. In caso di rottura del reperto si possono incollare i vari pezzi con della colla. Dopo aver completato questo passaggio si compila una scheda di identificazione del reperto, utile per gli archeologi del futuro. Gli alunni hanno partecipato con entusiasmo alle attività proposte perché molta curiosità e interesse  ha suscitato in loro il lavoro dell’archeologo. 


Elena Grieco 2^M

Licia Minunno 2^M 

Antonella Colasanto 1^I

 Rosella Tempesta 1^I

DO YOU FEEL LIKE SPEAKING ENGLISH?

On Thursday every week I go to school from 3:00 P.M. to 5:00 P.M. to attend an English course organized by Mr. Salvemini Maurizio.

This course has really helped me to open myself up without getting embarrassed because of my accent or my pronunciation.

In particular, I’ve really appreciated the possibility I was given by the teacher to take a B1 exam at the end of the course which will give me a certification of my English skills I will certainly need in my future career. I found this course really interesting because we learn words and idiomatic phrases of spoken English apart from the usual things we study at school which are more about grammar and basic English rules.

Every years, students have the opportunity to follow this course and fortunately, this year I was the lucky one. In any case, I highly recommend every student should not miss out on this opportunity because it could make a big change and difference in their lives.

 

Angelica Mininni 3^L