Per la prima edizione del giornalino dell’anno scolastico 2023/2024, i due protagonisti sono Davide Rossetti, giocatore e allenatore dei bambini di basket, e Arbjon Gjergji, appena arrivato all’Hellas Verona U16, dopo un inizio di stagione estremamente positivo, ha dovuto affrontare un terribile infortunio che lo terrà lontano dai campi per diversi mesi. Dalla loro testimonianza, si evincono le immense emozioni che riesce a trasmetterci lo sport, assumendo un valore più che mai importante nella nostra vita. Diventano quindi fondamentali le diverse sfumature di significato dello sport, non solo come una mera attività fisica, ma grazie alle esperienze di Davide si evidenzia la sua funzione sociale ed educativa, mentre per Arbjon rappresenta una grande montagna da scalare dinanzi alla quale non bisogna mai fermarsi. Iniziamo quindi a conoscere i due protagonisti di questa edizione:
Davide, partiamo con una domanda di rito, che sport fai? Cosa ti ha spinto ad iniziare?
Pratico basket fin da bambino, ho iniziato per socializzare ed intrattenere rapporti con altri miei coetanei. Da quest’anno, precisamente a settembre, ho voluto provare una nuova esperienza: ho iniziato ad allenare i bambini, e nel mentre continuo a giocare nel “Pallacanestro Cerea”
Che sensazioni provi ad allenare?
Da vari mesi ho iniziato ad allenare gli “scoiattoli”, dell’annata 2015, mi è sempre piaciuta l’idea di condividere lo sport che amo con altre persone, e i bambini mi permettono di insegnare loro ciò che io ho imparato tanto tempo fa. È sempre bello mettersi alla prova, da questa esperienza sto imparando molto e comprendo quanto sia importante intrattenere rapporti umani fin da piccoli.
Cosa impari da questa esperienza?
Sicuramente non considero il basket solamente come “attività fisica”, mi piace avere un ruolo educativo e di riferimento per i bambini, la cui spensieratezza deve fare sicuramente da monito per noi ragazzi che a volte dimentichiamo il vero significato dello sport. Quando entro in un campo da basket non penso ad altro, mi piace quello che faccio sia quando gioco, sia quando devo allenare.
Come organizzi il connubio scuola-sport?
Allenando i bambini 3 volte a settimana e allenandomi con la mia squadra altrettante volte, a cui si aggiunge una partita a settimana, sono impegnato molto tempo, tuttavia nell’arco della mia giornata dedico sempre tempo alla scuola; proprio grazie al grande impegno che richiedere questa mia attività riesco ad organizzarmi con lo studio, cercando di essere sempre preparato.