“Come sarebbe se al posto dei libri usassimo qualcosa di più moderno? Come si porrebbe il nostro istituto nei confronti di questa tematica?”.
Questa è una domanda che probabilmente alcuni si sono già posti e per molti le risposte erano positive, certe volte si è arrivati a sostenere e difendere questa tesi contro gli amanti della vecchia scuola: zaini più leggeri, notevole risparmio economico, dal momento che si acquisterebbero libri digitali, meno costosi rispetto ai corrispettivi cartacei, si userebbero gli stessi testi, con l’unica differenza che sarebbero in versione digitale, muniti inoltre della possibilità di aggiungere note, evidenziare, sottolineare…
Tutto ciò sarebbe un passo avanti verso l’innovazione.
Tutti i libri dal peso di più chili e dalle dimensioni notevoli sarebbero solo un ricordo, ora compressi in un singolo oggetto, spesso poco più di due centimetri, lungo e largo come un foglio da stampante, con un peso pari a pochi chili. Questo oggetto potrebbe essere un laptop, non eccessivamente potente e quindi con un basso costo, oppure un tablet, dotato di un buon processore e di una buona batteria, in quanto dovrebbe restare acceso per circa cinque o sei ore al giorno.
Un ulteriore vantaggio sta nel fatto che, sempre sull’eventuale tablet o computer, si potrebbero eseguire vari esercizi assegnati dagli insegnanti su Google Classroom, Documenti o Presentazioni direttamente in classe, senza doverlo fare poi a casa propria con il proprio computer.
L’uso di questi dispositivi porterebbe ad un cambiamento radicale e, se tale proposta venisse applicata, la nostra scuola necessiterebbe di una connessione Wi-Fi talmente potente da sostenere contemporaneamente circa 700 dispositivi collegati, permettendo, al contempo, di navigare con una buona velocità.
Però ci sono anche degli aspetti negativi per quest’idea: probabilmente qualcuno tenterebbe, aggirando le regole, di compiere azioni non proprio corrette, come il navigare su siti internet pericolosi o non adatti ad una certa fascia di età, potrebbero anche venir scattate fotografie a dei compagni di classe contro la loro volontà; questa decisione comporterebbe pure a un enorme consumo di energia, giacché si dovrebbero ricaricare ogni giorno, inoltre potrebbero per giunta essere soggetti a furti e rotture.
Anche il tema riguardante il peggioramento della vista è discusso, ma viene smentito sia perché i dispositivi non verrebbero fissati continuamente, dappoichè durante la spiegazione molte volte si guarda l’insegnante e non il libro, sia perchè sarebbe possibile impiegare l’utilizzo di occhiali specifici contro la luce blu per combattere la perdita della vista.
In più l’introduzione di questo nuovo metodo d’istruzione porterebbe ad un’immediata difficoltà nella transizione dai libri cartacei ai computer o tablet: sarebbe necessario modificare il regolamento scolastico, si dovrebbe mostrare a tutti come si mantiene una postura corretta davanti allo schermo e sarebbe necessario trovare una soluzione al fatto che non tutti sono in grado di muoversi agilmente nel mondo dell’informatica e dell’ICT, quindi sarebbe una buona proposta effettuare dei corsi base, simili all’ICDL, su come usare in modo migliore e più efficiente il dispositivo di cui si dispone, a meno che gli studenti e gli insegnanti non dimostrino di possedere già le capacità necessarie.
Come tutti i temi, questo pensiero ha degli ovvi aspetti positivi e negativi: il confine, per giunta labile, fra le due, sta nella volontà di ognuno di compiere una scelta, giusta o sbagliata; questa decisione personale diminuirebbe lo sfruttamento dell’ambiente, in particolare della carta, ma incrementerebbe il consumo di elettricità, contribuendo così all’inquinamento. Cosa fare?
È stato effettuato un sondaggio tra gli studenti su questo tema, ecco i risultati:
Dall’indagine è risultato che quasi tutti coloro che hanno risposto alle domande porterebbero il loro PC a scuola al fine di usarlo per scopi didattici.
Oltre a ciò sono emersi ulteriori vantaggi, come le maggiori abilità informatiche che verrebbero acquisite via via nel tempo, ed ulteriori svantaggi, come la perdita della manualità nella scrittura su carta, risolvibile però con l’uso dei quaderni per prendere appunti in modo tale da non perdere l’abitudine di scrivere a mano.
L’utilizzo dei devices porterebbe quindi alla fine di un’era, aprendo le porte ad un nuovo metodo di “fare scuola”.
di Alessandro Lanfredi, Marcello Dante Battocchio