La GMG è la Giornata Mondiale della Gioventù.
Si tratta di un incontro internazionale di giovani, provenienti da ogni parte del mondo.
Nell’estate del 2023, ragazzi provenienti da tutte le parti d’Europa si sono riuniti per condividere sia momenti di svago e di preghiera.
Al mattino, la catechesi in più lingue hanno consentito momenti di formazione di gruppo. E per tutta la giornata, il Festival della Gioventù ha offerto una serie di concerti, musical, conferenze e mostre, che hanno reso la GMG Lisbona 2023 un evento culturalmente ricco.
Abbiamo deciso di intervistare due ragazze che hanno partecipato alla GMG di Lisbona 2023.
Cosa vi ha spinto a partire?
Giorgia :”Ho sempre pensato all’esperienza della GMG, che sentivo raccontare da chi era già stato. Ma inizialmente l’idea era di prendere l’aereo e non amandolo, per me non se ne parlava di partire. Poi sono cambiate un po 'di cose per via dei numeri e posti disponibili, quindi ho iniziato a valutare l’idea di andare. Le mie amiche con cui poi sono partita mi hanno convinto nella decisione. Tutto sommato sentivo la necessità di fare un’esperienza che, in qualche modo, mi cambiasse la vita, di uscire dalla comfort zone e fare qualcosa per me.”
Giulia:”Ho sentito parlare di questa esperienza un po’ per caso, poi mi sono informata e ho scoperto che c’erano varie esperienze tra cui scegliere: a piedi, in canoa o in bus. Un po’ a caso per provare qualcosa di nuovo ne ho parlato alle mie amiche e alla fine le ho convinte ad iscriversi con me e siamo finite in un bus con tante altre belle persone con cui siamo ancora in contatto.”
Qual è stata l’esperienza più bella?
Giorgia :” Sono state parecchie, quello che più mi è rimasto dentro sono le persone che ho incontrato e con cui ho stretto un rapporto di amicizia sincero. I momenti di condivisione con persone che mai avevo incontrato prima sono stati altrettanto belli, perché li percepivo veri e sinceri. Pensandoci a mente fredda la cosa che più mi ha reso felice e soddisfatta è stato riuscire a vivere a pieno l’esperienza e ritrovare me stessa.
Giulia :”Se dovessi scegliere dei giorni in particolare in cui mi sono divertita direi quelli passati a Lisbona in cui la notte si dormiva fuori città nella palestra dei “bombeiros”, cioè i pompieri, e poi la mattina partivamo con il tram per arrivare in città e visitarla. Oltre ai luoghi incantevoli che abbiamo visto in stile tipico portoghese, la cosa bella erano le persone provenienti da tutto il mondo che giravano mostrando con fierezza la bandiera del loro paese d’origine. C’era aria di festa ovunque, tanto che un giorno siamo finiti nel mezzo di un concerto di francesi e abbiamo ballato con loro.”
Quali sono stati i pro e contro di questo viaggio?
Giorgia :”Sono state molte ore di viaggio, spesso di giorno e notte, passati seduti in bus. E’ un’esperienza tosta, se ti metti in gioco al 100% a livello emotivo ma anche fisico. Non ci sono i comfort che si hanno a casa propria, bisogna attrezzarsi di tanto spirito di adattamento. Se lo si vive a pieno è un viaggio che qualcosa dentro di sé lo fa cambiare, ci si mette a nudo con le proprie difficoltà, ma solo se si è disposti a viverlo intensamente. E’ un’esperienza che a mio parere, almeno una volta nella vita deve essere fatta.
Giulia:”I pro sono sicuramente le persone e i legami che si creano mentre si è lì, è impossibile annoiarsi perché c’è sempre da fare. Il contro è che serve un grande spirito di adattamento, non si sa dove si può capitare a dormire ad esempio qualcuno è stato ospitato a casa di portoghesi, altri in delle scuole, io sono finita dai pompieri che per assurdo non avevano l’acqua calda per lavarsi e durante la veglia si era in mezzo a centinaia di migliaia di persone a dormire per terra in accampamenti fai da te. Nonostante ciò è stato anche questo che ha reso unica l’esperienza e forse la parte più formativa”.
A cura di Annachiara Rossini e Anna Garonzi