ROBERTO ROSSELLINI

il padre del neorealismo

Roberto Rossellini è stato uno dei maggiori registi del cinema italiano, padre del neorealismo. Le sue pellicole rispecchiano perfettamente la realtà dei fatti, presentando senza fronzoli lo status quo di una nazione semi-distrutta e in preda al terrore e alla confusione. Inoltre colpisce l'aspetto umano, la capacità di rappresentare insieme ideologie e posizioni politiche, quella cattolica e quella comunista, che di lì a poco si sarebbero scontrate (ad esempio negli gli emblematici film di Don Camillo e Peppone, che documentano con ironia l'opposizione netta tra i due poli). A ciò si accompagna l'immediatezza: se viene elaborato un copione, l'autore non si attiene ad esso e segue la propria naturale predisposizione all'improvvisazione, apportando continue trasformazioni alla struttura in corso d'opera. Poi si aggiunge l'ambientazione, soprattutto in esterni e luoghi improvvisati: si girava dove capitava, con materiali e allestimenti di fortuna, con mezzi limitatissimi e alla giornata, fatto che conferiva grande realismo. i suoi capolavori sono sicuramente Roma città aperta, Paisà e Germania anno zero.

Paisà riesce a descrivere tutta la tragedia del Dopoguerra: è la verità che domina e commuove, senza nessun bisogno di artefatto. In questo film Rossellini, totalmente libero, poté dare il meglio di sé delineando le psicologie dei personaggi. È un opera aperta, fonte di molteplici riflessioni e capace di rappresentare le diverse posizioni del paese. Rappresenta forse più di ogni altra pellicola, la vera essenza del neorealismo, lo slancio morale e la capacità di rendere la vera essenza del popolo italiano di quel periodo storico, nelle sue diversità e, al contempo, nella sua estrema unità.

Invece Roma città aperta ebbe una vita difficile sin dall'ideazione, e ancor più travagliata durante la fase produttiva. Nel film c'è l'esperienza dell'autore stesso, l'angoscia di quei giorni, registrata con il vivido realismo auspicato dal regista, senza imposizioni e concretizzata da personaggi veri, senza più quell'artificiosità tipica della precedente recitazione.

FILMOGRAFIA

  • La nave bianca (1941)
  • Roma città aperta (1945)
  • Desiderio (1946)
  • Paisà (1946)
  • Germania anno zero (1948)
  • L'amore (1948)
  • Stromboli (Terra di Dio) (1950)
  • Francesco, giullare di Dio (1950)
  • Viaggio in Italia (1953)
  • Il generale Della Rovere (1959)
  • Viva l'Italia! (1961)
  • Anima nera (1962)
  • La presa del potere da parte di Luigi XIV (1966)
  • Anno uno (1974)
  • Il messia (1975)

Per approfondire

Bibliografia:

André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, Milano 1999

Gian Piero Brunetta, Il cinema neorealista italiano. Da "Roma città aperta" a "I soliti ignoti", Laterza, Bari 2009.

Tag Gallagher, The Adventures of Roberto Rossellini, Da Capo Press, New York 1998

Enrico Ghezzi, Paura e desiderio, Bompiani, Milano 2011

Stefania Parigi, Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2014

Gianni Rondolino, Roberto Rossellini, Utet, Torino 1989

Roberto Rossellini, Adriano Aprà (a cura di), Il mio metodo. Scritti e interviste, Marsilio, 2006

Roberto Rossellini, Addio al passato. Racconti ed altro, Rizzoli, Milano 1968

https://www.raiplay.it/video/2016/05/Roberto-Rosselllini-il-mestiere-di-uomo-e959742d-1b4d-4639-89c5-efd979cc3582.html